giuseppe conte vincenzo de luca

CAMPANIA A MORTO – CHE GLI OSPEDALI DELLA REGIONE DI DE LUCA FOSSERO AL COLLASSO ERA EVIDENTE GIÀ PRIMA DELLE IMMAGINI TERRIBILI DEL "CARDARELLI". ORMAI È INEVITABILE CHE LA CAMPANIA DIVENTI ZONA ROSSA E CHE VENGA MILITARIZZATA PER I TIMORI DI DISORDINI SOCIALI – IL GOVERNO E IL CTS OTTIMISTI SUL RESTO D’ITALIA: DA TRE GIORNI SCENDE IL TASSO DI POSITIVITÀ E ANCHE LA CRESCITA DEI CONTAGI NON È PIÙ ESPONENZIALE. FRIULI VENEZIA GIULIA, EMILIA ROMAGNA E VENETO VERSO L'ARANCIONE

paziente morto in bagno all ospedale cardarelli di napoli

1 - CAMPANIA ORMAI AL COLLASSO SANITARIO CONTE: "LO STATO DEVE DARE UN SEGNALE"

Estratto dell’articolo di Carlo Bertini e Paolo Russo per “la Stampa”

 

(…) Ma se al summit con i capidelegazione di maggioranza il premier tiene fermo il timone, è perché qualche timido segnale incoraggiante arriva dai dati di ieri e degli ultimi giorni.

 

Prime flessioni di contagi

È vero infatti che ci sono stati 623 decessi (580 il giorno prima), ma nel giorno in cui si supera il milione di contagi da inizio epidemia, con un numero di tamponi superiore, 225 mila contro 217 mila, la curva comincia a flettersi: 32.961 nuovi infetti contro i 35.098 di martedì.

 

VINCENZO DE LUCA MOSTRA LA TAC DI UN 37ENNE MALATO DI COVID

Due indicatori fanno sperare: lo spiegano i tecnici invitati al summit, Locatelli, Brusaferro e la scienziata che stila ogni settimana il report dell'Iss, basato sui famosi 21 parametri, da cui esce l'algoritmo fatale per le sorti di ogni regione. I due fattori positivi sono il famoso Rt, indice di contagiosità, che comincia lievemente a flettere; e il rapporto tra tamponi fatti e contagiati: due giorni fa era al 17,1%, ora è al 14,4.

 

roberto speranza francesco boccia

Insomma, si spera che si vedano i primi effetti dei Dpcm sulle mascherine all'aperto, sul coprifuoco e dell'ultimo sulle fasce a colori: considerando che il numero di morti viene addebitato al fatto che avessero subito il contagio oltre tre settimane fa, prima del nuovo impianto normativo della «zonizzazione» del paese.

 

 

Una formula che consente al governo di procedere in automatico, senza assumere decisioni dal sapore politico, ma solo affidate alla fredda logica dei numeri, lasciando ai governatori l'onere di stringere la rete.

conte franceschini

 

(…) Dunque si attende: «Va bene, aspettiamo - ha convenuto Speranza d'intesa con Franceschini - non diamo un altro colpo all'economia, ma se fino a venerdì non superiamo la linea Maginot dei 40 mila contagi».

 

Tradotto, se la curva dei contagi si ferma al cosiddetto plateau, bene. Ma se sale, un lockdown può diventare ineluttabile. Anche se sarebbe diverso. «Quel tipo di lockdown di marzo, con tutti gli interruttori staccati e il Paese al minimo, non ce lo avremo», spiega Francesco Boccia. Dunque domani Speranza, dopo aver sentito il report settimanale dell'Iss, emetterrà una nuova ordinanza per far passare le regioni già in attesa di essere «deferite» (Emilia-Romagna, Veneto, Friuli) in categoria arancione.

DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA

 

(…)  La Campania invece rischia il rosso, e anche di essere militarizzata, perché i timori sull'ordine pubblico crescono.  «Lo Stato deve dare un segnale», dice Conte ai capidelegazione. Rinforzi di esercito in Campania, anche dei reparti della Protezione civile, a partire dal capoluogo partenopeo. Se il Guardasigilli Bonafede gli fa eco, dicendo che «lo Stato deve fare sentire la sua presenza», è perché i 5stelle ritengono che sembra una «presa in giro» che con quel che si vede e si sente, quella regione sia ancora in fascia gialla.

 

rivolta a napoli per le misure anti covid

E in attesa del report degli ispettori inviati da Speranza a Napoli, i dati parlano chiaro: la Campania ha un Rt molto alto, 1,64 e gli ospedali versano nel caos. Conte e i suoi "dante causa" di maggioranza assumono una decisione nuova: nella valutazione del rischio complessivo, che tiene conto di 21 indicatori, d'ora in poi vanno considerati gli "alert" sanitari, tipo file di ambulanze, grandi criticità negli ospedali come quella del paziente morto al Pronto soccorso: e a tre "alert" la regione finisce nel profilo di "rischio alto", premessa per finire in zona arancione o rossa.

 

RIVOLTA A NAPOLI PER LE MISURE ANTI COVID

2 - E IN CITTÀ ARRIVA L'ESERCITO VENETO, FRIULI ED EMILIA A RISCHIO ZONA ARANCIONE

Marco Conti per “il Messaggero”

 

«Il meccanismo sta funzionando». Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo lo afferma mentre sciorina i dati degli ultimi giorni durante la riunione a palazzo Chigi. La riunione voluta dal premier Giuseppe Conte dei capi delegazione di maggioranza Dario Franceschini, Alfonso Bonafede, Roberto Speranza e Teresa Bellanova, il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro con il coordinatore del Cts, il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, serve per fare il punto sugli effetti del dpcm che ha diviso l'Italia in tre fasce e discutere della situazione nelle regioni.

LUIGI DE MAGISTRIS SAN GENNARO

 

E' la Campania a preoccupare, e soprattutto Napoli dove si è deciso di mandare altri uomini della Protezione Civile e dell'Esercito. D'accordo con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, Conte ha informato il governatore De Luca che l'esercito realizzerà un ospedale da campo, con annesso laboratorio di biologia molecolare, fornendo medici ed infermieri militari.

 

Sarà il Comando Operativo Interforze ad effettuare la ricognizione una volta che Comune e Regione avranno individuato l'area. Oltre all'ospedale militare Conte ha chiesto a Borrelli, capo della Protezione Civile, di individuare nuovi Covid-Hotel dove ospitare i malati lievi e asintomatici.

protesta per le misure anti covid scontri a napoli

 

Visto il caos domani potrebbe muoversi anche il sindaco di Napoli De Magistris con una nuova ordinanza, ma sulla situazione in Campania sono in pressing i grillini anche se chiudere Napoli, e pensare di cavarsela con i ristori, rischia di essere un'illusione.

 

LA SPERANZA

Campania a parte c'è un dato che fa ben sperare e che nella riunione è stato sottolineato: la discesa da tre giorni del rapporti tra positivi e tamponi. Ieri al 14,4%, il giorno prima al 16,1% e lunedì al 17,1%. Anche la crescita dei contagiati non è più esponenziale, racconta Miozzo. La prima settimana di ottobre era al 100%, la terza al 70% e nella prima di novembre al 25%.

 

paziente morto in bagno all ospedale cardarelli di napoli 2

Non sono numeri che fanno ancora gioire (l'indice Rt è ancora alto), ma i 32.961 contagi di ieri indicano che la curva si sta appiattendo e che a breve si possa raggiungere quel plateau dove non si scende ma nemmeno si sale. Non c'è quindi da attendersi a breve un nuovo dpcm o l'inasprimento delle misure. Si allontanano ipotesi di lockdown nella modalità di marzo, ma resta il meccanismo previsto dal governo basato sui dati e sulle tre fasce.

 

Un algoritmo che potrebbe portare domani a nuove valutazioni e a nuove ordinanze di chiusura. Il quadro fatto dai tre scienziati ha fatto tirare un sospiro di sollievo non solo a Conte, ma anche alla ministra Teresa Bellanova preoccupata di un ulteriore giro di vite che avrebbe colpito ancora i locali pubblici e la scuola.

 

Su quest' ultimo nodo la tensione tra Pd e M5S resta, ma la ministra Azzolina da ieri può contare anche sulle valutazioni fatte dal presidente dell'Iss Brusaferro secondo il quale la fascia più alta a rischio contagi è quella che va dai 14 anni ai 18. Sono quindi salvi gli studenti sino alla prima media che avranno la scuola aperta. Nella riunione, proseguita dopo pranzo con i soli capidelegazione, si è a lungo parlato della situazione delle regioni - oltre la Campania - a rischio declassamento (Veneto, Emilia Romagna e Fiuli).

RIVOLTA A NAPOLI PER LE MISURE ANTI COVID

 

Queste ultime tre hanno annunciato per oggi ordinanze-fotocopia per limitare le occasioni di assembramento e il pendolarismo tra regioni confinanti. Allo studio c'è l'ulteriore chiusura nei fine settimane di bar e ristoranti, che potranno fare solo asporto, e dei magazzini che non sono inseriti nei centri commerciali e che quindi sfuggono all'obbligo di chiusura nei weekend. Misure che potrebbero servire per evitare almeno di non finire dalla zona gialla direttamente alla rossa.

ospedale cardarelli napoli

1439315555567 napoli luigi de magistris contro matteo renzi

OSPEDALE CARDARELLI NAPOLIOSPEDALE CARDARELLI NAPOLI IN TILTRIVOLTA A NAPOLI PER LE MISURE ANTI COVID RIVOLTA A NAPOLI PER LE MISURE ANTI COVID RIVOLTA A NAPOLI PER LE MISURE ANTI COVID paziente morto in bagno all ospedale cardarelli di napoli 5

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...