COVIDA LOCA – DA MILANO A ROMA FINO A PALERMO, I SINDACI PROVANO A MOSTRARE LA LINEA DURA CONTRO I RAGAZZINI CON LE BIRRETTE E GLI SPRITZ IN GIRO, MA ORMAI IL MESSAGGIO CHE È PASSATO È QUELLO DEL LIBERI TUTTI – A BRESCIA E PERUGIA SCATTA IL COPRIFUOCO, MENTRE IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO LANCIA L’ALLARME AL GOVERNO: BISOGNA FERMARE GLI ASSEMBRAMENTI O RISCHIAMO DI TORNARE AL PUNTO DI PARTENZA

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1 – CORONAVIRUS: A MILANO FONTANA PRONTO A NUOVE RESTRIZIONI. COPRIFUOCO MOVIDA A BRESCIA

Da www.ansa.it

 

 

movida a corso como a milano in fase due movida a corso como a milano in fase due brescia brescia

Sono state l'esempio della quarantena da coronavirus: vuote, mute e apparentemente larghissime. A cinque giorni dalla riapertura a pieno regime di bar, ristoranti e locali in gran parte d'Italia, le piazze tornano a popolarsi. E nel primo venerdì dal 'liberi tutti', la movida esplode quasi ovunque. Giovani per strada, con bicchieri di birra in mano o seduti in piazza o ai tavoli dei locali, hanno 'riconquistato' i propri spazi. Spesso senza mascherine né distanze di sicurezza.

 

coronavirus, assembramenti in fase due al pigneto, roma coronavirus, assembramenti in fase due al pigneto, roma EMILIO DEL BONO EMILIO DEL BONO

Come in una festa non più trattenuta per il calo dei contagi e per l'estate vicina. Cominciano così a fioccare le prime multe. Sei a Ponte Milvio a Roma e un bar chiuso a Perugia, teatro di una rissa, solo per fare qualche esempio. In entrambi i casi le misure sono scattate per il mancato rispetto delle norme sulle mascherine e il distanziamento. I controlli sono stati rafforzati, ma temendo il peggio nel weekend, i sindaci corrono ai ripari. Così è allarme rosso a Brescia. In una della città più colpite dall'epidemia, il cuore della movida si è riempito e poco prima di mezzanotte è scattato il 'blocco'. La polizia è intervenuta per impedire nuovi ingressi nel piazzale Arnaldo. E il primo cittadino prima minaccia la chiusura.

movida movida

 

roma primo weekend di riaperture roma primo weekend di riaperture

"O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un'ordinanza di chiusura della piazza", denuncia Emilio Del Bono. Poi passa al coprifuoco, disponendo a partire dalle 21.30 la chiusura dei locali in piazza nei giorni 23 e 24 maggio. Alza la voce anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana, pronto a "nuove restrizioni, per evitare che il lavoro svolto finora grazie alla maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti". +

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Va al sodo Verona, dopo le immagini di piazza Erbe quasi in versione pre Covid. "Sono incazzato nero", dice fuori dai denti il sindaco Federico Sboarina, forte di una nuova ordinanza anti 'capannelli' che ha firmato: fino al 2 giugno si potranno bere alcolici solo seduti ai tavoli. A far traboccare il vaso, racconta, è stata "la strada disseminata di vetri rotti, plastica e rifiuti" dopo la serata.

sboarina sboarina

 

Ai centralini di polizia e carabinieri sono piovute segnalazioni di commercianti e residenti ma, aggiunge Sboarina, in tanti hanno contestato apertamente le forze dell'ordine con "atteggiamenti aggressivi". Pugno duro a Perugia dove il Comune ha ordinato la chiusura dei locali alle 21 nel centro e nella zona di Fontivegge. L'ordinanza vale da stasera e per tutti i weekend e i festivi fino al 7 giugno. Sceglie invece la strada del dialogo il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: "Dopo tanto tempo in casa, i giovani hanno perso quelli che sono i limiti che finora si erano dati", ammette. Ma si augura che torni "il senso di responsabilità" perché "dobbiamo stare attenti più che mai".

roma movida in fase due roma movida in fase due

 

Intanto è di nuovo 'ammuina' pure a Napoli ed è il Comitato per la vivibilità cittadina e la quiete pubblica a bacchettare gli eccessi. Lo fa con alcuni video postati su Facebook: in uno girato probabilmente da una finestra che affaccia su piazza San Domenico, centro della città, si vedono ragazzi a gruppetti anche di una decina di persone. Forse per festeggiare una laurea.

 

la fase due a ostia la fase due a ostia

 "Avevamo avvisato le forze dell'ordine ma non si sono viste né loro né il lanciafiamme..", scrive il Comitato citando i toni del governatore-sceriffo Vincenzo De Luca. Immagini da ritorno alla normalità anche in altri quartieri, dal Vomero a Bagnoli, tanto che il comitato ha presentato un esposto alle forze dell'ordine. Non è andata meglio a Savona con scene di movida 'selvaggia' nelle vie e fra i locali della darsena vecchia.

 

roma movida in fase due 1 roma movida in fase due 1

Una situazione definita ingestibile da parecchi, tanto che alcuni bar e pub hanno deciso di abbassare le saracinesche, a mo' di resa. Altro fronte caldo a Sestri Levante: centinaia di giovani provenienti dal Tigullio e dall'entroterra ligure, hanno preso d'assalto i locali del centro. E il giorno dopo il sindaco li ammonisce: "Ragazzi così non va. Dobbiamo farcela insieme", scrive Valentina Ghio su Facebook, precisando che l'età non conta: "Le regole e il buonsenso devono valere per tutti: anziani, giovani". Senza troppi eccessi il venerdì sera a Cagliari: il centro si è rianimato ma con gente seduta per lo più ai tavoli dei locali, mantenendo la distanza ed evitando assembramenti. Situazione sotto controllo a Palermo, con carabinieri, polizia e finanza schierate alla Vucciria e in piazza Magione, cercando di convincere la gente al rispetto delle regole più che a colpi di multe. (ANSA).

milano primo weekend di riaperture milano primo weekend di riaperture

 

2 – GLI SCIENZIATI AL GOVERNO: «BASTA ASSEMBRAMENTI» I SINDACI: CHIUDIAMO TUTTO

sboarina sboarina

Michela Allegri e Rosario Dimito per “il Messaggero”

 

La preoccupazione per una nuova ondata di contagi è iniziata più di una settimana fa, quando sono state diffuse le foto dei capannelli di persone ai Navigli di Milano all' ora dell' aperitivo. E adesso è il tema più caldo dibattuto dal Comitato tecnico scientifico. Il messaggio è uno ed è chiaro: bisogna fermare la ressa e gli assembramenti, oppure rischiamo di tornare al punto di partenza di un incubo senza fine.

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Le immagini del primo week-end di ritrovata libertà dopo due mesi di lockdown serrato sono eloquenti: ragazzi festosi e ammassati fuori dai bar, in strada, nelle piazze, da Trastevere a Ponte Milvio nella Capitale, fino a piazza Danti, a Perugia, dove una rissa e le numerose violazioni delle prescrizioni hanno convinto il sindaco a disporre la chiusura anticipata dei locali. E poi ci sono le spiagge, letteralmente prese d' assalto.

 

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La sensazione è non tutti abbiano preso sul serio gli appelli alla prudenza. E adesso, dopo l' allarme del Governo, arriva quello degli scienziati del Cts, soprattutto in vista della terza ondata di riaperture, quella che scatterà dal 3 giugno. Proprio questo passo dipende dall' andamento della curva dei contagi.

 

I QUESITI

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Nei giorni scorsi, al Comitato tecnico scientifico sono stati posti quesiti specifici sui rischi connessi alle riaperture. E gli scienziati hanno condiviso le preoccupazioni del Viminale e del ministero della Salute: è necessario che, soprattutto in questa fase, non ci siano sgarri e che le prescrizioni di base vengano fatte rispettare. Le regole sono le stesse che vengono ripetute dall' inizio della pandemia: non creare assembramenti, indossare mascherine e guanti, rispettare le distanze.

 

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Regole fondamentali per contenere la diffusione del virus e per arrivare alla prossima fase di ripresa delle attività, che prevede gli spostamenti tra regioni - saranno possibili tra una settimana - e quelli fra paesi Ue. Si tratta di un passaggio fondamentale per il rilancio dell' economia. Per questo motivo il Governo ha invitato il Viminale a intensificare i controlli da parte delle forze di polizia.

 

I SINDACI

Ieri, di fronte a scene di feste, locali pieni, spiagge affollate e poca attenzione diffusa, anche i sindaci hanno avvertito i cittadini: se non ci sarà rigore, sono pronti a chiudere di nuovo tutto quanto. C' è preoccupazione in Sicilia, dove Mondello, la spiaggia più frequentata dai palermitani, era affollata fin dalla mattina. I controlli ci sono stati, soprattutto per fare rispettare l' obbligo imposto dalla Regione ai bagnanti di non sostare sull' arenile. Un' impresa non semplice.

 

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In base all' ordinanza si può infatti fare il bagno per svolgere attività motoria, ma non si può prendere il sole sulla spiaggia almeno fino al 6 giugno. E questo divieto non è stato rispettato. A Brescia, una delle città più colpite dall' epidemia, nella serata di venerdì è scattato l' allarme movida e il primo cittadino ha minacciato la chiusura addirittura della piazza: «O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un' ordinanza di chiusura della piazza», ha detto Emilio Del Bono.

de luca e il coronavirus meme de luca e il coronavirus meme

 

Poi è stato deciso il coprifuoco, come a Perugia: sabato e domenica la chiusura dei locali è stata anticipata alle 21,30. Anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, annuncia di essere pronto a imporre «nuove restrizioni, per evitare che il lavoro svolto finora grazie alla maggioranza dei cittadini venga vanificato da alcuni incoscienti». Succede la stessa cosa a Verona, dove il sindaco Federico Sboarina dice di essere «inc... nero» e ha firmato una nuova ordinanza anti-capannelli: fino al 2 giugno si potranno bere alcolici solo seduti ai tavoli. A Napoli, invece, il Comitato per la vivibilità cittadina e la quiete pubblica ha presentato un esposto alle forze dell' ordine denunciando la movida selvaggia.

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Risse e tuffi nelle fontane torna la movida senza regole I Comuni: stop alcol di notte

Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”

 

«Fase spritz», c' è scritto sulla lavagnetta di una birreria, isola pedonale del Pigneto, accanto a un' emoji che strizza l' occhiolino e invita ad accomodarsi su tavolini e seggiole appena sdoganati dopo due mesi di quarantena. Fosse solo per lo spritz, naturalmente, non ci sarebbe nulla di male, il problema è che tutt' intorno vortica una folla chiassosa che si addensa, si mescola, si urta, pochi, responsabili, in mascherina, fanno acrobazie per rispettare le distanze.

6 vincenzo de luca meme 6 vincenzo de luca meme

 

È il ritorno della movida straripante e sregolata, problema, in epoca pre-Covid, che infastidiva più che altro chi abitava nei paraggi, costretto a convivere col pigia pigia sguaiato, le zuffe, gli strilli alle ore piccole. Ora il problema è più grave, perché i giovani che a frotte si accalcano con le mascherine sotto al mento e la cannuccia in bocca, a distanza di cin cin, rischiano di trasformare una bevuta tra amici in un cluster del virus, un moltiplicatore del contagio. Per questo i sindaci, da Brescia a Verona, già firmano le prime ordinanze di coprifuoco alcolico e a Roma Virginia Raggi, su suggerimento della Municipale, ci sta pensando.

 

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Sono bastate 48 ore di affollamenti come prima, più di prima - con la differenza che adesso è un rischio - col solito côté di tuffi nelle fontane, come a piazza Trilussa a Trastevere, e risse tra bande di ragazzini. Ganci in pieno volto - con le mani sicuramente disinfettate - da piazza Danti a Perugia a piazza Muzii a Pescara, a Ponte Milvio, crocevia festaiolo della Capitale. A Vigevano, nel Pavese, la piazza appena riaperta all' alba di ieri già si mostrava con i dehors sfasciati, le sedie acciaccate e sparse, le fioriere a brandelli.

 

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FESTE DI LAUREA

A Napoli, nonostante il «lanciafiamme» promesso dal governatore De Luca, riecco le feste di laurea all' aperto, immortalate dai telefonini dei residenti. A Brescia, nella centralissima piazza Arnaldo già venerdì sera si accalcava un battaglione giulivo col volto scoperto e il cocktail in mano. E lo stesso accadeva a Savona tra i locali della darsena oppure a Sestri Levante, nella rivera ligure.

 

A Roma, dov' erano schierati oltre mille agenti, meno ressa davanti a camionette e volanti, ma girato l' angolo, nei vicoli, riecco l' incosciente stiparsi senza protezioni. Ci si siede ai tavoli e il cameriere il più delle volte, come formula di rito, chiede «tutti coinquilini, no?», quanto basta per piazzare più sedie possibile attorno al trespolo per le birre.

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IRRESPONSABILE MOVIDA A ROMA NONOSTANTE IL CORONAVIRUS IRRESPONSABILE MOVIDA A ROMA NONOSTANTE IL CORONAVIRUS

Sindaci e governatori, allora, si stanno attrezzando. A Brescia, i locali dovranno abbassare la saracinesca alle 21.30 almeno fino a domani; a Verona si può bere solo seduti al tavolo, niente bivacchi; a Torino già da qualche giorno la sindaca Appendino ha proibito l' asporto di alcolici dopo le 19, in Campania pub e birrerie devono chiudere alle 23 (anche se non tutti lo fanno). In Lombardia, il governatore Fontana minaccia «nuove restrizioni»; in Liguria, il presidente Toti avverte: «Così non va». E nella Capitale, Raggi sta valutando un' ordinanza per vietare la somministrazione di alcolici: lo stop partirebbe tra le 23 e la mezzanotte.

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«Nella fase 1 i ragazzi sono stati responsabili, lo dimostrano anche i dati sulle multe - ragiona Nicola Ferrigni, professore universitario di Sociologia ed ex direttore scientifico di una ricerca sulla movida alla Questura di Roma - Ora è comprensibile la voglia di riappropriarsi dei propri spazi, ma se non avviene nelle regole è pericoloso. Mi preoccupa un allentamento totale delle precauzioni nelle prossime settimane, se questa è l' anteprima».

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