inquinamento acustico

CRASH, BOOM, BANG: CI HANNO SMOMBALLATO LE ORECCHIE  - IN ITALIA, SOPRATTUTTO NEL CENTRO-NORD, CIRCA 3 PERSONE SU 4 SONO EPOSTE AD ALTI LIVELLI DI INQUINAMENTO ACUSTICO CAUSATO DA TRAFFICO, ATTIVITÀ COMMERCIALI, AEROPORTI E FERROVIE - I RUMORI MOLTO ALTI NON PROVOCANO SOLO PROBLEMI ALL'UDITO: SOLO IN EUROPA, SONO 48MILA I CASI DI CARDIOPATIE CAUSATE OGNI ANNO DALL'INQUINAMENTO ACUSTICO...

Giulio Sensi per il “Corriere della Sera”

 

inquinamento acustico

È difficile misurarlo perché la sua immaterialità lo rende sfuggente, ma rappresenta una delle principali minacce per la salute umana e anche per gli animali. In molte città italiane soprattutto nel centro-nord circa tre persone su quattro, secondo le stime dell'Eea, l'Agenzia europea per l'ambiente, sono esposte ad alti livelli di inquinamento acustico causato dai trasporti su strada. Ma il traffico stradale non è l'unico rumore nocivo.

 

inquinamento acustico

Attività produttive e commerciali, aeroporti, ferrovie: pochi sono gli italiani che possono dire di vivere al riparo da inquinamento acustico importante. I controlli ci sono e vengono attivati in gran parte su iniziativa dei cittadini, ma manca ancora una strategia e soprattutto una pianificazione preventiva. «È un tema rilevante e poco conosciuto, se ne parla meno - spiega Anita Ishaq, analista di Openpolis che vi dedica un monitoraggio periodico - rispetto ad altre forme di inquinamento.

Ma i rumori molto alti non provocano solo problemi all'udito: possono causare anche stress a livello fisico con conseguenti patologie gravi come le cardiopatie, senza considerare gli effetti sulle specie animali» .

inquinamento acustico

 

Principi fondamentali L'Eea stima che almeno il 20% della popolazione europea viva in aree dove i livelli di rumore da traffico stradale sono dannosi per la salute, circa 22 milioni di adulti sono sottoposti al fastidio, 6,5 milioni soffrono di disturbi del sonno e 12.500 bambini in età scolastica hanno problemi di apprendimento perché vivono nei pressi dei principali aeroporti. Sono 48mila i casi di cardiopatie causate ogni anno dall'inquinamento acustico in Europa.

 

inquinamento acustico

Le regole ci sono e il riferimento è la legge quadro sull'inquinamento acustico del 1995 che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo, ma i decreti attuativi della norma hanno creato una architettura complessa, ancora oggi incompleta. Il 37% dei Comuni italiani, la gran parte di loro si trova nel Mezzogiorno, non ha ancora approvato e adottato un Piano di classificazione acustica.

inquinamento acustico

 

«La norma prevede anche - spiega Francesca Sacchetti, responsabile dell'Area valutazione, prevenzione e controllo inquinamento da agenti fisici dell'Ispra - che le Regioni predispongano un Piano regionale triennale di intervento per la bonifica dall'inquinamento acustico, definendo l'ordine di priorità delle azioni sul territorio regionale. I comuni adeguano i singoli piani di risanamento acustico comunale al Piano regionale.

 

Ma a livello nazionale questi Piani triennali per la bonifica dall'inquinamento acustico sono ampiamenti disattesi nell'ambito della Pianificazione territoriale delle Regioni». Lo strumento fondamentale per la gestione e risoluzione delle problematiche di inquinamento acustico sul territorio è il Piano di risanamento comunale, l'atto conseguente a quello di classificazione acustica.

 

inquinamento acustico 3

«Al 2020 - spiega ancora Sacchetti - il Piano di risanamento acustico è uno strumento scarsamente utilizzato sull'intero territorio nazionale. Solo 66 comuni dei 4.964 dotati di classificazione acustica ne hanno approvato uno, confermando negli anni una percentuale di poco superiore all'1%». Se c'è poca iniziativa sul piano della prevenzione, qualcosa in più viene fatto su quello dei controlli. Secondo i dati Istat, il 77,1% di essi sono stati effettuati nel 2020 su istanza di privati cittadini.

 

inquinamento acustico

«L'esposto dei residenti - spiega Ishaq - è alla base della maggior parte dei controlli. Le persone possono indicare la fonte dei rumori e tutte le informazioni in loro possesso. Il Comune incarica l'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente, l'Arpa, di fare i controlli e se vengono rilevate irregolarità scattano le sanzioni. Ovviamente questo presuppone tempistiche specifiche, anche a livello tecnico».

 

Fra i Comuni capoluogo quello con più istanze dei cittadini nel 2020 è stato Messina, con 21,8 ogni 100.000 abitanti, poi Palermo (10,4) e Napoli (5,8). Ma per stimare le più inquinate devono essere incrociati i dati sui controlli con quelli delle sanzioni ed è sempre nelle grandi citta, come Napoli, Firenze, Genova, Bologna, Venezia, Cagliari, Torino, Milano, Roma, che emergono i superamenti delle soglie stabilite dalla legge. L'area più inquinata è quella della pianura padana, piena di strade e priva di barriere naturali.

 

inquinamento acustico

«Nel 37,4% delle sorgenti controllate - spiega Sacchetti dell'Ispra - è stato rilevato almeno un superamento dei limiti normativi. Le attività di servizio e commerciali sono anche le sorgenti per le quali si rileva la più elevata percentuale di superamenti dei limiti normativi, pari al 43%, seguite dalle infrastrutture aeroportuali per il 40%. Superamenti significativi si riscontrano anche per le infrastrutture stradali, il 34,8%, e ferroviarie, 33,3%, e dovuti alle attività produttive il 32,7%». «Un modo per affrontare il problema - conclude Ishaq - sarebbe però la pianificazione sostenibile a lungo termine integrata a quella urbanistica con limitazione dei rumori e barriere protettive».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…