DOVE POTRESTE LEGGERE IL CARTELLO “NAPOLI E I NAPOLETANI SONO DA BRUCIARE”? A POMIGLIANO D’ARCO! - LA SCRITTA E’ APPARSA IN UN’AZIENDA DOPO LO SCIOPERO DI UN'ORA PER LE CONDIZIONI DI LAVORO NELLA FABBRICA - IL DIRETTORE DELLO STABILIMENTO SI GIUSTIFICA: "VOLEVO SPRONARE GLI OPERAI A ESSERE PIÙ ORDINATI" - LA PROTESTA DEL SINDACATO: "UNA PROVOCAZIONE INACCETTABILE”

-

Condividi questo articolo


Da https://napoli.repubblica.it

 

Il direttore di un'azienda dell'indotto di Pomigliano scrive "Napoletani da bruciare" e si giustifica dicendo che era un modo di "spronare" i dipendenti. E le frasi a sfondo razzista non sono comparse, come spesso purtroppo capita, su un social, ma sul display dedicato alle comunicazioni istituzionali in fabbrica.

CARTELLO CONTRO NAPOLI ALLA TIBERINA DI POMIGLIANO D ARCO CARTELLO CONTRO NAPOLI ALLA TIBERINA DI POMIGLIANO D ARCO

 

Secondo quanto riporta Il Mattino di Napoli, sul display informativo della Tiberina, una ditta che produce componenti per auto dell'indotto Fiat, è comparsa la scritta: "Bisogna bruciare tutto: Napoli, tutti i napoletani e i loro rifiuti anche perché i napoletani sono un rifiuto". Sotto, a onor del vero, c'era scritto "io non ci sto", in lettere maiuscole e "bisogna reagire".

 

E proprio di una provocazione per suscitare sdegno e reazione ha parlato al quotidiano napoletano il direttore messo all'indice, Dario Liccardo originario di Napoli ma residente a Latina, che ha ammesso di aver preso la frase dai social e di averla visualizzata sul display informativo per spronare i dipendenti a essere più ordinati, puliti ed efficienti. Una strategia motivazionale inaccettabile per i sindacati, che hanno chiesto il licenziamento del dirigente e hanno fermato la catena di montaggio per una notte. Il tutto è successo dieci giorni fa, ma si è saputo in questi giorni, dopo che la foto con il display ha cominciato a circolare in rete.

TIBERINA POMIGLIANO D ARCO TIBERINA POMIGLIANO D ARCO

 

Secondo quanto riporta il quotidiano napoletano, il direttore ha respinto le accuse di razzismo, sostenendo con forza che la sua iniziativa è stata causata da "vari episodi" di distrazione sul lavoro e degrado, con sale ricreative lasciate sporche. La Fiom però pretende scuse ben più sentite e denuncia che l'azione del direttore denota soltanto incapacità.

 

La Tiberina è molto attiva sui social, con gruppi di lavoratori che pubblicizzano le attività e i successi della fabbrica. Tuttavia la discutibile iniziativa motivazionale del direttore ha fornito al sindacato l'occasione per ricordare che nella fabbrica non c'è l'aria condizionata e che la frase razzista è apparsa proprio dopo lo sciopero dei lavoratori di un'ora,  per protestare contro la difficile situazione ambientale.

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…