rave party al lago di mezzano

CHI HA ORGANIZZATO IL RAVE PARTY NELLE CAMPAGNE DI VALENTANO? GLI 8MILA FATTONI ARRIVATI DA TUTTA EUROPA PER SBALLARSI E DEVASTARE LE CAMPAGNE VICINO AL LAGO DI MEZZANO SONO STATI “RECLUTATI” SU INTERNET DA OTTO GRUPPI DI "RAVER" DEL NORD ITALIA. A LORO SI SONO AGGIUNTI VARIE "TRIBE" DI FRANCESI, CHE IN PATRIA NON RIESCONO PIÙ A ORGANIZZARE EVENTI DEL GENERE PERCHÉ VENGONO PRESI A MANGANELLATE (E INVECE DA NOI POSSONO FARE TUTTO QUELLO CHE VOGLIONO) - VIDEO

 

 

 

1 - Perché la Francia manganella i rave-party

Enrico Martial per www.startmag.it

 

RAVE DI MEZZANO

In Francia, i rave party esistono da vent’anni, ma di recente l’azione di contrasto è diventata più netta, anche in ragione della pandemia, e non senza conseguenze. Ancora nel 2015, a un rave party nei pressi di Tolosa, si erano per lo più constatati i danni.

 

Tra i seimila partecipanti c’erano stati tre morti: un diciottenne per arresto cardiaco, un 35enne senza fissa dimora e uno spagnolo sulla strada del ritorno a casa. I terreni occupati, a Talairan, vicino a Narbonne, 30 km dal mare e 15 dall’autostrada, erano di proprietà pubblica, ed erano già stati oggetto di raduni nei mesi precedenti.

RAVE DI MEZZANO

 

Invece, allo scorso Capodanno, a Lieuron, piccolo comune delle Bretagna, si è andati allo scontro. Un rave è stato organizzato in tre grandi hangar abbandonati: il luogo doveva essere tenuto segreto fino all’ultimo e le vie di comunicazioni dovevano complicare i controlli.

 

Le forze dell’ordine, che sono state in ascolto delle chat e dei post, sono intervenute già durante l’installazione e l’avvio della megafesta. Tra lacrimogeni, lanci di pietre e bottiglie, una camionetta della gendarmeria è stata data alle fiamme, altre tre vetture danneggiate, e ci sono stati feriti leggeri tra le forze dell’ordine.

rave party di capodanno a lieuron, in francia

 

È stato necessario un passo indietro, si è provveduto distribuire mascherine e gel e a impedire nuovi accessi aspettando al mattino, quando la musica si è interrotta alle 5. Le forze dell’ordine hanno ripreso il controllo dei luoghi alle 10 e hanno dato 1600 multe, in gran parte legate al Covid, ma anche a stupefacenti e agli scontri precedenti. Qualche giorno dopo, il 4 gennaio, è stato arrestato un 22enne che era stato al mixer e dal cui telefono erano partiti 1000 inviti al rave.

 

rave party di capodanno a lieuron, in francia12

La situazione è stata analoga nelle settimane scorse. La polizia è intervenuta per fermare o contenere una decina di rave-party si sono tenuti dal 31 luglio al 1° agosto 2021 per ricordare Steve Maia Caniço, un 24enne affogato nella Loira in cui era caduto, insieme ad altri, durante una carica della polizia in occasione di una festa della musica techno di Nantes a giugno 2020.

 

RAVE DI MEZZANO

Si è trattato di 750 persone a Laval, 500 a nord di Digione, 1500 nella Gironda, 200 in Bretagna, 1000 a Honfleur in Normandia, 3000 nell’area di Grenoble. A Redon, fermata del TGV Atlantique, non lontano da Rennes, il 19 giugno 2021, ci sono stati scontri a un rave sempre dedicato a Steve Maia Caniço, da 1500 persone. Un ragazzo ha perso una mano e di nuovo ci sono stati altri feriti leggeri. Al mattino la musica sembrava riprendere ma il materiale di sonorizzazione è poi stato in parte distrutto dai gendarmi.

rave party di capodanno a lieuron, in francia 13

 

L’impostazione muscolare delle forze dell’ordine è coerente con lo stile del ministro dell’interno Gérald Darmanin, che ha definito “delinquenti” i ragazzi che vanno ai rave party. I “teufeurs”, così chiamati con i neologismi che invertono le sillabe (festa=fête=teufe), non hanno però tutta l’opinione pubblica contraria.

RIFIUTI DOPO IL RAVE A MEZZANO

 

Così, oltre ai casi più eclatanti, le prefetture cercano piuttosto di minimizzare i danni, senza andare allo scontro. È pur vero che alcuni promotori sono identificati, come la “Sound Système PTP Family” e il “Sound Système Partoutatek Demembre Loup’Rdingue”, ma per lo più i rave hanno un’organizzazione informale, in cui ognuno contribuisce con la sua parte, amplificatori, servizi di ristorazione o altro, anche illecito.

 

RAVE A MEZZANO

Così, l’adozione da parte dei prefetti di divieti di trasporto di materiale sonoro o di gruppi elettrogeni in zone determinate e il divieto di installazione di materiale dà ormai capacità alle forze dell’ordine di produrre contravvenzioni (da 350 fino a 3750 euro, per esempio) e di sequestrare materiale, quando intercettato. Lo scopo è di aumentare costi e problemi ai proprietari dei materiali, anche una volta che i rave si sono conclusi. In maggiore difficoltà in Francia, le organizzazioni si mettono quindi alla ricerca di territori meno preparati e attrezzati nella gestione e nelle risposte, come in Italia o in altri Paesi dell’Unione.

gianluca santiago

 

2 - GLI ORGANIZZATORI SENZA VOLTO COSÌ (PER ORA) LA FANNO FRANCA

Camilla Mozzetti e Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”

 

Chi ha raccolto l'adesione di almeno 8 mila ragazzi da tutta Europa spingendoli ad arrivare, con tutti i mezzi che hanno potuto, nelle campagne del viterbese?

 

rave party al lago di mezzano 9

Inquirenti e investigatori avrebbero già chiaro il quadro degli organizzatori del Rave party Teknival space travel 2 partito in sordina nella proprietà privata di un imprenditore agricolo, Piero Camilli, e deflagrato poi dopo che un giovane è morto annegato nelle acque del lago Mezzano, due ragazze hanno detto di essere state violentate (solo una formalizzerà la denuncia), altri quattro giovani sono finiti in ospedale in coma etilico e altri tre ieri, durante le operazioni di abbandono dell'area, sono stati soccorsi nei presidi di zona in stato di forte agitazione e intossicazione da alcol e droghe.

 

(…)

 

RAVE MEZZANO

Al momento gli investigatori hanno isolato questo scenario: otto gruppi (tribe nel gergo dei Rave) principalmente del Nord Italia con innesti francesi, che il 19 giugno sono stati bloccati a Nizza perché intenti a organizzare un altro evento, avrebbero tenuto in mano le redini del Rave di Valentano.

PIERO CAMILLI

 

Gli stessi che, stando alle prime verifiche avrebbero anche pensato di esportare lo stesso modello di raduno in Grecia. Il Rave è stato promosso principalmente in rete ma all'ombra dei grandi social e si è diffuso grazie a un tam-tam su sistemi di messaggistica istantanea meno conosciuti rispetto a Whatsapp.

 

Identificati in 5 mila bisognerà dimostrare che tra questi fisicamente c'erano anche gli organizzatori dal momento che coloro che hanno trattato con le autorità per liberare l'area si sono sempre presentati come meri portavoce. Nelle indagini sono entrati oltre ai carabinieri, agli uomini di Digos e Squadra Mobile della Questura di Viterbo anche gli agenti della polizia postale ma il lavoro è laborioso. Anche sul fronte delle contestazioni dei reati.

rave party al lago di mezzano 7

 

LA PISTA

Gli investigatori lavorano poi a un'altra pista: considerata la scelta del posto, a dare una mano agli organizzatori pare sia stata anche una cellula italiana e magari proprio viterbese. Il terreno di proprietà di Piero Camilli è vasto almeno 700 ettari, quelli occupati sono stati non più di 30 ma si trovavano in un'area ben protetta e lontana dai centri abitati.

rave party al lago di mezzano 8

 

(…)

 

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