COME SI RIDUCONO I TEMPI DI UNA SEPARAZIONE SE MANCANO I GIUDICI CHE DEVONO FISSARE LE UDIENZE? - LA "RIVOLUZIONE" PROMESSA DALLA RIFORMA CARTABIA SUL DIRITTO DI FAMIGLIA, RISCHIA DI FRANARE ANCOR PRIMA DI ENTRARE IN VIGORE - LE NUOVE REGOLE SONO STATE INTRODOTTE PER ACCORCIARE I TEMPI DELLE CAUSE DI SEPARAZIONI, DIVORZI, AFFIDI E FIGLI CONTESI, CHE DOVREBBERO PASSARE DA UNA MEDIA DI TRE ANNI A OTTO MESI, MA IL RISCHIO È CHE IL SISTEMA SI INCEPPI A CAUSA DELLA CARENZA DI MAGISTRATI SPECIALIZZATI IN TEMA DI FAMIGLIA E MINORI...

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Estratto dell'articolo di Maria Novella De Luca per “la Repubblica”

 

Un avvocato esperto come Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, associazione matrimonialisti italiani, la definisce una “rivoluzione copernicana”. Rivoluzione che rischia però di franare per la «per la gravissima carenza di magistrati specializzati in tema di famiglia e minori». Alla fine di febbraio, con almeno 120 giorni di anticipo rispetto ai tempi previsti, entrerà in vigore la riforma Cartabia sul diritto di famiglia. Separazioni, divorzi, affidi, figli contesi. […]

 

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LE NOVITÀ

«Lo scopo — spiega Gassani — è quello di accorciare i tempi. Passare, ad esempio, dai tre anni che ci vogliono oggi in media per una causa di separazione non consensuale, ad otto mesi, un anno, come avviene in Francia. […]». In pratica nel ricorso che i legali dovranno presentare al giudice, prima dell’udienza, dovranno essere già contenuti tutti gli elementi per chiedere la separazione, comprese prove, testimonianze, relazioni sui minori.

 

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«Soltanto quando il giudice avrà ricevuto i ricorsi di entrambe le parti, che saranno delle istruttorie vere e proprie, entro tre mesi dovrà convocare l’udienza per la separazione. La grande novità è che in questi tre mesi il giudice, letti i ricorsi, potrà già emettere dei provvedimenti cautelari, […] che dovrà poi confermare o revocare entro 15 giorni». Procedimento più veloce In pratica, mentre oggi l’iter parte dopo la prima udienza, con questa riforma tutto avviene “prima”, nel lavoro degli avvocati.

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«E già in questa udienza, se il giudice ritiene che i documenti siano sufficienti e si riesce a trovare un accordo, può essere emessa la sentenza di separazione[…]». Non solo. La riforma Cartabia prevede che la domanda di divorzio possa essere inserita nella causa di separazione, in questo modo riducendo il tutto a un’unica causa, anziché due. I minori poi, ed è una novità virtuosa, dovranno sempre essere ascoltati, naturalmente in situazioni protette.

 

MANCANO TREMILA MAGISTRATI

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Questo però sulla carta. Perché in realtà questa accelerazione dell’entrata in vigore del nuovo diritto di famiglia […] rischia di far fallire la novità della riforma. Aggiunge l’avvocato Gassani: «[…]Nel nostro Paese mancano tremila magistrati, ne abbiano novemila e ne servirebbero dodicimila, sono pochissimi i giudici specializzati sui temi della famiglia, dei minori, della violenza».

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RISCHIO FALLIMENTO

«Il rischio è che questa bella riforma si inceppi subito, che vengano emessi provvedimenti sbagliati da personale non qualificato nella materia, per cui spesso si dovrà andare in appello. Vanificando così l’accelerazione. Come si fanno a ridurre i tempi di una separazione giudiziale ad un anno — si interroga Gassani — se mancano i giudici che poi devono fissare le udienze? Senza parlare dell’enorme lavoro che gli avvocati dovranno fare, prima di arrivare in tribunale». […]

 

 

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