infedelta' finanziaria

LE CORNA SI FANNO A LETTO E IN BANCA – L'INFEDELTÀ ECONOMICA FA INCAZZARE COME QUELLA SESSUALE: UNO SU TRE NON RIESCE A PERDONARE IL PARTNER CHE NASCONDE SOLDI, FA ACQUISTI DI NASCOSTO, MENTE SULLO STIPENDIO O HA UN CONTO CORRENTE SEGRETO - A CAUSA DI QUESTI MOTIVI, IN TEMPI DI CRISI, IL NUMERO DELLE SEPARAZIONI È CRESCIUTO DI QUASI IL 20%...

Daniela Mastromattei per “Libero quotidiano”

 

infedelta' finanziaria

Chi lo dice che un matrimonio è perfetto se non ci sono segreti. Tanto si sa che «gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché sono curiose. Poi, entrambi rimangono delusi», per usare le parole di Oscar Wilde. Mentre Friedrich Nietzsche direbbe che se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti.

 

 Come dire, convolate a nozze (se proprio dovete), ma non è più bello essere legati dall'amore più che da un contratto? E desiderarsi ogni giorno invece di essere costretti a vedersi ogni sera? Eppure sono in tanti a pensare che l'unione ideale sia solo quella del vivere vicini vicini, del dirsi tutto e condividere ogni cosa: pensieri, parole, desideri e conto in banca. Non a caso prima di andare all'altare si sceglie (o meno) la comunità dei beni o si sigla un accordo pre-matrimoniale (non si sa mai). C'è chi più che seguire il cuore preferisce rincorrere la stabilità economica e puntare sul buon partito. E chi prima di impegnarsi ha bisogno di fare due conti su vantaggi fiscali, risparmi su sanità e assicurazioni, possibilità di un reddito a doppia entrata e costi per il mantenimento di eventuali figli.

MATRIMONIO E SOLDI

 

Quando c'è la trasparenza c'è tutto (ma non era la salute... o l'amore?). Diversamente, iniziano i problemi. È esattamente così per le unioni legate a doppio filo di fronte all'ultima dilagante infedeltà che ha portato molte coppie a rivolgersi all'avvocato. Qui l'amante non c'entra. Si tratta di un tradimento finanziario: conti correnti segreti, acquisti nascosti e liquidità imboscata. Quand'è così le corna in banca sembrano pesare più di quelle a letto. Fanno più male (al portafoglio) di una scappatella senza conseguenze. E un tradito su tre non è disposto a perdonare. Da non crederci.

bancomat soldi 3

 

Lo rivela un sondaggio condotto da Ashley Madison, una delle maggiori piattaforme per incontri extraconiugali. Ebbene, più della metà delle persone fedigrafe (ben il 52%) crede che l'infedeltà economica sia altrettanto negativa o perfino peggiore dell'infedeltà sessuale. «Molte coppie oggi stanno affrontando maggiori pressioni finanziarie e incertezze, quindi la fiducia in ambito economico è indispensabile secondo i nostri iscritti», spiega Christoph Kraemer, direttore responsabile per l'Europa.

 

«Per la maggior parte delle persone che si rivolgono alla nostra piattaforma, il matrimonio è sempre meno una favola e sempre più un accordo pragmatico, nel quale aspetti come il denaro giocano un ruolo fondamentale nella qualità della vita familiare. Se questo tipo di fiducia viene meno e le bugie vengono a galla, ci sono conseguenze inevitabili».

DIVORZIO

 

NON SONO MOSCHE BIANCHE

Gli infedeli monetari non sono neppure delle mosche bianche. Secondo lo studio legale Albini, che opera nel Diritto di Famiglia, il 60% dei coniugi nasconde soldi al partner, mente sul proprio stipendio, effettua acquisti segretamente o ha un conto corrente clandestino celato alla dolce metà. E proprio a causa di queste motivazioni, il numero delle coppie che si separano o divorziano è cresciuto del 19%».

 

Secondo l'indagine di Ashley Madison, nonostante il 36% degli intervistati abbia ammesso di aver nascosto i propri movimenti di denaro al partner, il 27% pensa che essere vittima di infedeltà finanziaria sia un'esperienza più disonesta, umiliante e dolorosa di quando si scopre una relazione clandestina della moglie (o del marito).

 

soldi

Non solo: il 31% è convinto che il segreto bancario faccia saltare gli equilibri della coppia più di quanto possa farlo un love affaire fuori dal matrimonio. Tra le azioni più ricorrenti: il 27% nasconde denaro in cash al proprio coniuge; il 33% acquisti minori; il 10% ha un conto corrente segreto. «Per molti il patrimonio personale è qualcosa di estremamente intimo. I propri soldi sono vissuti come qualcosa di privatissimo, esattamente come i sogni erotici o la masturbazione. È proprio per questo che si tende a nasconderli», spiega la dottoressa Marinella Cozzolino, psicologa, sessuologa clinica e Presidente dell'Associazione Italiana Sessuologia Clinica.

divorzio e soldi 2

 

Che aggiunge: «Come si dice, i soldi non possono comprare la felicità ma la libertà sì. Nel rapporto di coppia il possesso di denaro rappresenta e garantisce libertà, argomento questo molto delicato nelle dinamiche tra coniugi. Infatti in una relazione si tende a tollerare molto poco la libertà dell'altro, poiché un partner molto libero, che sente di poter contare sulle sue risorse, sfugge dal controllo».

 

divorzio e soldi 1

IL CONTROLLO

«Quindi spesso l'errore maggiore delle coppie è proprio il controllo che ciascuno manifesta e sviluppa sul modo in cui l'altro spende i propri soldi. Un errore assolutamente da evitare. La verità è che la segretezza e la libertà di alcune spese sono fondamentali negli adulti, fanno parte della loro individualità, che in una relazione sana va rispettata, non controllata», suggerisce la dottoressa. La pensa così anche la psicoterapeuta Emma Cosma: «Ferisce scoprire questo tipo di segreti, perché sono un attacco alla condivisione e alla complicità di coppia. Ma è estremamente legittimo mantenere un proprio spazio autonomo finanziario - a patto che non incida sul bilancio familiare - perché fa sentire liberi». E la libertà non ha prezzo

soldi 3INFEDELTA' FINANZIARIA divorzioDIVORZIOINFEDELTA' FINANZIARIAsoldi 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."