CECCHI GORI ON FIRE DOPO IL GRANDE SPAVENTO – PARLA IL PRODUTTORE, TORNATO A CASA DOPO IL RICOVERO PER UNA GRAVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA: “STO BENE, CON QUALCHE PICCOLO AIUTO GIÀ CAMMINO MA DOVRÒ FARE FISIOTERAPIA” – IL RICORDO DEL MALORE:
“NON RIUSCIVO A STARE IN PIEDI, POI HO SOLO QUALCHE IMMAGINE DEL REPARTO D’OSPEDALE” – L’ACCUSA AL MONDO DEL CINEMA: “DOPO LE MIE VICENDE GIUDIZIARIE SONO SPARITI TUTTI” – 
LA STILETTATA ALLE DUE DONNE DELLA SUA VITA VALERIA MARINI E RITA RUSIC: “SONO ANCORA PRESENTI NELLA MIA ESISTENZA, MA OGGI MOLTO MENO...”

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Estratto dell’articolo di Flavia Fiorentino per il “Corriere della Sera”

 

vittorio cecchi gori nella sua casa ai parioli vittorio cecchi gori nella sua casa ai parioli

«Sto pensando a quest’ estate, mi sto organizzando per trovare un posto dove trascorrere qualche giorno al mare, dove possano venirmi a trovare gli amici e sia adatto ad ospitare i miei cani, senza di loro non posso stare». Lo troviamo seduto su una poltrona mentre parla tranquillamente al telefono. È tornato a casa e sta meglio, Vittorio Cecchi Gori.

 

Lo abbiamo incontrato insieme al suo medico e amico Antonio De Luca che gli è stato sempre accanto durante questi anni e anche nell’ultimo periodo di malattia, quando l’ex produttore e patron della Fiorentina è stato ricoverato per una ventina di giorni (dal 4 febbraio) al Policlinico Gemelli di Roma per una grave insufficienza respiratoria. Ad aprirci la porta del suo attico ai Parioli con vista a perdita d’occhio sulla città eterna, è il suo fidato collaboratore Colin, insieme ai quattro piccoli schnauzer nani a cui Cecchi Gori è legatissimo.

 

vittorio cecchi gori valeria marini vittorio cecchi gori valeria marini

Come si sente? Cosa dicono i medici?

«Sto bene, devo ringraziare il professor Massimo Antonelli, a capo della terapia intensiva del Gemelli che ha capito subito le criticità e mi ha dato la terapia giusta. Si deve parlare bene della sanità pubblica, ci sono eccellenze straordinarie. Con qualche piccolo aiuto già cammino discretamente ma dovrò fare un po’ di fisioterapia».

 

Cosa ricorda di quella domenica pomeriggio in cui non si è sentito bene?

«Non riuscivo a stare in piedi, avevo la pressione bassissima, poi ho solo qualche immagine del reparto d’ospedale. Ho trascorso una notte nella degenza ordinaria e poi mi hanno trasferito in terapia intensiva dove sono stato dieci giorni. Non era la prima volta che sono stato ricoverato lì. Nel 2017 fui portato d’urgenza proprio da Antonio (De Luca ndr), che riconobbe in tempo i sintomi di un’ischemia cerebrale, poi di nuovo nel 2020» […]

 

Lei è un produttore da Oscar e ha lavorato con attori straordinari. Con chi è rimasto in contatto o ricorda con più affetto?

vittorio cecchi gori rita rusic 2 vittorio cecchi gori rita rusic 2

«Certamente Benigni, Troisi e De Niro, ma, a parte il povero Massimo che non c’è più, non sento mai nessuno. Dopo le mie vicende giudiziarie si sono allontanati quasi tutti. Ma il cinema resta il mio mondo e quello americano si ricorda ancora di me. A Hollywood c’è un parcheggio riservato a mio nome e ho appena votato per l’Oscar perché sono nella giuria»

 

Chi ha votato?

«La zona d’interesse , di Jonathan Glazer ma anche per Poor Things (Povere creature!) con Emma Stone che ho trovato straordinaria».

 

Ex proprietario della Fiorentina e super tifoso. Perché recentemente ha dichiarato che rifiuta il calcio?

«Forse ho un po’ esagerato, ma la delusione c’è. Oggi i soldi e il business a tutti i costi hanno preso il posto della passione autentica, ma amo ancora la Fiorentina».

 

Le donne della sua vita, Rita Rusic e Valeria Marini, le stanno sempre vicino. Come spiega questa dedizione che è tutt’altro che scontata in altre relazioni?

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«Sì è vero, loro sono presenti nella mia esistenza, ma oggi molto meno che in altri momenti».

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