DA BRUXELLES FINO A PARIGI L’EUROPA A RISCHIO PARALISI
Estratto dell’articolo di Gabriele Rosana per “Il Messaggero”
protesta agricoltori in francia
I trattori tornano a bloccare le strade di mezza Europa chiedendo maggiori sostegni. E mandano un messaggio alla politica Ue: il presidio è permanente. A Bruxelles gli agricoltori belgi, che oggi saranno ricevuti dal premier Alexander De Croo, minacciano di immobilizzare la città e di intensificare le manifestazioni in concomitanza con l'arrivo già da domani sera dei leader dei Paesi Ue per il summit straordinario di giovedì, quando il livello di sicurezza attorno ai palazzi del quartiere europeo sarà ai massimi.
gabriel attal tra gli agricoltori in protesta
Al di là del confine, ieri pomeriggio è cominciato «l'assedio di Parigi» promesso dai coltivatori diretti d'Oltralpe. Chiusi, di conseguenza, vari tratti autostradali che conducono alla capitale e schierati 15mila tra poliziotti e gendarmi per proteggere gli aeroporti e i supermercati, visto la paventata interruzione nelle consegne di generi alimentari. Le risposte messe nel frattempo sul tavolo dal governo del neo-premier Gabriel Attal (meno tasse sul carburante agricolo e meno burocrazia) non sono state giudicate sufficienti.
protesta agricoltori in francia
Tanto che ieri un consiglio dei ministri urgente si è riunito in formato ristretto all'Eliseo, insieme al presidente della Repubblica Emmanuel Macron, per definire l'annuncio, previsto per oggi, di nuove misure per il comparto primario. Ma il tema è politico e tira in ballo anzitutto l'Europa e le sue normative in materia ambientale, come lo stop ai pesticidi e l'apertura ai cibi innovativi, ma anche commerciale: Macron ne parlerà in un faccia a faccia con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen tra due giorni, a margine di un vertice Ue che sarà, inevitabilmente, chiamato a fare i conti con una protesta generalizzata partita dalla Germania e che si è ormai diffusa in gran parte del continente. […]
protesta degli agricoltori a pescara
Discorso simile vale per lo stop ai dazi all'importazione di grano e altri prodotti alimentari ucraini, che Bruxelles si appresta a estendere di un altro anno; una misura che ha, nel tempo, infiammato la collera degli agricoltori dell'Est Europa, con quelli di Polonia e Romania che in queste settimane sono tornati a farsi sentire, lamentando l'impatto della concorrenza sleale. […]
Macron porterà pure una delle rivendicazioni principali della mobilitazione: il mantenimento anche quest'anno della deroga all'obbligo di tenere a riposo il 4% delle terre coltivabili; un regime di favore che era stato attivato già tra 2022 e 2023 per attenuare gli effetti dell'invasione russa dell'Ucraina.
AGRICOLTORI ALL’ASSEDIO DI PARIGI MACRON CERCA IL COMPROMESSO
Estratto dell’articolo di S. Mon. per il “Corriere della Sera”
protesta degli agricoltori a pescara
Mille agricoltori su oltre 500 trattori e camion hanno bloccato le autostrade che collegano la capitale al resto della Francia, nel primo giorno di un assedio a Parigi che potrebbe durare almeno fino a venerdì. Nel resto del Paese, i contadini e gli allevatori mobilitati sono stati oltre 10 mila, a bordo di quasi cinquemila mezzi, dicono fonti della polizia.
Per adesso i supermercati non segnalano penurie, ma da domani la situazione potrebbe complicarsi. La protesta degli agricoltori francesi, cominciata in modo quasi goliardico nel novembre scorso capovolgendo i cartelli stradali, è entrata nella sua fase più dura. I trattori minacciano di marciare sulla capitale, fermati per adesso da 15 mila agenti delle forze dell’ordine che hanno però il mandato di «evitare l’uso della forza»: una inconsueta cautela invocata dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, e che ha suscitato qualche polemica perché con altri — dai gilet gialli agli ecologisti — negli anni e mesi scorsi il governo francese non ha esitato a usare manganelli, proiettili di gomma che mutilano e accecano, idranti e cariche violente.
protesta degli agricoltori al casello di orte 5
Stavolta Emmanuel Macron e il governo del nuovo premier Gabriel Attal sono pronti a ogni compromesso e attenzione pur di evitare scontri sanguinosi: dopo tante rivolte la coesione della società francese è vicina al punto di rottura, le elezioni europee di giugno si avvicinano, e bisogna cercare di arginare l’avanzata del Rassemblement national, presente in forze al fianco degli agricoltori.
In visita a Radinghem-en-Weppes,nel Nord del Paese, Marine Le Pen ha denunciato una «situazione catastrofica», invocato «un grande piano di salvataggio dei contadini francesi» e chiesto «la fine degli accordi di libero scambio che penalizzano i nostri produttori». […]
PARIGI CIRCONDATA DAI GILET VERDI ATTAL PROVA A FERMARE I TRATTORI
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “La Repubblica”
protesta degli agricoltori al casello di orte 1
L’assedio dei gilet verdi intorno a Parigi è cominciato. Dalle quattordici di ieri sono iniziati i blocchi stradali sulle autostrade che portano alla capitale. E se il blocco su Rungis - l’immenso mercato generale alle porte della città - è stato per adesso evitato grazie all’invio di blindati della polizia, ieri sera erano otto le autostrade dove non si circolava o si procedeva a lumaca. […] Il premier Gabriel Attal cerca una via d’uscita.
Il suo discorso di venerdì - con nuovi aiuti e moratorie su aumenti delle tasse sui carburanti - non è bastato a placare la rabbia. Gli agricoltori francesi, dopo una pausa nel weekend, si sono rimobiltati ieri sulla capitale. Attal ha incontrato nel pomeriggio i leader dei due sindacati che capeggiano la rivolta: Arnaud Rousseau, della Federazione nazionale dei sindacati dei lavoratori agricoli (Fnsea) e Arnaud Gaillot, leader dei Giovani agricoltori. Al termine della riunione, Marc Fesneau, ministro dell’Agricoltura, ha fatto sapere che sono attesi i nuovi annunci del governo già oggi.
Attal aveva presentato a fine settimana una prima serie di misure nella regione più calda della protesta, il Sud-Ovest: semplificazione burocratica, stop agli aumenti delle tasse sul gasolio per l’agricoltura, controlli inaspriti sulla legge che regola il “giusto compenso” per gli agricoltori nei confronti di industriali e grande distribuzione.
Risultato emblematico, il leader della protesta, Jérôme Bayle, ha fatto togliere il primo e più importante sbarramento, quello sulla A64 nella regione di Tolosa, ed ha poi personalmente rinunciato ad ulteriori azioni. […]
Intanto la protesta dei trattori dilaga in Europa, dal Belgio, alla Germania, alla Spagna, è su Parigi che si concentra la mobilitazione. La Federazione dei giovani agricoltori del Belgio minaccia un blocco totale di Bruxelles nei prossimi giorni, pur salvaguardano la grande distribuzione. […]
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