renzi cantone

CANTONE O CANTONATA? UN MAGISTRATO SCELTO DA RENZI PER GUIDARE L'ANAC, E INDICATO PERSINO PER FARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, COME PUÒ ANDARE A INDAGARE SU VICENDE CHE RIGUARDANO POLITICI LEGATI A RENZI (COME LOTTI)? - ECCO PERCHE' DI MATTEO E' CONTRARIATO DALL'ELEZIONE DI RAFFAELE CANTONE A PROCURATORE DI PERUGIA - SCONTENTO ANCHE DAVIGO, CHE PREFERIVA LUCA MASINI - CON LA RIFORMA DEL CSM VOLUTA DA BONAFEDE, CANTONE ERA OUT: UNA NORMA VIETA PER DUE ANNI A CHI RIENTRA DAL FUORI RUOLO DI CANDIDARSI A INCARICHI DIRETTIVI…

 

1 - CANTONE PROCURATORE A PERUGIA SPAVENTA LE TOGHE ROMANE

Anna Maria Greco per “il Giornale”

 

PALAMARA CANTONE

Targato politicamente o indipendente? Sulla questione si spacca il Csm, prima di nominare Raffaele Cantone nuovo procuratore di Perugia, con 12 voti di Area e laici di M5s, Lega e Forza Italia, contro gli 8 di Magistratura Indipendente e della corrente di Piercamillo Davigo, Autonomia & Indipendenza, che vanno all'aggiunto di Salerno Luca Masini. Non vota il vicepresidente David Ermini, assente in quel momento il procuratore generale Giovanni Salvi. Sarà dunque l'ex presidente dell'Anac, nominato da Matteo Renzi, a dirigere la procura che ha competenza sulle inchieste che riguardano magistrati di Roma, come nel clamoroso caso Palamara scoppiato un anno fa.

 

sebastiano ardita al csm con di matteo e davigo

Un ruolo particolarmente delicato sul quale si astengono i 3 consiglieri e il primo presidente della Cassazione Giuseppe Mammone, tutti di Unicost, la corrente appunto dell'ex presidente dell'Anm indagato. Nelle chat che hanno rivelato il traffico di nomine a Palazzo de' Marescialli e i colloqui con politici renziani come Luca Lotti e Cosimo Ferri, Palamara dice che per nessuna ragione Cantone deve diventare procuratore di Perugia. Nella prima nomina importante dopo la bufera che ha travolto il mondo delle toghe il Csm fa l'opposto e difficilmente è un caso.

 

bonafede davigo 2

Con la riforma dell'organo di autogoverno della magistratura del ministro Bonafede, accelerata proprio dall'inchiesta di Perugia, la scelta di Cantone sarebbe stata impossibile, perché prevede che chi è stato fuori ruolo non possa candidarsi a incarichi direttivi per 2 anni. Ma ancora non è legge e nel dibattito infuocato in plenum il presidente della Commissione Direttivi Mario Suriano (Area), relatore della proposta su Cantone, avverte: «Non si può dubitare dell'indipendenza di Cantone. Dalle chat vediamo che non doveva andare a Perugia, secondo persone vicine al presidente del Consiglio che lo nominò all'Anac».

 

luca palamara

Opposta la battaglia di Davigo, da sempre anti-Cantone, convinto che la corruzione non si combatta con la prevenzione di una Autorità «amministrativa», ma con le indagini delle procure. Nino Di Matteo, eletto da indipendente con A&I, dice che Cantone «ha ricoperto un incarico prestigioso di natura politica, visto che la nomina di presidente dell'Anac muove da una delibera del Consiglio dei ministri» ed è inopportuno che «vada a dirigere proprio quella Procura competente sui magistrati in servizio a Roma e su ipotesi di reato che possono riguardare a vario titolo politici o ambienti di potere romano inevitabilmente vicini e connessi a quella stessa compagine politica che fu decisiva nella sua nomina».

 

IL PM LUCA MASINI

Si riferisce direttamente alla vicenda Palamara. L'altro argomento usato dai sostenitori di Masini, che nelle chat non viene nominato e ha al suo attivo una carriera da procuratore aggiunto a Salerno negli ultimi 4 anni, è il fatto che Cantone non abbia esperienza direttiva, ma solo di pm a Napoli dal 1999 al 2007, prima di diventare capo di una struttura anticorruzione con 400 persone e oggi al Massimario in Cassazione.

 

Davigo cita il Testo unico della dirigenza che chiede per un incarico come questo l'esperienza da pm: «Masini lo è stato per 17 anni in 5 procure, al nord e nel centrosud, Cantone per 15 anni è stato requirente solo a Napoli e ha smesso da 12 anni, l'Anac non rientra tra le esperienze fuori ruolo indicate dall'articolo 13 del Testo unico».

 

Di Matteo rincara la dose: «A Perugia bisogna garantire l'apparenza dell'imparzialità da fattori esterni che possano influenzare l'attività del magistrato». Per lui, la «colpa» di Cantone è di «essere stato indicato anche come possibile premier». Giuseppe Cascini di Area insiste, ricordando che Raffaele Cantone è stato pure coordinatore del settore penale del Massimario. Ha un pedigree di tutto rispetto. E sarà lui il procuratore di Perugia.

raffaele cantone foto di bacco

 

2 - CANTONE DIVENTA PROCURATORE DI MATTEO "INOPPORTUNO"

Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “la Stampa”

 

La procura di Perugia, quella che indaga sul pm Luca Palamara e sui rapporti tra magistrati e politica, con relativo terremoto nel Csm dove si sono dimessi cinque consiglieri, sarà guidata da Raffaele Cantone […] noto anche per la sua battaglia contro il clan dei Casalesi che gliel'ha giurata al punto tale da costringerlo a girare con la scorta da 17 anni […]

 

CANTONE RENZI

[…] Nino Di Matteo […] ha appoggiato il procuratore aggiunto di Salerno Luca Masini: «Cantone ha ricoperto un prestigioso incarico politico. Non è dunque opportuno che vada a dirigere proprio quella procura competente sui magistrati in servizio a Roma e su ipotesi di reato che possono riguardare a vario titolo politici o ambienti di potere romano inevitabilmente vicini e connessi a quella stessa compagine politica che fu decisiva nella sua nomina». […]Davigo, relatore della proposta a favore del candidato di minoranza, mette i puntini sulle i: «Di Masini nelle chat non si parla proprio e questo è ancora meglio». […]

renzi cantone

 

3 - PERUGIA, CANTONE CAPO DEI PM MA IL VOTO SPACCA IL CSM INDAGHERÀ SUL CASO PALAMARA

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per “il Corriere della Sera”

 

[…] la nomina di Cantone decisa ieri dal Csm ha diviso l'organo di autogoverno dei giudici: 12 voti per lui, 8 per l'altro concorrente Luca Masini (procuratore aggiunto di Salerno), 4 astenuti. Con Cantone si sono schierati i togati di Area, la corrente di sinistra, e praticamente tutti i laici (3 espressi dai 5 Stelle, 2 da Forza Italia e 2 dalla Lega; il vice-presidente David Ermini non ha votato come di consueto); contro le due correnti Magistratura indipendente e Autonomia e indipendenza, la destra dello schieramento politico-giudiziario; astenuti i «centristi» di Unità per la costituzione.

 

CANTONE RENZI

A dare un valore anche politico alla frattura è stato l'intervento di Nino Di Matteo […]: «La presidenza dell'Anac ha una fortissima connotazione politica, di Cantone s' è parlato fino all'estate scorsa come candidato premier, e la Procura di Perugia è titolare di procedimenti che a vario titolo riguardano i rapporti tra magistrati e politici vicini o appartenenti alla stessa compagine politica decisiva per la nomina all'Anac».

 

Tradotto: un magistrato scelto da Matteo Renzi (quando era premier) per guidare l'Anac, e indicato persino per fare il presidente del Consiglio, non può andare a indagare su vicende che riguardano politici legati a Renzi (Luca Lotti, e non solo). […]

 

 

 

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