casotto

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA IN CHIARO COSA POSSIAMO VEDERE? SONO QUASI OBBLIGATO A RIPROPORVI ANCORA UNA VOLTA “DI CHE SEGNO SEI?” DI SERGIO CORBUCCI. OTTIMO E POCO VISTO “RED DUST”. IL FILM DA NON PERDERE PER I FAN DI PUPI AVATI È “IL SIGNOR DIAVOLO”. IN SECONDA SERATA ITALIA1 PRESENTA LA CAFONATA ACTION “SNAKES ON A PLANE”. CINE 34 PRESENTA UN CAPOLAVORO DEL CINEMA DI SERGIO CITTI: “CASOTTO” CON GIGI PROIETTI E FRANCO CITTI, UGO TOGNAZZI E LE SORELLE MELATO, CARLO CROCCOLO COL SEDERE DI FUORI, MICHELE PLACIDO CON UNA PALLA DI FUORI, JODIE FOSTER INCINTA E… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

the eye

Buone notizie per il cinema italiano in sala. Intanto finalmente piove. Poi oggi esce in oltre 200 copie la riedizione restaurata di “Lo chiamavano Trinità” di E.B.Clucher con Bud e Terence, quelli veri. Non solo. Esce anche la seconda parte di "Esterno notte" di Marco Bellocchio, le ultime tre ore o, se volete, gli ultimi tre episodi dedicati al caso Moro. Ogni episodio, come saprete se avete visto la prima parte, è dedicato a un personaggio, attraverso quel personaggio seguiamo lo scorrere degli eventi da quel preciso punto in particolare.

 

snakes on a plane

Anche se arrivati all'ultima puntata tutto si deve congiungere con la morte di Moro. Chi ha visto la prima parte si vedrà anche la seconda? Probabilmente sì. Se gli è piaciuta la prima. Ciro Ippolito giura che non la vedrà, ad esempio. Quindi dovrebbe incassare meno della prima parte. Esce intanto "Il giorno più bello", remake italiano del film francese "C'est la vie", con Luca e Paolo, Stefano Di Martino, Valeria Bilello, Violante Placido, Fiammetta Cicogna per la regia di Andrea Zalone, l'autore di Maurizio Crozza, da non confondere con Checco Zalone. Ha qualche chances in sala? Direi poche se non pochissime, al di là, ovvio, della riuscita del film. E Luca è Paolo non hanno più una gran presa sul pubblico.

 

scoprendo forrester

Ciro Ippolito questo pomeriggio all’Adriano è scappato dopo dodici minuti. Dice che Stefano Di Martino ha le stesse labbra di Belen. In tv vi consiglio le prime due puntate su Sky della nuova serie crime "The Staircase" ideata e diretta per la HBO da Antonio Campos, regista che non ha mai girato nulla di molto interessante. Questa però parte benissimo. Con la morte nella sua bella villa di Durham, in North Carolina, di Toni Colette, ricca manager e brava moglie e madre. L'ha trovata il marito, Colin Firth, alla fine della tromba delle scale ancora viva, tutta ricoperta di sangue con la testa fracassata. Chi l’ha uccisa? È stato lui? Il marito perfetto? Chissà? La polizia indaga. Ma solo lui c'era in casa. Se lo portano via e indagano. I figli, sia quelli di lui che quelli di lei sono divisi. Anche perché già hanno un punto di visto diverso e viziato dall’essere figli della morta o del padre vivo.

 

red dust 2

Partono i flashback. Lui è un letterato, Michael Peterson, anche un politico, e un buon padre di famiglia. Ma perché ha il computer pieno di foto di uomini nudi? La moglie lo sapeva? E’ l’avvocato di famiglia, Michael Stuhlbarg, a spiegare la cosa a figli e figliastri. E’ bisessuale, ma è sempre papà. Sì, però… A questo punto, parte l’aspetto più interessante della storia, la docuserie realizzata da un regista francese, Jean-Xavier de Lestrade, sulla vicenda giudiziaria di Michael Peterson. Docuserie di grande successo che puntava a spiegare al pubblico europeo la complessa trama della giustizia americana, otto puntate nel 2005 che diventano dodici nel 2013, grande successo internazionale. Se volete vedere la serie fiction, please, non vedete la docuserie che ve la brucerà.

 

la felicita e un sistema complesso

Il cast è di gran classe, Colin Firth riesce a trasmetterci l’ambiguità giusta dell’intellettuale con molte ombre e problemi non risolti, Toni Colette, anche se ci dispiace vederla morta ammazzata nei primi cinque minuti, è sempre la nostra eroina di riferimento. Il cast dei figli, avvocati, amici è ricchissimo, si va da Dane DeHaan a Juliette Binoche coi capelli bianchi, da Sophie Turner a Olivia De Jonge. Mi sembra una bella serie. Molto simile, ahimé, a quella cilena prodotta da Pablo Larrain “42 giorni nell’oscurità”, dove si accusava un padre di avere ucciso una moglie in un ambiente altoborghese e non si usciva granché dall’oscurità.

 

la felicita e un sistema complesso 2

Ma stasera in chiaro cosa possiamo vedere? Intanto ieri vedo che il pubblico ha seguito i miei consigli puntando su “Torno indietro e cambio vita”, il film dei Vanzina con Raoul Bova su Rai Uno che ha fatto il 16% di share. Minchia! In sala non era andato così bene… Stasera sono quasi obbligato a riproporvi ancora una volta “Di che segno sei?” di Sergio Corbucci, Cine 34 alle 21, film ad episodi legati dai segni zodiacali, dove però avete la coppia di ballerini Celentano detto Fred Astaire-Lilli Carati (che carina che era…) che sfida nel ballo la coppia formata dal mitico Jack La Cayenna detto Bolero-Mariangela Melato detta Cloquette. Ci sono, con loro, anche la tabaccaiona felliniana Maria Antonietta Beluzzi detta King Kong e l’Orchestra Romagna Mia.

il signor diavolo

 

Non solo. Avete anche il grande ritorno di Alberto Sordi come Nando Moriconi, cioè l’americano a Roma, il poliziotto di Kansas City diventato grande. Lavora col nome di gorilla K-2 in una sorta di polizia privata che veglia sui ricconi e evita i rapimenti dei birbaccioni. Grandi apparizioni di Marcello Di Falco come il cameriere gay Cosimo, della servetta Marilda Donà. Nell’episodio di Paolo Villaggio, che non ricordo proprio, compaiono Giuliana Calandra, Carmen Russo al suo esordio cinematografico (pare) e il grande Lello Bersani. Non ricordo granché nemmeno dell’episodio di Pozzetto con Giovanna Ralli e Luciano Salce. Allora mi dava molta noia il doppiaggio di tutti e di tutto e trovavo proprio sciatto il cinema di Sergio Corbucci degli anni ’70 rispetto al suo grande periodo western di dieci anni prima.

 

il fantasma dell’opera 4

Su Iris alle 21 avete “Alaska” di Fraser Heston, avventure fra i ghiacci con Thora Birch, Vincent Kartheiser, Dirk Benedict e il vecchio Charlton Heston. Dimenticabile. Quasi più interessante “Come tu mi vuoi” di Volfango De Biasi, con Cristiana Capotondi, Nicolas Vaporidis, Niccolò Senni, Giulia Steigerwalt, La5 alle 21, 10, un film che uscì subito dopo “La notte prima degli esami” e andò benissimo perché sembrò una continuazione di quel tipo di film con parte dello stesso cast. Tv2000 alle 21, 10 rilancia “Scoprendo Forrester” di Gus Van Sant alle prese col suo film più commerciale con Sean Connery, Rob Brown, F. Murray Abraham, Anna Paquin. C’è il grande scrittore americano che ha scritto un solo romanzo a 23 anni, un giovane afro-americano impicciato con le gang, qualche miracolo da compiere.

 

di che segno sei? 2

Ottimo e poco visto “Red Dust” di Tom Hooper con Hilary Swank, Jamie Bartlett, Chiwetel Ejiofor, Ian Roberts, Rai Movie alle 21, 10, con la Swank che torna in Sudafrica per difendere due ragazzi nero che sono stati torturati dalla polizia bianca nel 1986. Il problema non è la punizione per le tortura, ma la completa confessione della polizia. Film civile. Tra i primi diretti da Tom Hooper che vincerà l’Oscar per “Il discorso del re”. Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 avete il capolavoro horror di Jordan Peel, “Noi”, con Lupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Tim Heidecker, che non mi stanco di rivedere, forse anche superiore a “Get Out”. Cielo e Italia 1 alle 21, 20 presentano film da duri come “”A Dangerous Man” con Steven Seagal e “Hard Kill” con Bruce Willis.

come tu mi vuoi 1

 

Il film da non perdere per i fan di Pupi Avati è “Il signor Diavolo”, uno dei migliori che ha girato negli ultimi anni tornando al cinema horror poveristico dei suoi inizi. Esseri deformi, tragici segreti, maledizioni, Avati non trascura niente. Ci sono anche i poveri Lino Capolicchio e Gianni Cavina, scomparsi pochi mesi fa, tra gli attori preferiti di Avati. Devo dire che è superiore rispetto al terribile film sul padre dei fratelli Sgarbi diretto subito dopo, ma non riesco a vederlo come un maestro del genere.

 

casotto

Riguardatevi Jordan Peele… Italia 1 alle 23, 20 presenta invece una cafonata action come “Snakes on a Plane” di David Ellis con Samuel L. Jackson, Julianna Margulies. Ecco, per fortuna che Rai Movie alle 23, 20 rilancia “Gomorra” di Matteo Garrone, forse il suo film più importante, rispetto anche a quello che ha prodotto tra serie e sotto-generi. A parte Toni Servillo, che era già una star, lanciò anche moltissimo attori napoletani che il cinema italiano aveva dimenticato, come Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo. Grand Prix al Festival di Cannes del 2008. Cine 34 alle 23, 30 presenta invece un capolavoro del cinema di Sergio Citti, girato a breve distanza dalla morte del suo maestro, Pier Paolo Pasolini, e si sente, “Casotto”, con Gigi Proietti e Franco Citti, Ugo Tognazzi e le sorelle Melato, Carlo Croccolo col sedere di fuori, Michele Placido con una palla di fuori, Jodie Foster incinta e il nonno Paolo Stoppa che deve trovare un fesso che se la sposi, appunto Placido (“la palla!”). Tutto girato dentro un casotto dove i romani si spogliano prima di mettersi il costume e andare al mare. E i loro segreti vengono fuori. Scritto da Vincenzo Cerami, prodotto da Gianfranco Piccioli. Tanti anni dopo Cerami ne scrisse una nuova versione per la regia del figlio. Richiamò Gigi Proietti, recitò lui stesso…

buon funerale amigos... paga sartana

 

Da recuperare e da rivedere. Un secolo fa girammo per “Stracult” una sorta di omaggio al film con Sergio e Franco Citti, Ninetto e Max Tortora. Sergio raccontò la vera fine del film… Nella notte arrivano “The Eye” di Stephen Elliott con Ewan McGregor, Genevieve Bujold, Ashley Judd, Rai Movie all’1, 35, “Il fantasma dell’opera” di Dario Argento con Julian Sands, Asia Argento, Andrea Di Stefano. Da rivedere assolutamente. Mi piacerebbe recuperare anche l’ottimo “Gorilla nella nebbia” di Michael Apted con Sigourney Weaver come Diane Fossey, vera studiosa dei gorilla, Bryan Brown, Julie Harris, Iris alle 1, 55. Rai Uno all’1, 55 propone (ma è troppo tardi) “La felicità è un sistema complesso” di Gianni Zanaso con Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Hadas Yaron, Paolo Briguglia, Teco Celio.

casotto

 

Nel film Mastandrea fa un lavoro bizzarro e presumo inesistente nell’Italia renziana del tempo. Salva dal disastro aziende a alto rischio nel nostro Nord Italia. Quando diventa maggior azionista un ragazzino o qualcuno che non è in grado di reggere il peso di un’azienda, lo convince a uscire di scena. In questo modo riesce a salvare il posto di lavoro a tante persone. E quindi a salvare tante famiglie dal disastro. Ha metodi non così professionali e scientifici per convincere dirigenti irresponsabili e figli di papà imberbi. Solo che non sempre le cose vanno come dovrebbero andare.

 

alaska

E’ un film lieve, divertente, gradevole, anche se un po’ confuso e non sempre funzionante, su temi importanti come la felicità che si tocca con lo stare eticamente bene con se stessi e con gli altri, la salvaguardia dei rapporti umani all’interno di decisioni fatte per la salvezza di beni comuni. Zanasi, Mastandrea e Giuseppe Battiston, che interpreta Carlo, il socio del protagonista, ci avevano già dato nel 2007 il tenero, sconclusionato, ma estremamente divertente Non pensarci, altro film sulle responsabilità individuale e sull’amore interpretato da trentenni che non sanno se vogliono davvero crescere. Oggi, nell’Italia dei Salvini e della Meloni, sembrano film di un altro mondo.

a dangerous man

 

Nella notte più fonda arriviamo a un doppio Sartana, “Buon funerale amigos... paga Sartana” su Cine 34 alle 3, 20 e “Sono Sartana il vostro becchino”, Rete 4 alle 3,25, entrambi diretto da Giuliano Carnimeo e entrambi interpretati da Gianni Garko. Quale scegliere? Ahi… domanda difficile. E chissà quale genio è riuscito a metterli uno sull’altro…  Per Garko, “Carnimeo aveva un grande senso dell’umorismo, perché aveva fatta fatto molto aiuto regia nei film di Totò, di Peppino, in film brillanti; e questo fu fondamentale per quanto riguardava il lato picaresco, comico se vogliamo, dei film” (da “Nocturno”). Da parte sua Carnimeo ricordava che “Garko collaborava nella stesura della storia, con parecchie “trovatine” che caratterizzavano il suo personaggio.

 

scoprendo forrester 3

Ad esempio, il far comparire la pistola tra le mani, come in un gioco di prestigio. Erano cose che lui aveva nel suo repertorio, ma ne inventava sempre delle altre... Sartana era imprevedibile”. I fan di Orson Welles ritroveranno il loro eroe in “Terrore sul Mar Nero”, codiretto assieme a Norman Foster con Orson Welles, Joseph Cotten, Dolores Del Rio, Agnes Moorehead,  Rai Movie alle 3, 40. Chiudo con “Tom, Dick e Harry” di Garson Kanin con Ginger Rogers, George Murphy e Alan Rogers, Rai Movie alle 5.

alaska 1snakes on a plane 2the eye 3il signor diavolo 3gorilla nella nebbiail fantasma dell’operadi che segno sei?come tu mi vuoibuon funerale amigos... paga sartana 2casotto 4a dangerous man 2casotto 3alaska 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”