CIRO AL BERSAGLIO – SI COMINCIA (MA CON CALMA): OGGI C’È LA PRIMA VERA UDIENZA DEL PROCESSO AL FIGLIO DI GRILLO E AGLI AMICI, MA È ASSENTE LA TESTIMONE CHIAVE, LA MARESCIALLA CHE HA RICEVUTO LA PRIMA DENUNCIA DELLA RAGAZZA ITALO-NORVEGESE CHE LI ACCUSA DI VIOLENZA DI GRUPPO – IL TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA CI VA PIANO: UN’UDIENZA AL MESE, CON IN MEZZO LE VACANZE ESTIVE, FINO A NOVEMBRE – DOVRÀ TESTIMONIARE ANCHE LA MOGLIE DI “BEPPE-MAO”, PARVIN TADIJK…

il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3

1 - CIRO GRILLO, INIZIATO IL PROCESSO PER STUPRO: ASSENTE LA TESTIMONE CHIAVE

Estratto dell’articolo di Giuseppe Filetto per www.repubblica.it

 

Quella che nella giornata di oggi - al processo a Ciro Grillo ed ai suoi quattro amici genovesi - doveva essere la testimone chiave di questa prima, vera udienza, è assente nell'aula del Tribunale di Tempio Pausania dove alle 12,15 è iniziata l'audizione dei testimoni.

 

Non c'è (per assenza giustificata) la marescialla della Compagnia Duomo di Milano che il 29 luglio del 2019 ricevette la prima denuncia di Silvia e della mamma.

 

IL VIDEO DELLA DENUNCIA DELLA RAGAZZA CHE ACCUSA DI STUPRO CIRO GRILLO E I SUOI AMICI

Quel giorno la ragazza italo-norvegese raccontò di avere subito lo stupro e stando a quanto si intuisce sia da parte dell'accusa che dalle difese, la deposizione della carabiniera è ritenuta particolarmente interessante. Soprattutto perché dalle sue dichiarazioni potrebbe essere possibile ricostruire lo stato in cui si trovava la giovane studentessa nei giorni successivi a quella che lei racconta come una terribile esperienza.

 

le due amiche vittime dei presunti abusi

Tant'è che Silvia verrà riascoltata due giorni dopo, il 31 luglio. E la marescialla ha firmato ben 4 informative fino al novembre dello stesso anno, si è occupata della prima fase delle indagini e partecipato alle analisi dei tabulati delle parti offese e dei 4 indagati, adesso imputati.

 

In aula, davanti al giudice Marco Contu, per ora non ci sono gli imputati: Ciro Grillo, figlio di Beppe, Garante dei Cinque Stelle; tantomeno i suoi tre amici genovesi Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Tutti oggi sui 22 anni, imputati di stupro di gruppo nei confronti di Sivia, ragazza italo-norvegese all'epoca dei fatti appena dicianovenne, e di violenza sessuale verso Roberta, milanese e amica di ques'ultima, di pari età.

CIRO GRILLO

 

In aula non ci sono neppure le (presunte) vittime: le due giovani (i nomi sono di fantasia per ovvie ragioni), parti lese nel processo, che nell'estate del 2019 si trovavano in vacanza in Sardegna e il 17 luglio nella villetta di Cala di Volpe in uso alla famiglia Grillo avrebbero subìto gli abusi. In una notte scivolata tra alcol, sesso di gruppo e foto oscene. La prossima udienza è stata fissata per il 6 luglio. […]

 

S. RACCONTA LO STUPRO

2 - GRILLO JR, AL VIA IL PROCESSO MA I GIUDICI VANNO PIANO

Luca Fazzo per “il Giornale”

 

E adesso si prepara il drammatico momento del faccia a faccia. Perché delle due l'una, e una terza verità non può esistere. O S. è una giovane donna pronta a facili avventure e altrettanto facili pentimenti. O nella villa di Beppe Grillo in Costa Smeralda si è consumato, in una sera d'estate ormai di tre anni fa, il più brutale degli stupri di gruppo, con quattro ragazzotti pieni di soldi - compreso il figlio del padrone di casa - pronti a ubriacare una giovane donna e a passarsela poi come un oggetto.

edoardo capitta quarto grado

 

Da quando, dieci giorni dopo la notte nella villa, la ragazza bussò alla porta dei carabinieri milanesi della compagnia Duomo per raccontare tutto, le due verità si fronteggiano. Ma adesso è arrivato il momento del processo, che si apre oggi a Tempio Pausania. E alla prossima udienza, il prossimo 6 luglio, S. dovrà venire in aula a raccontare la sua verità. E dalla sua capacità di convincere i giudici, di reggere al controinterrogatorio dei legali degli imputati si giocheranno in buona parte le sorti del processo.

CIRO GRILLO

 

Udienza oggi, la prossima tra un mese, poi le vacanze, poi una udienza al mese fino a novembre: già i ritmi singolarmente blandi dedicati dal tribunale di Tempio ad un processo di grande gravità e altrettanta eco, la dicono lunga su come la giustizia ha affrontato il caso dello stupro attribuito a Grillo junior. Mentre il fondatore e garante dei 5 stelle in tivù sparava ad alzo zero sulla presunta vittima, inchiesta e passaggi procedurali hanno viaggiato al ralenti per anni.

vittorio lauria

 

Il procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, che oggi sarà in aula di persona, dà la colpa ai carichi di lavoro: «È un ufficio faticosissimo, con tre soli sostituti e un carico di lavoro enorme». Ma questo non spiega il ritmo di una udienza al mese con cui andrà avanti il processo.

 

L'interrogatorio di S. avverrà a porte chiuse, come tutto il processo, per proteggere la privacy della ragazza. Privacy che per alcuni aspetti è stata già violata, rendendola quasi identificabile e divulgando un precedente caso in cui si era dichiarata vittima di violenze sessuali poi non riscontrate. A porte chiuse oggi verranno sentiti i carabinieri che per primi hanno indagato.

CIRO GRILLO - LA VILLETTA DI CALA DI VOLPE DOVE SI SAREBBE CONSUMATO LO STUPRO

 

Quattro sono di Milano, tra loro c'è il maresciallo che riferirà «in ordine alla perquisizione e sequestro eseguiti il 29.8.2019 nei confronti dell'imputato Ciro Grillo»; nello stesso giorno vengono perquisiti dai carabinieri di Genova gli altri tre giovani (Vittorio Lauria, Francesco Consiglia e Edoardo Capitta). Dalla denuncia della ragazza, presentata il 26 luglio, è passato più di un mese.

 

Quante prove siano svanite in quel mese di attesa non si saprà mai. Dopo i carabinieri di Milano e Genova verranno interrogati i loro colleghi, Antonio Cossu e Luca Levrini, che vennero inviati a fare un sopralluogo «in località Pevero, frazione di Arzachena», ovvero nella villa affittata dall'ex comico. Data del sopralluogo: 12 settembre 2019. Un altro ritardo inspiegabile, ed altre prove potenzialmente evaporate.

LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO

 

Come i ricordi di Parvin Tadijk, la moglie di Beppe Grillo, che quella notte era nella villa ma quando finalmente viene sentita dirà di non ricordare nulla di particolare. E che dovrà anche lei venire nell'aula di Tempio a testimoniare.

 

In ogni caso il piatto forte, l'udienza chiave, sarà quella in cui verrà sentita S., la ragazza italo-norvegese che ha denunciato il quartetto. Insieme a lei verrà sentita l'altra presunta vittima, la ragazza cui uno dei giovani appoggiò i genitali in faccia mentre dormiva, immortalando la scena.

ciro grillofrancesco corsiglia

IL BACIO IN DISCOTECA TRA CIRO GRILLO E LA RAGAZZA CHE LO ACCUSA DI STUPRO

vittorio lauriavittorio lauria ciro grilloS.J. E R.M. IN UNA DISCOTECA DELLA SARDEGNAedoardo capittaEDOARDO CAPITTACIRO GRILLOciro grillo intercettato da non e' l'arena 3FRANCESCO CORSIGLIAFRANCESCO CORSIGLIAAMICA CIRO GRILLO INTERVISTATA A NON E L ARENA

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")