DOMANI L'AUTOPSIA SUL PICCOLO GIOELE POTRÀ STABILIRE LE CAUSE DELLA MORTE, SE DOVUTE A UNA LESIONE INTERNA O AL TRAUMA DETERMINATO DALL'INCIDENTE - IL TORMENTO DEL PADRE, DANIELE MONDELLO: “MIA MOGLIE NON L'HA STRANGOLATO, VIVIANA NON ERA CAPACE DI COMPIERE UN'AZIONE DEL GENERE” - LA FAMIGLIA E’ CONVINTA CHE IL PICCOLO ABBIA AVUTO UN TRAUMA DURANTE L’INCIDENTE D’AUTO. SE FOSSE MORTO FRA LE BRACCIA DI SUA MADRE PER LE CONSEGUENZA DELLO SCHIANTO, ALLORA RIUSCIREMMO A SPIEGARCI QUELLO CHE È SUCCESSO DOPO…”

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GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

Niccolò Zancan per “la Stampa”

 

Quella parola non la vuole sentire. Non la contempla nemmeno. Non può sopportare di leggerla in una ricostruzione giornalistica. «Strangolato? Mio figlio sarebbe stato strangolato da sua madre? È impossibile. Viviana non era capace di compiere un'azione del genere». Ieri Daniele Mondello, il padre di Gioele, ha avuto un lungo colloquio telefonico con l'avvocato Pietro Venuti, uno dei legali che assistono la sua famiglia. Il padre non crede all'ipotesi dell'omicidio-suicidio prospettata dagli investigatori, ha chiesto di ribadire al procuratore quella che ritiene una versione molto più credibile della sua tragedia personale.

 

Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele

È un uomo che ha perduto la moglie e il figlio dentro un bosco, fra l'autostrada e il mare. Giorni di ricerche, supposizioni. Prima è stato trovato il cadavere di Viviana Parisi sotto un traliccio dell'alta tensione, poi le spoglie di Gioele dentro una selva quasi impenetrabile. «Sono assurde certe ricostruzioni», dice l'avvocato Venuti. «Tanto più che non è ancora stata eseguita l'autopsia sul bambino. Incontrerò il procuratore capo di Patti al più presto, in modo da spiegare che non può essere andata così, come viene ricostruito, cioè con la madre che prima strangola il figlio e poi sale sul traliccio per togliersi la vita. La premessa è sbagliata. Noi chiediamo che vangano fatti nuovi accertamenti sulla Opel Corsa guidata dalla signora Viviana Parisi».

 

Perché l'auto è così importante? «Perché noi pensiamo che Gioele possa avere avuto un trauma durante l'incidente, anche se non sono state trovate tracce di sangue dentro all'abitacolo, sappiamo che il bambino non era legato al seggiolino. Sappiamo che l'impatto è stato violento, tanto che un finestrino è andato in frantumi e una gomma è scoppiata. Riteniamo molto più credibile che sia successo qualcosa di drammatico a Gioele, un trauma cerebrale o una lesione interna. Se fosse morto fra le braccia di sua madre per le conseguenza dello schianto, allora riusciremmo a spiegarci quello che è successo dopo».

 

GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO

Ecco cosa chiederanno al procuratore di Patti, Angelo Cavallo. Volgono capire meglio se possano esserci delle tracce utili sull'auto, e poi chiederanno di poter leggere l'unica testimonianza che descrive quel frangente concitato, quando un turista lombardo passando sull'autostrada Palermo-Messina vede la scena e così la descrive: «La madre aveva in braccio il bambino, lo teneva sulla spalla, la testa reclinata. Ho chiesto se avesse bisogno d'aiuto, ma lei ha accelerato il passo e ha scavalcato il guardrail». In quel momento Viviana Parisi si addentra nel bosco: macchia mediterranea, pietraie, bestie, casolari abbandonati, il mare all'orizzonte.

 

la distanza tra il luogo del ritrovamento e quello dell incidente la distanza tra il luogo del ritrovamento e quello dell incidente

È un bosco reale, dopo averlo evocato su Facebook in uno dei suoi ultimi post: «È come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo». Della signora Viviana Parisi è stata scandagliata la disperazione. Era schiacciata dell'angoscia, uno smarrimento amplificato dal lockdown. Vedeva nemici, pericoli. Stava male. Era stata due volte in ospedale: a marzo a Barcellona Pozzo di Gotto, a giugno a Messina. Soffriva di problemi psichici e cercava di curarsi. Stava in bilico sul filo di un equilibrio sottile.

 

i segni della frenata sull asfalto i segni della frenata sull asfalto

Ma ha ragione l'avvocato Venuti. Sono due scenari completamente diversi quello di una madre che strangola il figlio e quello di una madre che si vede morire il figlio fra le braccia. Perché sul fatto che la signora Viviana Parisi si sia tolta la vita, adesso, non sembrano esserci più molti dubbi. Il suo cadavere è stato trovato in una posizione incompatibile con una caduta accidentale dal traliccio: si è buttata. Domani è il giorno della verità. O almeno l'ultima occasione per sperare di arrivarci.

 

il percorso in auto il percorso in auto

Nel pomeriggio verrà eseguita l'autopsia sul cadavere di Gioele Mondello, 4 anni. Scomparso il 3 agosto dopo un incidente stradale, trovato mercoledì 19 agosto nel bosco, a circa 300 metri di distanza dal cadavere della madre. Ma anche questa, che potrebbe sembrare l'ennesima stranezza di una storia tragica, in realtà avrebbe una spiegazione. «Noi riteniamo che il cadavere del bambino sia stato spostato dagli animali», dice un investigatore. In quel punto la selva è troppo fitta per gli esseri umani.  

 

 

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