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IL COVID NON VA IN VACANZA MA LA GENTE SÌ – LA SETTIMA ONDATA STA TRAVOLGENDO L’EUROPA, EPPURE L’AUMENTO DEI CONTAGI NON FREGA A NESSUNO: OMICRON 5 METTE A RISCHIO PIU' DESTINAZIONI, DALLA GRECIA AL PORTOGALLO – NESSUNO SI AZZARDA A PARLARE DI RESTRIZIONI PER NON PARALIZZARE IL TURISMO, LE PERSONE HANNO DIMENTICATO LA MASCHERINA E IL VIRUS GALOPPA. IL PICCO È ATTESO PER METÀ LUGLIO E…

Elena Dusi per “la Repubblica”

 

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La settima ondata di Covid spazza l'Europa, ma nessuno ci fa troppo caso. Le mappe dell'epidemia si colorano di rosso scuro, eppure gli aeroporti si riempiono. La variante Omicron 5 fa montare i contagi, nonostante questo i paesi abbandonano obblighi e certificazioni.

 

La Grecia ad esempio prevede due milioni di arrivi fra luglio e agosto. L'aeroporto di Atene è al 90% della sua attività rispetto al 2019, prima del coronavirus. E il ministero della Salute ha annunciato che eventuali misure di contenimento del virus non verranno prese prima dell'autunno.

 

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Eppure l'Ecdc, European centre for disease control, ha assegnato al Paese il colore rosso scuro, indice di circolazione del virus intensa, a eccezione della parte più settentrionale. L'incidenza è a 1.125 casi per 100mila abitanti in 14 giorni (l'Italia è a 981, la media europea a 694), ma le uniche raccomandazioni ufficiali restano quelle di indossare le mascherine nei luoghi chiusi e affollati.

La Grecia è solo un esempio.

 

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Un'incidenza sopra a mille accomuna Austria, Cipro (l'isola ha il record in Europa con 1.912), Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e perfino la remota Islanda. In Spagna (incidenza a 429, ma in crescita secondo l'Ecdc, e colorata di rosso scuro) il ministero del turismo prevede un numero di arrivi dall'estero pari al 90% rispetto al 2019. La Gran Bretagna, il Paese in cui le restrizioni sono state abbandonate prima e in modo più radicale, ha 3 milioni di positivi (in Italia abbiamo toccato ieri il milione).

 

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L'aumento di casi rispetto alla settimana precedente è stato di oltre il 30%, anche se i ricoveri non risentono troppo dell'ondata.

La Francia ha superato la settimana scorsa i 100mila casi giornalieri, con un balzo di oltre il 50% rispetto alla settimana precedente.

 

Nessuno si azzarda a rendere di nuovo obbligatorie le mascherine, dopo la revoca della norma il 16 maggio, ma la Sncf (la società delle ferrovie) è tornata a raccomandarle fortemente sui suoi treni. Il primo ministro Elisabeth Borne ha chiesto a prefetti e autorità sanitarie di incoraggiarne l'uso in tutti i luoghi chiusi e affollati.

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Anche in Francia, come da noi, la quarta dose è stata presa sottogamba: solo un quarto della platea per la quale è raccomandata ha fatto l'iniezione (in Italia la percentuale è del 28%). E anche in Germania l'uso dei farmaci antivirali per chi si è appena contagiato viene giudicato insufficiente dal governo.

 

«Prepareremo un sistema che coinvolga i medici di famiglia per prescrivere più spesso questi farmaci salvavita, che vengono usati davvero troppo poco» ha scritto su Twitter il ministro della Salute Karl Lauterbach.

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Il picco, per il nostro continente, è previsto per metà luglio. Ma un'incidenza così alta impiegherà tutto agosto per tornare a livelli rassicuranti. Fa eccezione il Portogallo, dove Omicron 5 è arrivato con 2-3 settimane di anticipo rispetto al resto dell'Europa. La curva - sostengono gli esperti - ha già imboccato la fase discendente e dal primo luglio è stato tolto l'obbligo del certificato verde per chi entra nel paese. L'incidenza però resta molto alta: a 1.702 è seconda in Europa.

 

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L'ombra di Omicron sulle vacanze non riguarda solo il rischio di ammalarsi. Il settore del turismo negli ultimi due anni è stato devastato dalla pandemia. Aeroporti e strutture ricettive hanno tagliato posti di lavoro e ora - come dimostrano i voli ridotti in molti paesi e il caos bagagli negli scali francesi - faticano a sostenere la rinnovata voglia di vacanza che coinvolge soprattutto europei e americani, attirati da una valuta al momento conveniente.

Gli Stati Uniti, come il Portogallo, sembrano aver raggiunto l'apice della settima ondata. Il Canada invece è in enorme difficoltà con i suoi ospedali. Il Covid fa aumentare le richieste di assistenza e fa restare a casa i medici. Alcuni pronto soccorso del paese hanno dovuto ridurre gli orari o i giorni di servizio dopo alcuni episodi di attese lunghe fino a 20 ore.

 

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A est la Cina resta pressoché inaccessibile a causa della sua politica Covid zero. India e Giappone, in particolare la capitale Tokyo, hanno contagi in crescita sempre a causa di Omicron 5. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità le infezioni stanno aumentando in 100 paesi del mondo, più della metà del totale. L'Europa e il Mediterraneo dell'est sono al centro dell'ondata: l'aumento dei casi rispetto alla settimana precedente è rispettivamente del 40% e del 47%.

 

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L'Asia sudorientale è salita del 32% e le Americhe del 15%. L'Australia, stabile, ha raggiunto il picco. In decrescita decisa oggi c'è solo l'Africa. Il segreto di Omicron 5 (che è accompagnata da una versione simile, Omicron 4, che ha un'incidenza leggermente inferiore) non è solo la sua straordinaria contagiosità, mai osservata prima in altri virus.

La variante è anche in grado di ricontagiare chi già era guarito dall'infezione, aggirando gli anticorpi generati dalle versioni del virus precedenti.

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