BUROCRAZIA SENZ'ANIMA – A ROMA, UN ANNO DOPO LA SCOMPARSA DEL SUO GIOVANE FIGLIO, UN UOMO HA DOVUTO CHIEDERE ALL'ANAGRAFE UN ESTRATTO DI NASCITA DEL RAGAZZO. E, QUANDO HA RICEVUTO IL FOGLIO, HA TROVATO SCRITTO “ANNOTAZIONI MARGINALI: IL CITTADINO È MORTO IL…” – LA REAZIONE DEL CITTADINO: “DAVANTI ALLA CRUDELTÀ DELLA MORTE, IL COMUNE DI ROMA NON SA GESTIRE IL SOFTWARE DELL’INFORMAZIONE. MAGARI C’È CHI È PRONTO AD AFFRONTARE ANCHE QUESTI ASPETTI DEL DOLORE, MA QUALCUNO PUÒ RIMANERNE PROFONDAMENTE FERITO”

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Paolo Conti per https://roma.corriere.it/

 

certificato di morte rilasciato dal comune di roma certificato di morte rilasciato dal comune di roma

La morte purtroppo entra spesso, e inevitabilmente, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nei nostri affetti più cari. Nei casi più atroci, intollerabili e contro natura talvolta ti toglie un figlio. E la burocrazia capitolina aggiunge insopportabilità a quell’evento, traducendolo nel suo linguaggio non solo gelido ma anche inumano, come una «Annotazione Marginale».

 

Un affermato professionista romano ha dovuto richiedere, un anno dopo la scomparsa del suo giovanissimo figlio, un estratto di nascita per uno dei tanti motivi burocratici che la legge impone. Quando si è ritrovato quel documento tra le mani non credeva ai suoi occhi.

 

ufficio anagrafe a roma ufficio anagrafe a roma

I Servizi demografici, attraverso l’Ufficio dello Stato civile, gli hanno rilasciato «un estratto per riassunto del Registro degli atti di nascita». E fin qui siamo nel regno delle assurde perifrasi della burocrazia nostrana (estratto per riassunto) comunque accettabili.

 

Poco dopo appare cognome e nome del ragazzo con il nome e il cognome della madre e del padre. In basso a sinistra, stampatello, davvero come una postilla incidentale o secondaria ecco apparire in stampatello “ANNOTAZIONI MARGINALI”.

 

[…]

ufficio anagrafe a roma ufficio anagrafe a roma

 

E sotto la dicitura: È morto in data….. a Roma. Commenta il professionista: «Il Comune di Roma riconosce la crudeltà della morte ma non ha modo di gestire il software dell’informazione. Magari c’è chi è pronto ad affrontare anche questi aspetti del dolore, ma qualcuno può rimanerne invece profondamente ferito».

 

Impossibile dargli torto. E poiché il famoso software capitolino non è ancora governato dall’Intelligenza artificiale (o almeno così c’è da sperare) sarebbe molto interessante capire chi, quando, come e soprattutto perché ha previsto l’inserimento di quella dicitura per indicare, in un estratto di nascita, la fine di una vita.

 

burocrazia burocrazia

Un responsabile deve esserci: la burocrazia capitolina, lo sappiamo, è una notoria nemica del popolo romano (da mesi in tanti Municipi i numeretti per gli accessi alla richiesta dei documenti anagrafici finiscono alle 10 del mattino e nessuno può più entrare, le lettere alla rubrica «Una città, mille domande» fioccano ogni giorno). Ma c’è un limite anche all’ostilità, soprattutto quando diventa gratuita crudeltà verso chi vede ridotta la morte di una persona cara a una annotazione marginale.

 

burocrazia italiana burocrazia italiana

La morte, in questa città, è un tema continuamente rimosso. La situazione in cui versano i cimiteri capitolini lo dimostra, e anche in questo sono testimoni innumerevoli nostri lettori che descrivono nel dettaglio l’abbandono di intere aree, le ruberie degli arredi funerari, il degrado delle aree verdi. Un disastro che va avanti da anni e, nonostante i ricambi al vertice del Campidoglio, non conosce fine. […]

furti cimitero prima porta roma furti cimitero prima porta roma cadaveri mutilati a roma cimitero cadaveri mutilati a roma cimitero

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PAPA FRANCESCO HA APPARECCHIATO IL CONCLAVE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA E ORA CERCA IL PROFILO IDEALE DEL SUO SUCCESSORE – ZUPPI E PAROLIN (CHE HA PIU' CHANCE) SONO STIMATI DAL PONTEFICE MA PENALIZZATI DALL’ESSERE ITALIANI: BERGOGLIO VUOLE APRIRE LA CHIESA ALLE “PERIFERIE” – SI FA IL NOME DEL CANADESE FRANCIS LEO, ARCIVESCOVO METROPOLITA DI TORONTO - FILIPPO DI GIACOMO: "LEO HA FAMA DI PERSONA EQUILIBRATA, HA UN CURRICULUM NOTEVOLE, E' POLIGLOTTA E CONOSCE LA CURIA" - IL COLPO A SORPRESA? UN PAPA DI COLORE – L’APERTURA DEL VATICANO ALLA CINA E LA DIFFIDENZA VERSO LA POLITICA ITALIANA...

DAGOREPORT – TIRA UNA BRUTTA CORRENTE IN FRATELLI D’ITALIA: IL PARTITO DELLA MELONI NON È PIÙ UN MONOLITE!  SE IERI L’UNICA VOCE CRITICA ERA QUELLA DELL’EX MENTORE DELL'UNDERDOG DEL COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, ORA I MALUMORI SI MOLTIPLICANO. CON LA SOSTITUZIONE DEL SALENTINO FITTO CON IL PIACENTINO FOTI AL MINISTERO DEGLI AFFARI EUROPEI, LE TENSIONI SONO ESPLOSE, SOPRATTUTTO TRA I DIRIGENTI DI PUGLIA E CAMPANIA. ECCO PERCHÉ LA PREMIER E' STATA COSTRETTA A RINCULARE E TENERE PER SÉ LA DELEGA AL SUD – L’ATTIVISMO SOTTOTRACCIA DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, PER FORMARE UNA CORRENTE CON DONZELLI PER (ENTRAMBI “TROMBATI” DA ARIANNA MELONI)

DAGOREPORT - UN FURIOSO BEPPE GRILLO È PRONTO A TORNARE IN PISTA! SE IL FIGLIO CIRO DOVESSE ESSERE ASSOLTO NEL PROCESSO PER STUPRO, IL “SOPRAELEVATO” SI METTERÀ ALLA GUIDA DI UN NUOVO MOVIMENTO BARRICADERO CIRCONDATO DAL TRIO DI AGIT-PROP RAGGI-TONINELLI-DI BATTISTA – A GENOVA DESCRIVONO BEPPE-MAO COME FUORI DI TESTA PER LE MOSSE DI QUEL "FUOCO DI PUGLIA" LIQUIDATO COME "MAGO DI OZ": L'EX COMICO VUOLE VEDERE LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO SCHIANTARSI ALLE ELEZIONI E DIMOSTRARE DI ESSERE LUI, E SOLO LUI, L’ANIMA E LA MENTE DEL GRILLISMO SENZA LIMITISMO… - VIDEO

DAGOREPORT – IL FUTURO DELLA RAI È APPESO AL VOTO SULLO STATUTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE, IN PROGRAMMA NEL WEEKEND. SE GIUSEPPE CONTE USCISSE VINCITORE, POTREBBE FINALMENTE SBLOCCARE LA PARTITA DELLE NOMINE: IL TG3 AL M5S IN CAMBIO DEL VOTO FAVOREVOLE ALLA GIANNILETTIANA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA – CHIARA APPENDINO, NON CI STA: MA COME? ABBIAMO APPENA FATTO FUORI BEPPE GRILLO, E IL NOSTRO PRIMO ATTO È UN INCIUCIONE CON IL GOVERNO MELONI PER LA SPARTIZIONE DEL TELE-POTERE?… - LA SMENTITA DELL'EX SINDACA DI TORINO 

DAGOREPORT – TRA I DUE LITIGANTI SALVINI E TAJANI, LA MELONI NON GODE: LA DUCETTA TEME DI PERDERE LA TERZA GAMBA DEL GOVERNO E CHIEDE A FORZA ITALIA DI NON INFIERIRE SUL LEADER DELLA LEGA CHE, DA ANIMALE FERITO, PUÒ DIVENTARE PERICOLOSO - LA SENTENZA DELLA CONSULTA CHE HA AFFOSSATO L’AUTONOMIA, ERA LA POLIZZA SCUDO DI SALVINI PER SALVARSI DAI MALUMORI DEL CARROCCIO – MA IL CHIAGNI E FOTTI DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA CONTINUA: CON IL NO AL TERZO MANDATO DEI GOVERNATORI, SCIPPA ALLA LEGA IL VENETO E TOGLIE LA CAMPANIA A ELLY SCHLEIN (DE LUCA SI CANDIDEREBBE CON UNA LISTA CIVICA)