gustavo zanchetta bergoglio

CHE SILURO PER BERGOGLIO! - IL MANDATO DI ARRESTO PER MONSIGNOR ZANCHETTA, ACCUSATO DI ABUSI SESSUALI E VIOLENZE, TOGLIE LA COLTRE DI SILENZIO CHE IL VATICANO HA FATTO SCENDERE SU QUESTA VICENDA GIUDIZIARIA - ZANCHETTA È UN AMICO DEL PAPA, RISIEDE A SANTA MARTE, E’ CITTADINO VATICANO E LA DOMANDA CHE CIRCOLA CON INSISTENZA È: BERGOGLIO OPPORRÀ L'IMMUNITÀ DIPLOMATICA? - L’ARRIVO DI ZANCHETTA FECE SCANDALO IN CURIA: “ERA UNO SCONOSCIUTO E PER LUI FU CREATO UN UFFICIO…”

1 - ABUSI, MANDATO DI CATTURA PER IL VESCOVO VICINO AL PAPA

Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

gustavo zanchetta 2

Ieri la giornata del Papa è iniziata con due brutti scossoni. Il primo è stato avvertito in tutta la capitale thailandese a causa di un episodio sismico di magnitudo 6,1 che ha colpito il Nord del Paese, fortunatamente senza fare vittime. La seconda scossa, invece, è arrivata direttamente dall'Argentina. Una pessima notizia. Le autorità argentine hanno spiccato un mandato di arresto internazionale per l'arcivescovo Gustavo Zanchetta, suo amico personale, già vescovo di Orano e chiamato nel 2017 a ricoprire un ufficio in curia creato apposta per lui all'Apsa. E' accusato di abusi sessuali e violenze aggravate.

 

DECISIONI

gustavo zanchetta 1

In questi ultimi 12 mesi il Vaticano ha fatto calare su questa imbarazzante vicenda giudiziaria una pesante coltre di silenzio. E ora la domanda che circola con insistenza è cosa farà Francesco, se davanti a queste richieste opporrà l'immunità diplomatica - poiché Zanchetta nel frattempo è diventato cittadino vaticano, con la residenza a Santa Marta - oppure se disporrà la strada della collaborazione con le autorità argentine, dando corso alle pratiche del caso per una eventuale estradizione di Zanchetta, anche se tra la Santa Sede e l'Argentina non è mai stato firmato nessun accordo.

 

La scossa di terremoto per il Papa stavolta non è indifferente. Sia perché si tratta di una figura a lui davvero molto vicina, sia perché gli ha spesso dato una mano, per esempio soccorrendolo quando nella diocesi di Orano emersero tensioni interne per una disastrosa gestione finanziaria o anche per i rapporti burrascosi con alcuni parroci.

Gustavo Oscar Zanchetta

 

L'AIUTO

Così per questo motivo nel 2017 Papa Francesco ha offerto a Zanchetta una soluzione alternativa, chiamandolo in Vaticano. Una bella promozione. Per lui fu anche creato un ufficio prima inesistente all'Apsa, come numero due, con il compito di controllare il patrimonio della Santa Sede. L'avanzamento però col tempo si è trasformato in un guaio di difficile soluzione.

 

Il caso è esploso quando il quotidiano Il Tribuno, due anni fa, ha pubblicato una serie di documenti. Prima le foto osé di una relazione omosessuale tra adulti ma poi anche notizie di preti che lo accusavano di molestie a seminaristi. Restava tutto da provare naturalmente, ma intanto la magistratura si metteva in moto. Vedendo che l'inchiesta avanzava il Vaticano ha fatto dimettere in via cautelativa Zanchetta dall'Apsa anche se continua a risiedere a Santa Marta, al sicuro e non risponde a nessuna mail o telefonata del magistrato in Argentina.

 

Gustavo Oscar Zanchetta

AGENDA

La richiesta di cattura internazionale aprirà certamente uno spinoso caso diplomatico. Quella di ieri per Francesco è stata una giornata dolorosa e non facile, scandita anche da una agenda impegnativa. L'incontro con il primo ministro, gli ambasciatori il patriarca buddista, al quale ha chiesto di collaborare per difendere il pianeta, il re Rama X. Poi ha celebrato una messa allo Stadio nazionale di Bangkok, presenti 60mila persone e tra loro anche molti buddisti. Inoltre ha fatto una visita ad un ospedale cattolico. Tra gli appelli lanciati da Francesco la necessità di non chiudere le frontiere a nessun migrante e la richiesta alla comunità internazionale di fare tutto per interrompere il turismo sessuale, visto che la Thailandia è tra i primi Paesi al mondo per la prostituzione minorile che riguarda bambini e bambine.

 

PAPA BERGOGLIO MANGIA LA PIZZA

IL RAPPORTO

La Thai National Commission for Women stima che il numero totale di prostitute al di sotto dei 18 anni di età arrivi a 35 mila unità. Un numero che comprende anche tanti ragazzini, praticamente schiavi di un turismo senza scrupolo e alla luce del sole. Interi voli charter sbarcano uomini europei ma anche dalle zone più ricche dell'Asia come il Giappone o la Corea del Sud. La sorella del Papa, suor Ana Rosa Sivori, missionaria da 54 anni in Thailandia, scuote la testa, desolata. «Purtroppo vengono a migliaia, in ogni mese dell'anno. Un flagello».

 

2 - IL SUO ARRIVO FECE SCANDALO IN CURIA: «UNO SCONOSCIUTO, PER LUI FU CREATO UN UFFICIO»

Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

Quel che è certo è che fino al 19 dicembre 2017 - giorno della folgorante nomina ad assessore dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) - il nome di Gustavo Oscar Zanchetta era ancora poco conosciuto in curia. Adesso che è il vescovo più noto di tutta l’America Latina sono in tanti a ricordarsi il suo arrivo a Roma: «Fece a tutti una certa impressione perché venivacreato appositamente per lui, che era uno sconosciuto, un ufficio che prima non esisteva, e questo fattore in tempi di spending review non poteva non passare inosservato».

 

PAPA BERGOGLIO

Fino a quel momento il suo nome era rimasto circoscritto alla Chiesa argentina, sollevando altri interrogativi in merito alla sua rapida ascesa e al suo carattere un po’ dispotico. Papa Francesco nei suoi confronti ha sempre avuto un atteggiamento indulgente. Quasi paterno. Nel luglio 2013 lo nomina vescovo di Oran, zona povera al centro delle minacce del narcotraffico, 350mila anime. Prima di questa promozione il reverendo Zanchetta era sotto-segretario esecutivo della conferenza episcopale argentina e lavorava a stretto contatto con l’allora cardinale Bergoglio.

 

È nato a Rosario, vicino a Santa Fe, 55 anni fa, dove si è diplomato tecnico meccanico elettricista a Cordoba. Da lì ha fatto un anno di formazione con i cappuccini e poi filosofia all’università Cattolica Argentina. L’ingresso in seminario per diventare prete, nel 1993 è nominato segretario della Commissione per i Ministeri della Conferenza Episcopale. Nel 2000 ha ottenuto la licenza in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Universita` Gregoriana ed è in quegli anni che ha conosciuto bene padre Mario Jorge Bergoglio.

 

PAPA BERGOGLIO

Si diceche sia stato il suo confessore. Per aiutarlo lo fa arrivare a Santa Marta e lo nomina assessore dell’Apsa nel 2017. In quel periodo iniziano a saltare fuori dall’ombra vecchie accuse di abusi di potere e di una cattiva gestione finanziaria. Il Papa preoccupato lo chiamò per interrogarlo. Francesco successivamente ha spiegato a Televisa che Zanchetta si è difeso bene dicendo che gli avevano hackerato il telefono. Dimodochè fronte all’evidenza e a una buona difesa resta il dubbio. Ma in dubbio pro reo.  

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?