COME IN UN FILM DI TARANTINO – A ROMA UNA DONNA HA "RECLUTATO" IL FRATELLO E IL NUOVO COMPAGNO PER UN RAID PUNITIVO CONTRO L’EX FIDANZATO: IL DISGRAZIATO È STATO AVVISTATO IN UNA PIZZERIA E, UNA VOLTA IN STRADA, È STATO AGGREDITO CON UN MARTELLETTO E DEI PALETTI DI FERRO, CHE GLI HANNO PROVOCATO PROFONDE FERITE ALLA TESTA E UN TRAUMA CRANICO...

-

Condividi questo articolo


Erika Chilelli per “il Messaggero”

 

aggressione aggressione

Una spedizione punitiva organizzata fin nei minimi dettagli per vendicarsi dell'ex compagno, accusato ingiustamente di aver rubato e bruciato una macchina. Secondo la ricostruzione della Procura di Roma, Rosanna B. avrebbe pianificato questo raid, coinvolgendo suo fratello Gabriele e il nuovo compagno, Ovidio Varacalli. Quest' ultimo, due settimane fa, è stato condannato dal Tribunale capitolino a 10 mesi di reclusione per lesioni, mentre i due fratelli sono imputati in un altro processo ancora in corso per tentato omicidio.

 

aggressione 1 aggressione 1

L'ARRESTO I fatti risalgono al 5 agosto del 2017. La donna aveva studiato attentamente le abitudini e gli orari del suo ex compagno. E una sera, dopo averlo visto all'interno di una pizzeria in zona Ostiense (di cui era cliente abituale), avrebbe avvertito i due complici; i quali sono arrivati all'uscita del locale armati di un bastone al quale avevano applicato «un martelletto in plastica dura a doppia punta e con paletti di ferro». La vittima, che oggi ha 41 anni, è riuscita a fuggire dal locale, riparandosi in un garage, dove è rimasta rintanata per più di mezz' ora, cercando di evitare l'assedio. Nel frattempo ha chiamato i carabinieri.

carabinieri 2 carabinieri 2

 

Ovidio Varacalli e Gabriele B. sono riusciti lo stesso a raggiungere l'uomo, «colpendolo violentemente e reiteratamente al capo e alla testa», spiega il capo di imputazione. Il bastone al quale era stato applicato un frangi-vetro per auto era infatti particolarmente appuntito e ha causato all'uomo diverse ferite profonde e un trauma cranico.

Solo il tempestivo intervento dei militari dell'Arma, che hanno tratto in arresto i due uomini, è riuscito a fermare la violenta aggressione.

 

aggressione 3 aggressione 3

L'ACCUSA Secondo la ricostruzione fatta inizialmente dalla Procura, la spedizione punitiva era volta «in modo non equivoco a cagionare la morte» della vittima. La sua ex, con la quale aveva intrattenuto una breve relazione sentimentale (conclusasi con aspri contrasti), non aveva partecipato attivamente al pestaggio, ma era presente sul posto e aveva avvisato i complici di aver scovato la vittima nella pizzeria.

Per l'accusa la donna avrebbe fornito il suo «concorso morale» nel tentato omicidio, «agendo con premeditazione» e grazie al «concorso materiale» di suo fratello e del nuovo compagno.

 

agressione 2 agressione 2

IL PROCESSO I tre imputati sono stati processati separatamente, con l'accusa di tentato omicidio premeditato. A Varacalli, 57 anni, erano contestate anche la calunnia e la detenzione di oggetti atti ad offendere. L'uomo, infatti, dopo essere stato condotto presso il carcere di Regina Coeli, ha sporto una denuncia nei confronti della vittima, incolpandola di averlo attaccato per primo con un bastone in ferro chiodato, causandogli delle ferite, «con il fine di procurare l'impunità per il reato a se stesso e agli imputati». Ipotesi smentita dalle prove fornite in dibattimento, tra cui la testimonianza della parte offesa, tabulati telefonici e i rilievi tecnici fatti sul luogo.

 

aggressione aggressione

LA DECISIONE Il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 4 anni per Varacalli. Pur avendo precisato che si è trattato di una spedizione punitiva, ha riqualificato l'accusa principale da tentato omicidio a lesione aggravata. Il Tribunale ha accolto questa impostazione: ha condannato l'imputato a 10 mesi di reclusione, con sospensione della pena, e disposto la confisca e la distruzione dell'arma utilizzata.

carabinieri 3 carabinieri 3 agressione 1 agressione 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”