omar confalonieri

CHI NON PUO' SEDURLE, VA A SEDARLE - OMAR CONFALONIERI, L'AGENTE IMMOBILIARE CHE HA DROGATO UNA COPPIA IN UN BAR COMPIENDO POI ABUSI SESSUALI, HA SCELTO LE SUE VITTIME CON ATTENZIONE: SONO I GENITORI DI UN COMPAGNO DI ASILO DEL FIGLIO - LE VIOLENZE DAVANTI ALLA FIGLIOLETTA DELLA COPPIA CHE, A SOLI 8 MESI, È STATA LASCIATA SENZA SORVEGLIANZA PER UNA GIORNATA INTERA A CAUSA SUA - I PROBLEMI DI TOSSICODIPENDENZA, LA BORSA CON I SEX TOYS PER GLI ABUSI, I VESTITI MESSI ADDOSSO ALLE SUE VITTIME, LA CONDANNA NEL 2009 PER VIOLENZE SU UNA 18ENNE...

1 - DROGA UNA COPPIA E VIOLENTA LA DONNA "SEQUESTRATI PER ORE"

Monica Serra per "la Stampa"

 

omar confalonieri

Il kit del presunto stupratore è chiuso in due borse blu. In una ci sono «succinti abiti» da donna, nell'altra gli strumenti usati per gli abusi. Entrambe sono state sequestrate a casa di Omar Confalonieri, 48 anni, titolare di un'agenzia immobiliare con sede in via Montenapoleone a Milano. Ce le aveva con sé anche sabato 2 ottobre quando ha chiesto a una giovane coppia l'appuntamento in un bar per parlare della compravendita di un box.

 

Le benzodiazepine invece le ha comprate strada facendo in una farmacia, chiedendo addirittura alla presunta vittima di prestargli i soldi per acquistare un farmaco per il mal di schiena. L'incubo per la coppia è iniziato all'ora di pranzo in una pasticceria del loro paese, nell'hinterland di Milano. Per l'accusa marito e moglie sarebbero stati avvelenati (forse anche la loro figlioletta neonata), tenuti sotto sequestro per ore e la donna abusata dall'agente immobiliare che venerdì è finito in carcere con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali aggravate.

OMAR CONFALONIERI 1

 

Non è la prima volta: già nel 2009 Confalonieri, con conclamati problemi di tossicodipendenza noti a tutta la sua famiglia, è stato condannato per una violenza simile ai danni di una collega 18enne. E, nel corso delle ultime indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e dai colleghi di Corsico, almeno un'altra donna si è fatta avanti.

 

All'appuntamento del 2 ottobre con la giovane coppia, Confalonieri si è presentato «sudato, alterato, con i vestiti fuori posto e la camicia aperta sul torace». Marito e moglie all'inizio hanno pensato avesse bevuto. Si sono seduti al tavolo del bar e hanno ordinato uno Spritz. Con la scusa di andare in bagno, poi di fumare una sigaretta, Confalonieri «andava e veniva dal bancone».

OMAR CONFALONIERI

 

Alla fine è stato lui a portare i bicchieri al tavolo, inseguito dal «barista indignato perché i drink non erano ancora pronti», hanno spiegato le vittime. È stato in quel momento che le telecamere della pasticceria lo hanno ripreso mentre versava qualcosa negli Spritz: per i pm Letizia Mannella e Alessia Menegazzo una massiccia dose dello psicofarmaco. «Eravamo a disagio», ha poi messo a verbale la coppia.

 

«Volevamo tornare subito a casa per dar da mangiare alla bimba». Ma già nella pasticceria hanno iniziato a star male e Confalonieri si è offerto di accompagnarli. Poi i ricordi sono diventati flash confusi, tornati alla mente quando l'effetto dell'avvelenamento è iniziato a passare. Il marito è disteso nel letto e narcotizzato. La moglie in cucina, accasciata per terra, poi sul divano. Le immagini raccolte dalle telecamere sui balconi dell'appartamento la mostrano priva di forze. Prima ha addosso un abitino nero, poi uno chiaro.

 

abusi SESSUALI

«Nessuno dei due è mio», chiarirà ai carabinieri. I filmati mostrano parte degli abusi e la figlioletta della coppia in casa, incustodita, fino a sera. Quando il marito si risveglia per un istante sono le 19 e sua moglie non c'è. Prova a chiamarla: «Ho accompagnato Confalonieri a casa, sto tornando». È fuori di sé, «avvelenata da sedativi e ipnotici», diranno al pronto soccorso, dove tutta la famiglia verrà accompagnata in tarda serata dai parenti. A far scattare l'allarme la telefonata dell'uomo alla madre: «Stiamo male, siamo stati drogati». Accanto a lui, nel letto, moglie e figlia sono stordite al punto da non riuscire ad aprire gli occhi.

 

2 - LA DROGA E POI LO STUPRO COSÌ L'AGENTE IMMOBILIARE ABUSAVA DELLE SUE CLIENTI

Michela Allegri per "il Messaggero"

abusi sessuali violenza

 

Li ha avvicinati all'asilo nido: i loro figli sono compagni di classe. Quando ha scoperto che quella giovane coppia voleva acquistare un box a Milano, Omar Confalonieri, agente immobiliare di 48 anni con studio in via Montenapoleone, nel quadrilatero della moda, si è offerto di aiutare: ha invitato i due a un aperitivo per esporre diverse soluzioni. In realtà, li ha trascinati in un incubo durato più di 6 ore: li ha drogati, è andato a casa loro e, mentre il marito era privo di sensi, ha abusato della moglie, narcotizzata.

 

Il tutto davanti alla figlioletta dei coniugi che, a soli 8 mesi, è stata lasciata senza sorveglianza per una giornata intera. Ieri Confalonieri è stato arrestato dai Carabinieri di Milano con l'accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni in danno della coppia: 2 giorni di prognosi per lui e 5 per lei. Stessa diagnosi: avvelenamento da benzodiazepine.

 

«STUPRATORE SERIALE»

OMAR CONFALONIERI

Non era la prima volta che l'agente abusava di una donna: è stato già condannato «per fatti analoghi», sottolinea il gip Stefania Pepe. Gli inquirenti lo considerano uno stupratore seriale. Mentre i carabinieri stavano perquisendo casa sua - hanno trovato lo scontrino del farmaco utilizzato per stordire le vittime e i sexy toys usati per gli abusi - una vicina di casa si è avvicinata ai militari e ha raccontato che, 4 anni fa, l'uomo potrebbe avere narcotizzato anche sua figlia, all'epoca ventenne, offrendole una tisana mentre lei lo stava aiutando a riparare il suo pc: «Si era sentita improvvisamente male, le si era annebbiata la vista e non ricordava nulla, se non che le era stato fatto provare un vestitino e che l'uomo le aveva accarezzato il piede».

 

Un copione simile a quello andato in scena con la coppia. Dalle intercettazioni agli atti, inoltre, emerge che l'uomo assumeva frequentemente cocaina. A incastrarlo, le telecamere di sorveglianza del balcone delle vittime, che hanno ripreso la violenza. E anche quelle della pasticceria dove i tre hanno consumato un aperitivo.

 

abusi sessuali

I RACCONTI

Il fatto risale al 2 ottobre: quel sabato Confalonieri è sparito per tutto il giorno e non ha risposto alle decine di messaggi e telefonate della sorella, della moglie e del padre. Ma partiamo dalla fine. Il 3 ottobre i medici del pronto soccorso dell'ospedale San Carlo chiamano i Carabinieri: due giovani sono arrivati in stato confusionale e, dalle analisi, è emerso che sono stati drogati. La donna è stata anche abusata. Ad accompagnarli, i familiari, che li hanno trovati a casa in stato di semi-incoscienza, insieme alla bimba. I racconti delle vittime sono convergenti: entrambi dicono di avere conosciuto l'agente durante l'inserimento all'asilo e di avergli chiesto consiglio per l'acquisto di un box.

 

Dopo qualche giorno, Confalonieri li ha chiamati sostenendo di avere novità e di doverne parlare di persona. Quindi, ha chiesto alla coppia di andarlo a prendere a casa e, insieme, si sono diretti verso una pasticceria. Lungo la strada, l'indagato si è voluto fermare in farmacia per comprare delle medicine per il mal di schiena. In realtà ha acquistato gli psicofarmaci. Addirittura, ha chiesto in prestito i soldi a una delle vittime, in fila dietro di lui per comprare delle vitamine: «Aveva dimenticato il portafoglio».

 

abusi sessuali

Un passaggio confermato dalla farmacista. Arrivati nel locale, Confalonieri era iperattivo e sudato. Si è assentato per andare in bagno, dove è rimasto per più di 15 minuti. E, soprattutto, tornando ha portato i bicchieri, anche se i cocktail non erano ancora pronti: «Questo è per la signora!», ha detto, prima di andare a prendere il secondo calice. Un dettaglio che non è sfuggito al barista, che si è innervosito ed è andato al tavolo per finire di preparare le bevanda.

 

Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato l'agente immobiliare mentre sembra versare qualcosa - probabilmente la droga - nei bicchieri. Subito dopo avere bevuto, infatti, la coppia ha iniziato a sentirsi male: l'uomo è uscito dal locale sorretto dall'agente; «non riuscivo a riporre il portafoglio in borsa», ha invece detto la donna. Confalonieri si è offerto di accompagnare i due a casa.

droga dello stupro 1

 

E li ha praticamente sequestrati dalle 13 alle 18. Mentre l'uomo era a letto incosciente, le telecamere hanno ripreso gli abusi sulla moglie. L'indagato aveva portato due borsoni: uno pieno di vestiti - che ha fatto indossare alla donna - e l'altro contenente i toys. In un momento di lucidità, la coppia è riuscita a chiedere aiuto. Le vittime avevano ricordi confusi. Sono stati i carabinieri a mostrare loro le immagini degli abusi e della figlia che girava per casa sola, andando anche sul balcone.

 

Per il gip il carcere è l'unica misura possibile: l'indagato «ha meticolosamente studiato e attuato il proprio proposito criminale, sprezzante del pericolo di essere scoperto». Ha abusato di altre persone in passato e potrebbe farlo di nuovo: «La sua professione gli consente di costruire un'ampia rete di contatti con numerose donne e di avere disponibilità di molteplici locali dove poter condurre con l'inganno le vittime», sottolinea il giudice. Un rischio che emerge dalle intercettazioni: ci sono numerosi contatti con diverse clienti che, fidandosi, prendono appuntamento con l'arrestato per mostrargli le loro case.  

droga stupro 8

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...