Estratto dell’articolo di Matteo Legnani per “Libero quotidiano”
Mistero in Trentino: l’orsa nota come F36 è stata trovata morta nei boschi della Val Bondone, nel territorio comunale di Sella Giudicarie. Se, anziché lì, l’orsa fosse stata trovata morta in un bosco del Montana, la notizia non sarebbe uscita nemmeno sul giornalino locale.
Invece, ieri, della morte di F36 hanno parlato tutti i siti web di news. Perché in Trentino quella degli orsi è una “questione di stato”, con la popolazione locale spaccata tra coloro (la maggioranza) che li temono, per la propria incolumità e per quella degli animali da pascolo, e coloro (per lo più animalisti) che ne esigono la tutela senza se e senza ma.
A ciò si aggiunga che F36 è un’orsa con un precedente di cronaca, e gli ingredienti per un “caso” ci sono tutti. Lo scorso 30 luglio due escursionisti si erano imbattuti non lontano da Roncone (a una quarantina di chilometri da Trento) nell’animale trovato morto ieri, che stava riposando accanto al suo cucciolo. Forse i due si erano avvicinati troppo, o forse l’orsa voleva semplicemente proteggere il piccolo.
Fatto sta che si era lanciata all’inseguimento degli “intrusi”, in quello che ieri molti siti web descrivevano come un “falso attacco” (perché giustificato dalla probabile volontà di difendere il piccolo), ma che aveva avuto aspetti spaventosi: uno dei due escursionisti, nel tentativo di mettersi in salvo, si arrampicò addirittura su un albero ma l’orsa, agganciandogli le ghette con gli artigli, lo aveva trascinato a terra da un’altezza di cinque metri causandogli, nell’impatto, un trauma toracico. Poi se ne era andata.
Falsa o non falsa, l’aggressione spinse il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a emanare un ordine di abbattimento del plantigrado, giudicato pericoloso. Puntuale, a salvare F36, era arrivato il ricorso al Tar degli animalisti. E il Tribunale amministrativo trentino, come ha quasi sempre fatto nel caso di orsi condannati a morte, ne aveva sospeso momentaneamente la soppressione.
Mercoledì sera, gli uomini del Corpo Forestale Trentino ne hanno trovato il cadavere, in seguito all’attivazione del sensore di mortalità di cui è dotato il radiocollare che F36 indossa dal 2018. E sul web sono partite in poche ore polemiche, attacchi all’amministrazione provinciale e teorie complottiste ad opera di diverse organizzazioni animaliste, convinte che l’orsa sia rimasta vittima di un atto di bracconaggio. E che per il prossimo 12 ottobre hanno indetto una manifestazione di protesta a Trento. […]