coronavirus tampone germania

CRUCCHI TAMPONATI – ECCO COME BERLINO SI PREPARA AL PICCO DEI CONTAGI: MEZZO MILIONE DI TEST A SETTIMANA. I TAMPONI NEI CENTRI AD HOC SPARSI SUL TERRITORIO OPPURE ESEGUITI CON IL METODO DRIVE-IN DIRETTAMENTE DAL FINESTRINO DELL’AUTO. COSÌ LA GERMANIA HA DECISO DI PROTEGGERE I SUOI OSPEDALI, IN ATTESA DELL'AUMENTO DI CASI CHE METTERÀ ALLA PROVA IL SISTEMA SANITARIO DA 28MILA POSTI DI TERAPIA INTENSIVA- IL COINVOLGIMENTO DEI MEDICI DI BASE

Daniele Fiori per il Fatto Quotidiano

 

coronavirus tampone germania

A inizio gennaio già i primi test. Oggi una strategia per eseguire i tamponi che si basa sugli Abstrichzentrum, i centri ad hoc sparsi sul territorio: in alcuni casi, come Monaco, Bochum o Düsseldorf, con il sistema del test drive-in, eseguito direttamente dal finestrino dell’auto. Fin dall’inizio, il coinvolgimento del medico di base, riferimento principale del paziente e deputato, se in condizione di sicurezza, ad eseguire in prima persona il tampone da inviare poi ai laboratori. Così la Germania ha deciso di condurre la sua battaglia per tracciare il contagio da coronavirus nel Paese e proteggere i suoi ospedali dalla pandemia.

 

La settimana appena cominciata rappresenta per Berlino il primo vero stress test dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Le misure di contenimento – che anche in Germania hanno bloccato la vita pubblica – sono appena state estese fino al 20 aprile. Nel frattempo i contagi complessivi hanno ormai superato quota 60mila, con un aumento di circa 5mila casi al giorno nell’ultima settimana.

 

Grazie al gran numero di tamponi eseguiti, fino a mezzo milione a settimana, i contagi accertati però si avvicinano molto al numero di casi reali: anche così si spiega il basso tasso di mortalità in Germania. Il ministro della Salute Jens Spahn per ora ha dimostrato ottimismo, forte di questi dati e dei 28mila posti letto di terapia intensiva che il sistema sanitario ha in dote. Complice il fattore tempo, che ha permesso di migliorare la strategia prima che scoppiassero focolai nel Paese, il governo federale confida che il sistema sanitario tedesco sia preparato ad affrontare la situazione. Nella sua intervista domenicale alla Frankfurter Allgemeine Zeitung il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, ha comunque messo le mani avanti: “Non possiamo escludere che si arrivi anche qui a una situazione simile a quella italiana, ad avere più pazienti della capacità di posti e respiratori a disposizione”.

germania coronavirus

 

 

 

 

 

Tanti tamponi e fin da subito – Un modello matematico elaborato dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine stima che in Germania il numero di casi positivi rilevati corrisponda al 66% dei casi reali di Covid-19. Lo stesso modello attribuisce all’Italia una capacità di tracciamento del 5%. La spiegazione l’ha fornita in un’intervista a Der Spiegel il virologo dell’ospedale universitario della Charité di Berlino, Christian Drosten. Ha spiegato che ogni settimana in Germania vengono eseguiti fino a “mezzo milione di tamponi“: una cifra superiore ai test complessivi eseguiti dall’Italia dall’inizio della pandemia. Inoltre, ha svelato lo stesso Drosten, i primi test su persone provenienti da zone a rischio risalgono già a inizio gennaio.

 

germania coronavirus

I test mai in ospedale – La Germania ha una vasta rete di laboratori indipendenti, molti dei quali hanno appunto iniziato i test già nelle prime settimane del 2020. Per questo è più facile eseguire un numero elevato di tamponi. Da inizio marzo inoltre sono stati creati degli appositi Abstrichzentrum dove è possibile eseguire il test tramite appuntamento, ma solo se si è stati classificati come casi sospetti dal dipartimento della salute o dal medico di famiglia. Il Robert Koch Institut ha stabilito che è un caso sospetto una persona che presenta dei sintomi ed è stata a contatto negli ultimi 14 giorni con un paziente positivo o è stata in un’area indicata come a rischio. Nella maggior parte dei centri è possibile andare in macchina ed eseguire il test direttamente dal finestrino.

 

 

Il coinvolgimento dei medici di base – Prima di marzo, o comunque nel caso in cui non sia possibile prendere appuntamento in uno dei centri, la procedura tedesca prevede che a eseguire il tampone possa essere lo stesso medico di base. È la prima persona che il paziente deve contattare in caso di sintomi e, se dispone dei dispositivi di protezione individuale necessari, può recarsi a casa del suo assistito per il test. In alternativa può contattare il dipartimento della salute che si occuperà a quel punto di eseguire il test a domicilio, direttamente sulla porta di casa.

 

coronavirus in germania

Il fattore tempo per sistemare le carenze – Diversi media nazionali, a partire per esempio da Der Spiegel, hanno segnalato circa un mese fa diverse carenze nella catena di controllo elaborata dalla Rki (che coinvolge i medici di base, la guardia medica e i dipartimenti locali), come indicazioni contrastanti e la necessità di innumerevoli telefonate per arrivare, forse, a poter eseguire il test. Allo stesso modo, solo a inizio marzo i vari Länder hanno iniziato ad attrezzare gli ospedali con tende o container dove eseguire il pre-triage.

 

Mentre è ancora più recente, come ha spiegato il primario bavarese Clemens Wendtner alla Deutschlandfunk, l’allestimento di reparti Covid-19 negli ospedali dove ancora non stati registrati casi, come quello di Monaco-Schwabing. Per mettere a punto e migliorare la sua strategia la Germania ha avuto dalla sua il fattore tempo: il numero attuale dei contagi complessivi, unito all’elevato numero di test, porta a dedurre che i primi focolai tedeschi si siano sviluppati molto più tardi rispetto all’Italia e agli altri Paesi europei. Berlino, nonostante gli iniziali tentennamenti sulle misure di restringimento, ha avuto modo di rimediare e proteggere gli ospedali dal contagio.

 

coronavirus germania 4

 

La terapia intensiva – Negli ospedali tedeschi vengono ricoverate circa il 15-20 percento delle persone positive e di queste un terzo hanno bisogno della terapia intensiva. Ad oggi non esiste un’emergenza, perché il numero di pazienti Covid-19 che hanno bisogno della rianimazione sono “una quantità che il sistema sanitario può ancora gestire“. Il ministro della Salute Jens Spahn per ora ha dimostrato ottimismo, forte dei 28mila posti letto di terapia intensiva che la Germania ha in dote. Proprio perché l’epidemia è in ritardo rispetto agli altri Paesi, le autorità sanitarie però sono già in pre-allerta perché ritengono che nella maggior parte delle persone la malattia non sia ancora in una fase avanzata. Come in Italia, tutti gli interventi chirurgici non urgenti sono stati rinviati ed è stato creato un registro nazionale dei posti occupati e disponibili. L’obiettivo del governo è arrivare a raddoppiare i posti letto di terapia intensiva.

 

coronavirus germania 2

Il pacchetto di aiuti – Anche per questo, nel pacchetto di aiuti da 156 miliardi di euro approvato definitivamente venerdì dal Bundesrat sono previsti 50mila euro di bonus per gli ogni nuovo letto di terapia intensiva creato da un ospedale, oltre a una tariffa forfettaria giornaliera di 560 euro per ogni posto di rianimazione tenuto libero e a disposizione per eventuali pazienti Covid. Per altri costi aggiuntivi come l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, gli ospedali riceveranno un supplemento di 50 euro per paziente dal 1 aprile al 30 giugno. Il provvedimento approvato dal Parlamento prevede anche una modifica alla Infektionsschutzgesetz (la legge sulla protezione delle infezioni) che dà al governo federale maggiori competenze nella lotta contro le pandemie.

 

 

coronavirus germania 1

La carenza di materiale – In questo modo, il ministero della Salute può ora centralizzare la gestione dell’emergenza. Un fattore determinante anche nella distribuzione del materiale sanitario. Il quotidiano di Berlino Tagesspiegel denuncia infatti che ospedali, medici di base e cliniche hanno urgente bisogno di dispositivi di protezione individuale. La deputata locale Dilek Kalayci (Spd) ha avvertito: “Abbiamo i soldi per l’acquisto, ma non ci sono scorte“. Mancano all’appello anche sei milioni di mascherine che il ministero della Salute aveva ordinato sul mercato estero ma non sono mai arrivate.

 

germania coronavirus

L’ipotesi del tracciamento con app – Nonostante comincino le prime carenze anche sul fronte dei tamponi disponibili, la Germania è convinta di proseguire con la strategia aggressiva sui test. Il gruppo tedesco Bosch ha infatti appena prodotto un test veloce per il coronavirus che potrebbe dare il risultato nel giro di 2 ore e mezza. L’apparecchio che permette il test automatizzato della Bosch dovrebbe essere sul mercato all’inizio di aprile e il gruppo assicura una precisione del 95%. Intanto, un documento del ministero dell’Interno rivelato da Der Spiegel e Sueddeutsche Zeitung ha svelato l’intenzione del governo di usare i cellulari per tracciare posizione e spostamenti delle persone. Privacy permettendo, la strategia futura potrebbe essere un numero ancor più elevato di test unito al controllo di chi è in quarantena, per prevenire nuovi focolai.

 

 

 

germania coronavirusMURALES IN GERMANIA SUL CORONAVIRUSgermania coronavirus

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)