delli priscoli cesaroni

CHI HA AMMAZZATO SIMONETTA CESARONI? CHI FU "SUA ECCELLENZA” CHE PILOTO' L'INCHIESTA? – SI RIAPRE IL CASO SUL DELITTO DI VIA POMA, AL VIA UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA PER SCOPRIRE LA VERITÀ – LA CONFESSIONE DI UN MAGISTRATO (“È UNA INCHIESTA PILOTATA DALL'ALTO, CI SONO STATE PRESSIONI”), LE FALSE PISTE, LE TRACCE DI SANGUE IGNORATE, TUTTE LE ANOMALIE INVESTIGATIVE – COME MAI NON VENNE MAI DETTO CHE NEL PALAZZO ABITAVA IL PRESIDENTE DELLA CORTE DI APPELLO, MARIO DELLI PRISCOLI (POI DIVENTATO PROCURATORE GENERALE DI CASSAZIONE) COL FIGLIO LORENZO?

 

simonetta cesaroni 5

Michela Allegri per “il Messaggero”

 

Un nuovo fascicolo della Procura di Roma e anche una commissione parlamentare d'inchiesta per cercare di risolvere uno dei cold case più famosi della Capitale: il delitto di via Poma, l'omicidio di Simonetta Cesaroni, uccisa a soli 20 anni con ventinove coltellate nell'agosto del 1990, nel quartiere Prati.

 

Sul fronte giudiziario la novità è una testimonianza inedita, riportata ai familiari della Cesaroni da uno degli investigatori che, all'epoca, coordinava gli accertamenti: Antonio Del Greco, che è stato sentito in Procura per oltre quattro ore dal procuratore aggiunto Ilaria Calò, lo stesso magistrato che ha seguito il caso fin dall'inizio. Nelle scorse settimane sono stati ascoltati anche altri testimoni.

 

il delitto di via poma

Del Greco ha raccontato che, dopo aver pubblicato un libro sul delitto, ha ricevuto diverse segnalazioni, «una in particolare era molto verosimile, sia per la fonte autorevole sia per i contenuti», ha raccontato l'ex funzionario della Mobile. Da qui, la comunicazione alla famiglia e l'esposto in Procura. Ma questo non è l'unico fronte dal quale potrebbe arrivare una svolta sul caso che 32 anni fa sconvolse la Capitale.

 

LA DECISIONE

 Il deputato del Pd, Roberto Morassut, ha presentato una proposta di legge per la costituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta, che andrà in approvazione in aprile. Significa che, salvo imprevisti, i lavori inizieranno nel mese di maggio.

 

pietro vanacore 1

«È uno strumento parlamentare che non sostituisce il ruolo della magistratura inquirente, che può decidere sulla base delle più opportune valutazioni se riaprire o no una certa inchiesta. Ma la Commissione, con le sue prerogative, può contribuire a raccogliere e mettere in fila elementi utili, e trasmetterli alle autorità, su una vicenda che evidentemente va ben oltre il caso di cronaca in sé - ha dichiarato Morassut - Si tratta di un caso irrisolto, un femminicidio che ha inciso sulla memoria popolare e nazionale. In un certo senso è un risvolto dei vari lati sommersi della vita repubblicana.

 

raniero busco 3

Sulla verità dei fatti nessuno può avere delle tesi e sarebbe assurdo averle. Si è molto insistito per esempio sul carattere territoriale del responsabile o dei responsabili dell'omicidio. Forse questo è uno degli aspetti meno illuminati della vicenda. Vedremo il tempo che avremo a disposizione anche in relazione ai pochi mesi residui della legislatura. In ogni caso penso che tutto ciò possa aiutare a non lasciar cadere nell'oblio una vicenda che, nonostante il tempo trascorso, può forse ancora essere restituita alla giustizia».

 

Gli accertamenti, quindi, correranno paralleli a quelli della Procura. Al centro del nuovo fascicolo aperto a piazzale Clodio ci sarebbe uno dei primi sospettati, ascoltato all'inizio dell'inchiesta nel 1990: secondo la testimonianza raccolta da Del Greco potrebbe avere fornito un alibi falso. Questa persone era già finita nel mirino degli inquirenti poco dopo il delitto, ma la sua posizione era stata archiviata. Ora il suo alibi, a distanza di oltre trent' anni, potrebbe essere smentito.

 

I FATTI

il morso sul seno di simonetta cesaroni

Ma ecco i fatti. Estate 1990, Simonetta Cesaroni non è ancora andata in vacanza, ma è rimasta a Roma a lavorare: fa la segretaria negli uffici dell'Aiag, al civico numero 2 di via Poma, a pochi passi da piazza Mazzini. Il suo ufficio si raggiunge dalla scala B: il portiere responsabile è Pietro Vanacore, detto Pietrino. La giovane non rientra a casa e non risponde al telefono. La sorella, quindi, chiama il capo di Simonetta, Salvatore Volponi, e insieme vanno a cercarla. La porta è chiusa a chiave. Il cadavere di Simonetta, svestito, è in terra, trafitto da 29 coltellate.

 

Le chiavi della ragazza sono sparite, come l'arma del delitto. Nel corso degli anni ci sono stati diversi sospettati: da Vanacore - morto suicida nel 2010 - a Volponi, da Federico Valle - il padre aveva uno studio nello stabile - a Raniero Busco, fidanzato della vittima. Busco è stato rinviato a giudizio e processato: nel 2011 è stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione, sentenza ribaltata nel corso dell'appello, che si è chiuso con un'assoluzione confermata dalla Cassazione nel 2014.

 

2 - QUANDO IL GIUDICE MI DISSE "L'INCHIESTA È PILOTATA DALL'ALTO"

Emilio Radice per “la Repubblica - ed. Roma”

il corpo di simonetta cesaroni

 

Troppe stranezze hanno avvelenato le indagini sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, fin dal primo minuto. E alcune non sono mai state narrate, anche perché - anche ora - farlo non è semplicissimo. Una su tutte: la confidenza di un magistrato che, preso il cronista sotto braccio, già nell'autunno del 1990 gli sussurrò: « Devo dirglielo. è una inchiesta pilotata dall'alto, ci sono state pressioni Chiaramente io non le ho mai detto nulla».

 

E, anomalia su anomalia, il grande giallo è andato avanti così, al punto che a diventare sovrana è stata la più semplice delle domande: perché? Per quali interessi, in un delitto che ha avuto come vittima una ragazza di borgata, si sono mosse persone tanto importanti? Perché e come tanti avvocati di grido? Perché tante disattenzioni investigative da una parte e tanta premura, dall'altra, a mettere al sicuro da chiacchiere e da sospetti alcune persone e altre no?

 

simonetta cesaroni

Ad esempio: mai venne detto che nel palazzo abitava il presidente della Corte di Appello, Mario Delli Priscoli (poi diventato Procuratore Generale di Cassazione) col figlio Lorenzo oggi magistrato a sua volta nonché autore di una bella canzone che potete andare a sentire su Youtube: "Direzione Anagnina".

 

Che Simonetta Cesaroni venisse a lavorare in Prati venendo col metrò proprio dalla direzione Anagnina è una ovvia coincidenza e sicuramente l'alto magistrato e suo figlio non c'entrano assolutamente nulla con il delitto. Solo che allora i giornalisti sapevano tutto di tutti e venivano informati anche di supposte relazioni segrete, incestuose talvolta, di questo e di quello. Di Vanacore venne detto, dalla polizia, che aveva staccato la testa di un gatto con le mani. E noi ad accertarci che fosse vero.

 

È il nostro lavoro: ricevere una informazione e verificarla. Dunque scoprire - a distanza di anni dai fatti - che in mezzo a quella tempesta di piste e sospetti qualcuno avesse avuto la delicatezza di aprire un ombrello per proteggere un nome, come dire?, fa effetto.

 

il corpo di simonetta cesaroni

Ma accennavamo prima all'incontro con un altro magistrato, quello della " confidenza". Avvenne nel Palazzo di Giustizia la mattina in cui il Tribunale della Libertà doveva decidere sul ricorso del portiere, Pietro Vanacore, contro il suo arresto. Il magistrato - mai conosciuto prima - prese chi scrive sotto il braccio e, allontanandolo dal gruppo dei giornalisti gli disse: « Vedrà, Vanacore sarà rimesso subito in libertà.

LORENZO DELLI PRISCOLI

 

Non c'è una sola prova contro di lui » . Il cronista gli rispose: « Ma come? Siete stati voi a convalidarne il fermo». E lui: «Sa ha telefonato sua eccellenza e ha detto che bisognava dargli più carcere preventivo che fosse possibile. Era stato raggiunto a sua volta da una telefonata più in alto». Al tentativo del cronista di saperne di più - « È stato il ministro? » - il magistrato mise un dito sulle labbra e si congedò.

 

MARIO DELLI PRISCOLI

Ecco una delle ragioni per cui " La Repubblica" è stata critica fin dall'inizio sullo svolgimento delle indagini. Ma ce ne sono state anche altre, come tracce di sangue ignorate e false piste pompate, che hanno reso sempre " anomalo" il caso di via Poma. Che qualcuno decida di far luce sul perché di tante stranezze sarebbe sacrosanto.

il corpo di simonetta cesaroni 3il corpo di simonetta cesaroni 1pietro vanacoresimonetta cesaroni simonetta cesaroni 2simonetta cesaroni 4simonetta cesaroni 1simonetta cesaroni 3il corpo di simonetta cesaroni 2

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...