adolfo porry-pastorel benito mussolini

CLIC: COME TI FACCIO INCAZZARE IL DUCE – IL FILM “CONTROLUCE” DI TONY SACCUCCI ESPLORA IL RAPPORTO TRA IL PRIMO PAPARAZZO DELLA STORIA, ADOLFO PORRY-PASTOREL, E BENITO MUSSOLINI - IL REPORTER HA IMMORTALATO IL DUCE DURANTE L’ARRESTO DEL 1915. POI SI SONO SUSSEGUITE UNA SERIE DI FOTO, MOLTE CENSURATE DAL REGIME: COME QUELLA DI MUSSOLINI CHE TREBBIA IL GRANO CIRCONDATO DA POCHI CONTADINI E DA UNA QUANTITÀ INFINITA DI OPERATORI CHE LO RIPRENDONO DURANTE LA MESSA IN SCENA. UNA SFIDA AL FASCISMO CHE… 

Estratto dell’articolo di Gian Antonio Stella per www.corriere.it

 

adolfo porry pastorel 2

«Sempre il solito fotografo!», sbuffò il Duce. «Sempre il solito presidente del consiglio!», rispose l’altro, ridendo. Era l’autunno del 1934, Anno XII dell’era fascista e Adolfo Porry-Pastorel era forse l’unico che potesse permettersi di rispondere così a Benito Mussolini, nel pieno del potere assoluto, senza essere spedito dritto dritto al confino...

 

Si conoscevano da quasi vent’anni. Cioè dall’11 aprile 1915 quando il futuro padrone d’Italia era un interventista trentaduenne ed era stato arrestato a Roma, nei dintorni di piazza Barberini, dopo un acceso comizio a favore dell’entrata in guerra dell’Italia alla quale fino a pochi mesi prima era non meno accesamente ostile.

 

controluce tony saccucci 3

Adolfo, orfano di un ufficiale italiano dal cognome italo- inglese, aveva allora 26 anni […] Pronto a fare la foto con Benito bloccato dai poliziotti che l’avrebbe reso famoso. Ed è sul rapporto tra loro due, Benito e Adolfo (da non confondere con Adolf, Hitler) che è centrato il film Controluce, di Tony Saccucci (già autore de Il pugile del duce su Leone Jacovacci e documentari sulla marcia su Roma o su Lotta continua) in concorso mercoledì 27 novembre al 42° Torino Film Festival. Girato in bianco e nero con la trama cinematografica che si incrocia e si confonde con gli strepitosi cinegiornali dell’Istituto Luce, prodotto da Luce Cinecittà, scritto dallo stesso regista con Flaminia Padua e Vania Colasanti, la pellicola è uno squarcio prezioso su un’epoca senza pretendere, ovvio, d’esser esaustivo.

 

benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 5

Troppo densa per essere riassunta, la vita di un uomo che giovanissimo andò in Germania per impadronirsi dell’uso delle tecnologie allora più avanzate, che puntò l’obiettivo sui ragazzini del ’99 nelle trincee della Grande guerra, che s’inventò il mestiere di fotoreporter aprendo la strada a generazioni di colleghi giù giù fino ai paparazzi felliniani, che sui biglietti da visita vergava «Adolfo Porry-Pastorel, FOT» (dove, come ricorda Michele Smargiassi, FOT non era un’abbreviazione ma l’acronimo di «Fotografo Ovunque Tutto»), che donava alle dame specchietti da trucco col suo numero di telefono «da chiamare alla vista di qualunque cosa sia interessante», che girava per i salotti con la sua aria da dandy («papillon, paglietta, abiti eleganti, capelli pettinati all’indietro e un naso aquilino proteso su un sorriso generosissimo», scrive Enrico Menduni in L’altro sguardo, edito nel 2021 da ElectaPhoto) ma rovesciava gli schemi immortalando alle cerimonie papali la popolana che affittava sedie pieghevoli ai pellegrini.

adolfo porry pastorel 3

 

Per non dire della seconda vita di collaboratore della resistenza antifascista («Sfornò documenti falsi, passaporti per i partigiani, nuove identità per gli ebrei. Ritoccò il volto degli antifascisti. Aggiunse baffi, rese stempiate le fronti, infoltì i capelli...», scrive Colasanti in Scatto matto. La stravagante vita di Adolfo Porry-Pastorel, Marsilio, 2013) che gli guadagnò una medaglia al valore. O ancora della sua terza vita, dopo il ritiro dal lavoro schiantato dalla perdita del figlio Alberto disperso in Russia, come sindaco di Castel San Pietro Romano, un paese sui colli dove convinse Vittorio De Sica a girare Pane, amore e fantasia.

 

benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 6

[…] Dicono tutto certe foto che a Mussolini, impegnato per anni a edificare di sé una immagine trionfante, diedero davvero fastidio. Lui tra i minatori col cappello floscio che lo faceva parere moscio... Lui di spalle con la crapa pelata... Ma soprattutto la panoramica scattata il 19 agosto 1936 quando, racconta il cinegiornale Luce, «il Duce è tornato a Pontinia, ha trebbiato il grano da lui seminato rimanendo per circa un’ora sulla trebbiatrice tra gli operai» per tuonare: «La redenzione dell’agro è un fatto compiuto». E che ti fa il «temerario spilungone», come lo chiamava Giovanni Giolitti?

benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 2

 

Si arrampica sul tetto di una casa e inquadra tutta la scena col Duce a petto nudo sulla trebbiatrice con gli occhiali da motociclista circondato da pochi figuranti vestiti da contadini e intorno sei cineprese, quattro auto attrezzate, una dozzina di fotografi e una moltitudine di gerarchi, accompagnatori, poliziotti... Una foto fantastica, mai pubblicata dai quotidiani, manco il «Giornale d’Italia». Che titola a tutta pagina: Il Duce trebbia il grano a Pontinia, ma preferisce tagliare la foto evitando accuratamente che si veda la messinscena. Una foto sbagliata? No, una sfida.

 

controluce tony saccucci 4

C’è da scommetterci, proprio quello cercava Porry-Pastorel: la strambata. Lo spiega il decalogo enunciato da Michele Eburnea, l’attore (quasi un sosia) chiamato a vestire (benissimo) i panni del fotografo: «Primo, per ottenere la foto perfetta del Duce c’è bisogno di una foto che faccia infuriare il Duce». Secondo, «mostrategli la foto in modo tale che capisca che, se si infuria, è perché la foto rimane impressa». Terzo, «la foto perfetta del Duce è una foto in controtempo». Per capirci, «fatelo mettere in posa e scattate un attimo dopo che si è tolto dalla posa». Era, in qualche modo, un gioco nel quale ciascuno faceva la sua parte. […]

benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 3benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 4gli scatti di adolfo porry pastorelcontroluce tony saccucci 1controluce tony saccucci 2benito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 1 copiabenito mussolini negli scatti di adolfo porry pastorel 1adolfo porry pastorel 1

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)