giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti giorgia meloni

IL DUPLEX MELONI-FAZZOLARI NON IMPARA MAI DAI PROPRI ERRORI – RICICCIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE, RIBATTEZZATA “CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ” DA QUEL GENIO DEL SOTTOSEGRETARIO, CHE VORREBBE PROCEDERE SPEDITO E VARARLA NEL CDM DEL 7 AGOSTO. MA I TEMPI NON CI SONO: SE NE RIPARLA A SETTEMBRE - MENO DI UN ANNO FA, LA DUCETTA SI SCORNÒ SULL’IMPOSTA, CHE SCATENÒ L’INCAZZATURA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI (AZIONISTA DI “MEDIOLANUM”) E, A CASCATA, LA MESSA IN ONDA DEI FUORIONDA DI GIAMBRUNO – FORZA ITALIA SI SMARCA: “SBAGLIATO TASSARE LE BANCHE, L’IPOTESI VA SMENTITA”

1. BARELLI, SBAGLIATO TASSARE LE BANCHE, IPOTESI VA SMENTITA

PAOLO BARELLI

(ANSA) - "Le notizie di stampa su una possibile tassazione dei proventi del sistema bancario, crea effetti negativi nel settore e una cattiva immagine nei mercati internazionali che valutano la serietà di un paese se le norme del settore sono stabili e mai retroattive. È opportuno sia smentita tale ipotesi che risulterebbe infondata". Così Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.

 

2. TORNA L'IPOTESI DI TASSARE GLI EXTRAPROFITTI LE BANCHE ITALIANE VANNO A PICCO IN BORSA

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

fazzolari meloni

Colpire gli extraprofitti di banche, assicurazioni e grandi aziende energetiche per ricavare gettito da investire nella legge di bilancio. La caccia alle risorse guida il Tesoro sulla strada degli introiti record degli istituti di credito, anche perché da Palazzo Chigi è arrivato il diktat di andare a cercare le coperture in quella direzione.

 

L'indiscrezione circola da giorni tra i lobbisti, e tra i corridoi dell'esecutivo arriva la conferma che i tecnici stanno preparando una norma, che però non sarà pronta per l'ultimo Consiglio dei ministri del 7 agosto […].

 

Ci vorrà dunque più tempo per mettere a punto una misura che però, spiegano fonti vicine al dossier, non ricalcherà la formula di un'imposta aggiuntiva straordinaria da far pagare alle aziende che in tempi di crisi si sono arricchite.

 

giorgia meloni e matteo salvini come rosa bazzi e olindo romano meme by 50 sfumature di cattiveria

Il governo, infatti, si è già scottato una volta sulla tassa pensata sugli extraprofitti degli istituti di credito, ora si ragiona su una sorta di «contributo di solidarietà». Nell'autunno del 2023 l'esecutivo di centrodestra varò un provvedimento che avrebbe dovuto tassare i guadagni delle banche ottenuti grazie al rialzo dei tassi di interesse applicati alla clientela, l'obiettivo era incassare 2 miliardi da reinvestire contro i rincari dei mutui e dell'inflazione.

 

Un'idea cavalcata all'epoca da Giorgia Meloni e Matteo Salvini a cui il ministro Giancarlo Giorgetti fu costretto ad adeguarsi. Il resto è storia: la rivolta delle banche e le critiche della Bce obbligarono il governo alla retromarcia: agli istituti fu concesso di scegliere se versare l'imposta o rafforzare il proprio patrimonio accantonando una somma due volte e mezzo il valore della tassa. Neanche un euro finì all'Erario.

 

GIORGIA MELONI - TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE - VIGNETTA DI GIANNELLI

[…] Aver riacceso il faro sugli extraprofitti, in una seduta pesante per Borse europee, ha determinato un tonfo dei titoli bancari a Piazza Affari: a fine giornata Mps cede il 6,7%, Unicredit il 5,7%, Bper il 5,1%, Banco Bpm il 4,7% e Intesa il 3,9%. Non se la passano bene le assicurazioni: Unipol lascia sul terreno il 4,4% e Generali il 2%.

 

I manager sono in attesa di capire cosa succederà. «Facendo dei profitti robusti, le banche contribuiscono in maniera rilevante al gettito fiscale, e quelle italiane sono tra le banche con la tassazione più alta in assoluto», dice l'amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel.

 

Un concetto che collima con quanto detto dal numero uno dell'Abi Antonio Patuelli, che all'assemblea del 9 luglio avevo proprio chiesto a Giorgetti di ridurre le tasse sulle banche e sul risparmio.

ALBERTO NAGEL

 

Il mantra che il ministro dell'Economia ripete da mesi […] è che «chi ha avuto di più dovrà dare di più», e quindi contribuire maggiormente con qualche sacrificio. Giorgetti resta però cauto su una riedizione della tassa sugli extraprofitti, mentre è proprio la premier Meloni a voler riproporre il prelievo, nonostante il provvedimento di un anno fa provocò il grande freddo tra lei e la famiglia Berlusconi, una frattura che diventò traumatica con la diffusione dei fuorionda di Mediaset dell'ex compagno Andrea Giambruno[…]

 

LA PARTITA DEL CUORE NEL CENTRODESTRA - MEME BY SARX88

3. EXTRAPROFITTI, MELONI CI RIPROVA. LUSSO ED ENERGIA CON LE BANCHE

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

[…] A un anno dall’azzardo, la premier è tentata dal bis. Anche se Giorgetti, come allora, è contrario. È per la via morbida, quindi per siglare accordi con le assicurazioni per ridurre i premi piuttosto che a favore di iniziative congiunte con le banche per dirottare una parte degli introiti sull’economia reale. “Discutiamone a settembre”, auspica.

 

pier silvio marina berlusconi

Ma a sussurrare nell’orecchio della premier è il fedelissimo sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, già regista della prima operazione sugli extraprofitti. Fosse per lui bisognerebbe procedere spediti, senza farsi troppi problemi. E quindi sfruttare l’ultimo Cdm prima della pausa estiva, il 7 agosto, per sdoganare la nuova tassa sovranista che ha già un sottotitolo altrettanto patriottico: i soldi delle banche ai cittadini che hanno redditi bassi.

 

Ma al netto di forzature dell’ultimo minuto se ne parlerà a settembre. Anche perché la premier ha il titolo e il sottotitolo, ma non la struttura del contributo di solidarietà. D’altronde l’idea è abbastanza recente. Risale a metà luglio. A Palazzo Chigi si tiene una riunione ristretta sulla legge di bilancio. Un incontro in gran segreto durante il quale […] si decide di affidare la costruzione dell’intervento al Dipartimento delle Finanze.

 

il nuovo fuorionda di andrea giambruno striscia la notizia 4

Non a caso: il Dipartimento è sotto il controllo del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, uomo di fiducia di Meloni. Ma il lavoro dei tecnici procede a rilento. Per ora si contano solo le opzioni scartate, come l’addizionale Ires che porterebbe dritto verso l’incostituzionalità, come è già toccato nel 2015 alla Robin tax di Tremonti che voleva tassare le società energetiche.

 

Nelle ultime ore sulla via della premier stanno prendendo forma altri ostacoli. Forza Italia guarda con sospetto al contributo di solidarietà. In ballo c’è anche Mediolanum, la banca controllata dalla famiglia Berlusconi. Un anno fa fu proprio l’intervento degli azzurri a spingere il governo a fare retromarcia sulla tassa. Il copione si ripete.

meloni fazzolari

il nuovo fuorionda di andrea giambruno striscia la notizia 8

MELONI - FAZZOLARI - GIORGETTI - FITTO - MATTARELLA

MARINA PIER SILVIO E PAOLO BERLUSCONIextraprofitti - le banche che non pagano la tassa - la Repubblica

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…