vladimir putin bombe a combustione kursk

DIETRO L’OFFENSIVA UCRAINA A KURSK C’È LA DISFATTA DEI SERVIZI RUSSI – MOSCA SI È FATTA SORPRENDERE E SI È RITROVATA IL NEMICO IN CASA: L’INTELLIGENCE NON SI È ACCORTA DELLA PREPARAZIONE DELL’ASSALTO. MOTIVO? I RUSSI NON HANNO SATELLITI IN GRADO DI TENERE SOTTO CONTROLLO UNA SITUAZIONE DINAMICA E L’AVIAZIONE NON COMPIE VOLI DI RICOGNIZIONE OLTRE LE LINEE – PUTIN, INCAZZATISSIMO CON I VERTICI DI SERVIZI SEGRETI E FORZE ARMATE, HA AFFIDATO ALL’EX GENERALE ALEXEI DYUMIN IL COMPITO DI COORDINARE IL CONTRATTACCO…

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

VLADIMIR PUTIN - KURSK

Da secoli gli eserciti russi sono sempre stati lenti nel reagire. […] Alla fine, però, quando si tratta di difendere la patria sono sempre riusciti a sbaragliare gli avversari facendo leva sulla superiorità delle risorse umane e materiali.

 

Oggi la debole risposta all’offensiva ucraina nella regione di Kursk irrita lo stesso Putin, che – stando ai blogger russi più autorevoli - avrebbe affidato all’ex generale Alexei Dyumin il compito di coordinare il contrattacco. Non fidandosi dei vertici di servizi segreti e forze armate, il presidente avrebbe deciso di richiamare l’ex numero due degli 007 militari e soprattutto ex capo della sua sicurezza personale, che nel 2016 aveva nominato governatore di Tula […]

 

AVANZATA DELLE TRUPPE UCRAINE IN RUSSIA - AGOSTO 2024

Dyumin non è stato scelto solo per questioni di fedeltà. La carenza principale del comando supremo riguarda l’intelligence strategica: gli è completamente sfuggita la preparazione dell’assalto, con la convergenza in massa di soldati e blindati a ridosso della frontiera.

 

Non è la prima volta. L’identica situazione è accaduta nel 2022, quando non è stata avvistata la concentrazione della task force che ha travolto i russi nel distretto di Kharkiv. E questo limite informativo impedisce di organizzare le contromosse a Kursk: Mosca ignora le posizioni degli ucraini e gli obiettivi dell’avanzata.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

La realtà è che i russi non hanno satelliti in grado di tenere sotto controllo una situazione dinamica; l’aviazione non compie voli di ricognizione oltre le linee e i droni sono concentrati sui 900 chilometri di campo di battaglia, da Kharkiv alla foce del Dnipro, senza occuparsi del resto del confine. Ci sono gap pure nell’intercettazione delle comunicazioni, negli informatori sul terreno e nell’analisi complessiva delle notizie: il mastodontico apparato di spie che risponde al Cremlino è più abile nelle congiure di palazzo che nel contribuire alle operazioni militari.

 

In fondo l’errore dell’intelligence è quello che ha condizionato l’intero conflitto: nel febbraio 2022 Putin ha ordinato l’invasione convinto che gli ucraini non avrebbero opposto resistenza. Questo sbaglio drammatico è stato pagato a carissimo prezzo dall’esercito russo: uomini e mezzi delle unità più addestrate alla guerra di movimento sono stati decimati negli assedi di Kiev, Sumy, Kharkiv e Chernihiv.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Il fulcro del modello di combattimento introdotto dal generale Valery Gerasimov, con unità mobili destinate a penetrare in profondità nelle linee nemiche, è stato distrutto. I rimpiazzi – tutti volontari, perché Putin evita di mandare in Ucraina i coscritti di leva – sono stati numerosi, ma più anziani – età media 38 anni – e spediti in azione senza una preparazione adeguata. […]

 

Un anno fa, il generale Sergej Surovikin ha adattato le tattiche ai limiti delle forze disponibili, creando le premesse per una vittoria difensiva. Poi dalla scorsa primavera Gerasimov ha scatenato una lenta manovra di logoramento, cercando di far prevalere la quantità sulla qualità: ondate di assalti, che giorno dopo giorno tolgono terreno agli ucraini nel Donbass.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Per questo il comandante in capo di Kiev, Sergei Syrsky, seppur formato nelle accademie dell’Urss, ha impostato un piano di attacco basato su sorpresa e rapidità. Vuole sfruttare i punti deboli dei nemici e conosce la scarsa autonomia degli ufficiali russi, che non sono abituati a prendere l’iniziativa. C’è però un elemento strategico che va considerato: finora il Cremlino non ha sottratto reparti dal rullo compressore che continua a fare passi avanti nel Donetsk.

 

[…]

 

Nei cieli è stata confermata la debolezza dell’aviazione russa, micidiale come “artiglieria volante” per spianare i palazzi nel Donbass ma incapace di sfidare la contraerea: i raid sono stati rari e fanno i conti con una regia labile che moltiplica i rischi di “fuoco amico”. I russi non dispongono di reti per la condivisione dei dati tra i reparti: gli ucraini invece hanno un sistema molto efficace, che utilizza tablet e permette di smistare le riprese dei droni, oltre che indicare le posizioni delle proprie forze e di quelle nemiche.

 

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Incapacità di prevedere le mosse nemiche, difficoltà di sincronizzare la reazione, scarse informazioni sugli obiettivi dell’avversario: sembra di rivedere una delle pagine più nere della storia militare russa. L’altra guerra di Crimea, quella del 1853-56, quando lo Zar fu battuto dalla spedizione anglo-francese (appoggiata da Impero turco e Regno di Sardegna) e costretto a rinunciare per un lungo periodo alle sue ambizioni imperiali.

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…