treni ferrovie ritardi

PER CHI VIAGGIA IN TRENO È UN’ESTATE HORROR - I LAVORI PROGRAMMATI SUI BINARI CAUSANO RITARDI A RAFFICA: 1.400 CANTIERI APERTI HANNO MANDATO IN TILT LA RETE – DA MILANO A ROMA I TEMPI SI ALLUNGANO DI 80 O 120 MINUTI – FERROVIE SPIEGA CHE AGOSTO È IL MOMENTO DELL'ANNO IN CUI CI SONO MENO PASSEGGERI, NON ESSENDOCI I PENDOLARI – GLI INVESTIMENTI ALIMENTATI DAI FONDI DEL PNRR SONO STRATEGICI E DEVONO ESSERE PORTATI A TERMINE ENTRO IL 2026 – E L’ESTATE 2025 SI ANNUNCIA ANCORA PIÙ COMPLICATA PER CHI DOVRÀ VIAGGIARE… 

1 - L’ESTATE INFERNALE IN TRENO LAVORI, GUASTI E AGGRESSIONI L’ALTA VELOCITÀ È SPARITA

Estratto dell’articolo di Romina Marceca per “la Repubblica”

 

ritardi e disagi per chi viaggia in treno

Da ieri la “metropolitana d’Italia” è più lenta. Per i lavori programmati e annunciati, da Milano a Roma i tempi si allungano di 80 o 120 minuti a seconda delle tratte. Ma l’estate rovente sui binari d’Italia ha le radici in settimane di manutenzioni sui treni, cancellazioni per incendi vicino alle rotaie, cantieri su cantieri. Il treno resta così un desiderio, i viaggiatori salgono e scendono per cambiare vetture o per finire il viaggio su pullman sostitutivi.

 

In 84 casi, come calcola il Codacons, dal primo all’ 11 agosto ci sono stati rallentamenti, sospensioni o cancellazioni sull’Alta Velocità e sulla convenzionale. Tra il 16 e il 25 luglio sono stati 74.

 

Sono 122,7 milioni i passeggeri di questa estate a fronte dei 113,4 dello scorso anno e che si scontrano con disservizi e eventi naturali che rendono il viaggio un calvario. […]

 

[…]

 

la mappa dei ritardi per chi viaggia in treno - la repubblica

 «I passeggeri hanno avuto tempo di decidere. I cantieri estivi ci sono sempre stati, una notte vale quattro giorni di lavoro in periodi normali – precisano da Rete Ferroviaria italiana - . Per quel che riguarda guasti e incendi, non possiamo certo prevederli. I cantieri ci sono anche per ridurre notevolmente proprio i danni alla rete».

 

L’Unione nazionale consumatori intanto ha visto lievitare i reclami da 56 a 267. Mentre le richieste di rimborso a Trenitalia, tra gennaio e giugno, sono diminuite del 5% rispetto al 2023. […]

 

Il prezzo più alto di una rete insufficiente lo paga il sud dove l’età media di un treno è di 18 anni e un mese, secondo il rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente, lontana dai 14,6 anni del nord. Quattro città in Sicilia (Trapani, Ragusa, Caltanissetta e Enna) hanno le stazioni chiuse fino al 2025 per lavori che vanno avanti da un decennio e il collegamento con Agrigento, capitale della cultura, è interrotto per interventi del Pnrr.

 

treno frecciarossa

Mentre a luglio tra Napoli e Roma due incendi sull’Alta Velocità hanno provocato ritardi per 180 minuti: tra le due città c’è funzionante solo la vecchia linea via Cassino. «La verità – dice Eugenio Stanziale, segretario generale di Filt Cgil - è che agosto ormai è un mese in cui c’è tanto movimento. I treni sono aumentati, c’è bisogno di una rete più ampia e lavori programmati».

 

Sta di fatto che in Puglia tra roghi, guasti e allarmi bomba, già a marzo ci sono stati ritardi fino a 400 minuti. La maglia nera va comunque al mese di luglio. Solo per fare un esempio, sul treno diretto a Roma da Lecce i viaggiatori sono scesi per un guasto e da quel momento hanno cambiato altri due treni. Da Rfi però assicurano che «c’è un 16% di treni con un ritardo superiore ai 10 minuti, l’84% è tra lo 0 e i 10 minuti».

 

[…]  Mentre i viaggiatori in questo agosto guardano i tabelloni sperando nella puntualità, al nord il nodo di Firenze resta il grande cruccio per la viabilità. […]

 

Scendendo lo stivale, la virtuosa Bologna, che ha la linea sotterranea, ha vissuto un luglio da dimenticare tra guasti, incendi e un deragliamento. Un cantiere su Bologna-Prato resterà aperto fino all’8 settembre. L’estate è caldissima anche sui binari di Liguria e Veneto tra cantiere sul nodo ferroviario di Genova e i lavori per la Tav tra Verona, Porta Nuova e Vicenza. […]

 

2 - QUEI 1.400 CANTIERI SU UNA RETE AL LIMITE E NEL 2025 SARÀ PEGGIO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

ritardi e disagi per chi viaggia in treno

Una valanga di miliardi riversata su una rete fragile. Migliaia di chilometri di binari chiamati a una prova di resistenza da 1.400 cantieri. Mai così tanti. Mai tutti insieme. Grandi e piccoli, da Nord a Sud.

 

La storia dell’estate dei disagi sui treni inizia da qui. Dallo stress test per recuperare i ritardi decennali sulle linee. Lente. Come al Sud, dove la scommessa è ambiziosa e il salto è doppio perché è qui che si trovano quasi tutti i cinquemila chilometri di ferrovie che in Italia sono attraversati ancora dai treni a diesel.

 

ritardi nella circolazione ferroviaria

Arriverà l’elettricità, finalmente. Ma il Pnrr, che ha fatto lievitare i lavori, ambisce a fare di più. Per questo ha promesso al Mezzogiorno anche 119 chilometri di Alta velocità: dalla nuova Salerno-Reggio Calabria, più rapida di un’ora e venti minuti rispetto al tracciato attuale, alla Palermo-Catania da attraversare in due ore invece che in tre.  […]

 

Per questo i cantieri alimentati dai fondi del Recovery sono strategici. E quindi da portare a termine in fretta. Anche in questo caso la portata dei lavori è ingente: 165 chilometri di linee, per passeggeri e merci, sulla Brescia-Verona-Vicenza che si allunga fino a Padova, ma anche per il completamento della Liguria-Alpi.

 

 

E poi ci sono il potenziamento delle linee regionali, le connessioni diagonali per collegare le due sponde del Paese, i soldi da spendere per installare Ertms, il più evoluto sistema tecnologico di sicurezza per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni.

 

STAZIONE FIRENZE SANTA MARIA NOVELLA FIRENZE

[…] Il passo veloce è imposto dalla scadenza fissata al 30 giugno 2026. Meno di due anni per mettere a terra lavori per 16 miliardi, in aggiunta ai nove che sono stati spesi dal 2020 ad oggi. Senza considerare gli investimenti extra Pnrr. Soldi in più, ma anche cantieri in più.

 

Un sovraccarico che ha mandato la rete in tilt. Preparata sì all’impegno da Rfi, con una riprogrammazione degli orari che ha interessato decine di treni. Un ridisegno annunciato all’inizio dell’anno, ma che inevitabilmente ha dilatato la durata dei viaggi. E che non ha potuto evitare interruzioni e deviazioni. Altri numeri spiegano come si è arrivati a questa situazione.

 

Sono quelli dei cantieri per le grandi opere. Dieci anni fa erano 450. A luglio di quest’anno, invece, circa 650. Investimenti più ricchi per le ferrovie e, a cascata, per i cittadini: il valore economico delle infrastrutture, infatti, è passato da 6 a oltre 30 miliardi. Tra vecchi e nuovi lavori, il Pnrr ne assorbe la stragrande maggioranza: 18,5. Soprattutto quasi la metà di questi cantieri, in tutto 310, deve rispettare le scadenze del Piano.

 

IL TWEET DI PIERLUIGI BERSANI SUI RITARDI AI TRENI

[…]  Se al conto si aggiungono anche i 420 cantieri per i grandi interventi di manutenzione e i 360 nelle stazioni, il totale sale a 1.400. Quest’anno porteranno la spesa per investimenti a 9 miliardi. Permetteranno di rinnovare 1.200 dei 16.500 chilometri della rete ferroviaria. Ma il prezzo da pagare è l’estate dei disagi. Non sarà l’ultima. Il prossimo anno si replica.

 

Servirà una nuova riprogrammazione perché Rfi completerà l’affidamento di tutti gli appalti finanziati con il Pnrr entro la fine del 2024. Non si farà fatica a raggiungere i target previsti, come è già successo nel 2021-2023: solo l’anno scorso la società ha affidato gare per 9,8 miliardi, pari a circa il 40% dell’importo Pnrr per le ferrovie.

 

Ma l’estate del 2025 sarà ancora più vicina alla scadenza del Piano. Mancherà appena un anno. Ancora lavori in corso. E in corsa. Italiani, scusate il disagio.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….