donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan emirati arabi uniti

COME MAI LA CIA NON SPIA GLI EMIRATI ARABI UNITI? - LO SCOOP DI “REUTERS”: NONOSTANTE GLI INTERESSI SPESSO DIVERGENTI CON GLI STATI UNITI, VEDI I FIUMI DI PETROLDOLLARI AD HAFTAR E L’EMBARGO CONTRO IL QATAR, IL PICCOLO PAESE DEL GOLFO È IMMUNE DAGLI ACCERTAMENTI DELL’INTELLIGENCE AMERICANA. UN PRIVILEGIO DI CUI SI POSSONO VANTARE SOLTANTO AUSTRALIA, CANADA, NUOVA ZELANDA E REGNO UNITO. PECCATO CHE DA ABU DHABI PARTANO OPERAZIONI SEGRETE (E TANTI MILIONI) PER DESTABILIZZARE L’AREA (E NON SOLO)

Da sicurezzainternazionale.luiss.it

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 6

 

Una nuova inchiesta pubblicata da Reuters fa emergere per la prima volta come gli Emirati Arabi Uniti siano immuni dagli accertamenti della CIA, nonostante la sempre crescente divergenza di interessi con gli Stati Uniti.

 

cia central intelligence agency

In Libia, gli Emirati Arabi Uniti finanziano il governo di Tobruk, guidato dal generale Khalifa Haftar, a capo dell’Esercito Nazionale Libico, il quale cerca di rovesciare il governo di Tripoli. Contro il Qatar, gli Emirati sono tra i promotori dell’embargo imposto nel 2017 insieme ad Arabia Saudita, Bahrein ed Egitto, nonostante gli appelli lanciati dagli americani per cercare di porre fine al blocco economico. In materia di intelligence, gli EAU hanno reclutato ex funzionari dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, poi inclusi in attività di spionaggio contro una serie di obiettivi, alcuni dei quali americani.

 

Ma nonostante tutto ciò, in maniera alquanto inusuale, la CIA esclude gli Emirati Arabi Uniti, alleati degli americani, dalle proprie indagini. 

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 3

 

È quanto emerso, lunedì 26 agosto, dalle dichiarazioni di 3 ex agenti dell’intelligence americana, i quali hanno rivelato a Reuters, in condizioni di anonimato, una “falla pericolosa” nelle attività della CIA.

 

Secondo quanto rivelato dagli informatori, l’atteggiamento dell’Agenzia dell’Intelligence americana non è cambiato rispetto al passato. Ad essersi modificato nel tempo è piuttosto l’atteggiamento del piccolo ma influente Paese dell’OPEC, specie nei confronti del Medio Oriente e dell’Africa, dove ultimamente prende parte ai conflitti, conduce operazioni segrete e utilizza strumenti finanziari per ristrutturare la politica regionale in maniera spesso contraria agli interessi degli Stati Uniti. 

 

donald trump in mezzo a donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan e salman dell'arabia saudita

La CIA, però, ha spiegato un quarto ex agente a Reuters, non è stata in grado di adattarsi alle nuove e crescenti ambizioni emiratine nella sfera militare e politica, “non tenendo conto dei propri doveri”. 

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 5

 

Ciò non significa che gli Emirati Arabi Uniti siano totalmente ignorati dall’intelligence americana. Al contrario, gli EAU sono uno degli obiettivi del programma di monitoraggio elettronico dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) americana. Tale attività, però, consente di reperire informazioni in quantità e qualità decisamente inferiori rispetto a quanto solitamente ottenuto dalla CIA che, tuttavia, ha un protocollo di condivisione di informazioni con la NSA per quanto concerne i nemici comuni, quali l’Iran e al-Qaeda, per i quali può attingere a quanto raccolto elettronicamente.

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 2

 

l'arrivo della famiglia reale di abu dhabi all'ospedale brotzu di cagliari

A mancare davvero è un programma di reperimento di informazioni tramite la presenza e l’utilizzo di informatori sul campo, ovvero quella “intelligence umana” in grado di fornire le informazioni di maggior rilievo, nonché le più difficili da ottenere. 

il louvre di abu dhabi 3

 

hillary clinton abu dhabi

Venendo meno tale elemento, secondo un ex agente della CIA, Robert Baer, l’attività della CIA nei confronti degli EAU rappresenta “un fallimento”. E tale visione è stata confermata da uno degli informatori di Reuters, il quale ha rivelato che una simile esclusione desta particolare preoccupazione specie in virtù del ruolo che gli EAU stanno assumendo in alcuni Paesi africani, soprattutto nel Corno d’Africa, dove “basta spostare una pietra qualsiasi e spuntano fuori gli Emirati”. Ciò è dimostrato, secondo l’informatore, dal caso del Sudan, dove gli emiratini hanno supportato per anni l’ex presidente, Omar Hassan al-Bashir, il quale ha smesso di ricevere l’assistenza degli EAU quando questi hanno deciso di supportare i vertici militari che lo hanno spodestato. Ma il ruolo del Paese dell’OPEC in Africa è evidente anche in Eritrea e in Somaliland, dove, ha aggiunto l’informatore, gli Emirati hanno fondato diverse basi militari. 

grand mosque in abu dhabi

 

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan

La divergenza di interessi tra Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti emerge anche in Yemen, dove, spiega l’informatore, gli emiratini, che con l’Arabia Saudita hanno guidato una coalizione di Paesi contro gli Houthi, hanno iniziato a diminuire i militari per via delle critiche subite in merito ai bombardamenti aerei che hanno ucciso migliaia di civili e che hanno causato lo scoppio di una crisi umanitaria nel Paese. Ciò evidenzia, spiega l’informatore, come gli EAU vogliano diminuire il loro impegno in Yemen, mentre Trump pone il veto sulle risoluzioni finalizzate a interrompere la vendita di armi ai sauditi e agli EAU, decidendo di fornire, di fatto, i mezzi per continuare a contrastare gli Houthi.

cia central intelligence agency 2

 

khalifa bin zayed al nahyan

Un ulteriore motivo per cui gli Stati Uniti dovrebbero rivedere la propria politica di spionaggio nei confronti degli Emirati Arabi Uniti va al di fuori delle attività nella regione, rende noto un informatore, il quale ha rivelato come gli EAU stiano stringendo legami sempre più forti con la Russia e la Cina. A dimostrazione dei legami con la Russia, gli accordi firmati con gli Emirati nel 2018, quando la cooperazione è stata avviata nei settori della sicurezza, del commercio e del mercato petrolifero. Per quanto concerne la Cina, invece, assume un significato particolare la visita fatta in Cina dal sovrano degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohammed bin Zayed, il quale ha partecipato ad un forum economico EAU-Cina.

RENZI SCEICCO ABU DHABIcia central intelligence agency 1

 

Una tale falla nel sistema non era ancora emersa a livello interazionale e fa includere gli Emirati Arabi Uniti nella breve lista di Stati dove gli americani non prevedono l’utilizzo di informatori. Insieme agli Emirati, tale pratica risulta adottata in Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito, a conferma del fatto che la CIA utilizzi informatori in tutti quei Paesi del mondo che possono essere di interesse per gli Stati Uniti, alleati inclusi.

donald trump con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyan 1

 

dubai 1

Tra gli alleati degli Stati Uniti spiati dalla CIA, il più vicino agli EAU è l’Arabia Saudita, spesso presa di mira dall’Agenzia dell’Intelligence americana. A conferma di ciò, i sauditi hanno più volte riportato di aver individuato diversi agenti americani intenti a reclutare funzionari sauditi come informatori. Ciò nonostante, le agenzie di intelligence saudite non hanno mai pubblicamente espresso il loro scontento in merito allo spionaggio realizzato dalla CIA, sebbene sia stato riportato da uno degli informatori che talvolta l’agenzia centrale di Riyadh abbia ricevuto richieste di espulsione degli agenti della CIA precedentemente identificati.

dubai 2petroliera degli emirati arabi uniti vladimir putin con lo sceicco mohamed bin zayed al nahyanLOUVRE ABU DHABIville di abu dhabikhalifa bin zayed al nahyan 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?