coronavirus – report paziente uno piacenza

ECATOMBE A PIACENZA: 500 VITTIME - LA DENUNCIA DI "REPORT": IN CITTA' IL VERO PAZIENTE UNO A GENNAIO. IL CASO DELL'ANZIANO MORTO E PORTATO VIA CON TUTE DA BIOCONTENIMENTO – AL CIMITERO NON C'E'POSTO E LE BARE FINISCONO IN LISTA D'ATTESA - LA DISPERAZIONE DELLA SINDACA E DELL’EX SEGRETARIO DEL PD BERSANI: “TRISTEZZA SENZA NOME” – ARMANI, CHE HA FATTO UNA DONAZIONE ALL’OSPEDALE: “LA MIA CITTÀ SI RIALZERÀ”… - VIDEO

 

Giangiacomo Schiavi per corriere.it

 

piacenza

Luigi Alberoni era uno di quei tipi che in paese fanno parte del paesaggio come la piazza e il campanile, aveva fatto il barbiere per tradizione di famiglia e gli piaceva andare a bottega anche da pensionato, ma era del 1933 e per il coronavirus l’età non è un optional, è un tirassegno. Così se n’è andato con altri 519 in una provincia ammutolita dal dolore che da tre settimane obbliga il quotidiano locale Libertà a forzare i toni.

 

Le parole

«A Piacenza siamo all’ecatombe», dice il direttore Pietro Visconti, che nei titoli ha aggiornato il lessico delle catastrofi, perché strage, flagello, tragedia sconfinata, non bastano più. In provincia ci si conosce un po’ tutti e per ogni ambulanza che passa si pensa con un brivido a un amico, un parente o un conoscente, poi il giorno dopo si apre la pagina dei necrologi e si fa con rassegnata impotenza la conta degli scomparsi: 20, 25, 29, 30, 33...

 

coronavirus – l'inchiesta di report sull'altro paziente uno a piacenza 5

Un po’ come a Bergamo anche a Piacenza non c’è posto al cimitero e le bare finiscono in lista d’attesa, ma per Luigi Alberoni, la dolcezza del sentimento ha reso meno lugubre lo sfoglio delle pagine d’addio. Sotto l’età, 89 anni, è comparso, in corsivo, un insolito titolo onorifico: giocatore di dama.

 

 

Un mondo che scompare a causa del virus

coronavirus – l'inchiesta di report sull'altro paziente uno a piacenza 4

Quando si parla di un mondo che scompare a causa del virus che toglie il respiro, è questo. È il mondo degli anziani come Alberoni, i longevi attivi che in provincia hanno segnato rinascite e riprese, che non si sono mai arresi davanti a niente, che hanno lavorato fino all’ultimo e poi magari hanno sostenuto con risparmi e pensioni le difficoltà di figli e nipoti, integrando bilanci familiari, surrogando emergenze di lavoro e malattia.

 

«Giocatore di dama» è una categoria ignota ai tempi di Xbox e Playstation, rimanda ai bar di una volta, alle sfide in famiglia fra nonni e nipoti, a qualche oratorio e alle abilità affinate con l’esercizio paziente su una scacchiera. Ma qui, a Piacenza, in questi drammatici giorni, è come una lapide su una generazione invecchiata con un bagaglio di abilità e competenze artigianali e tecniche, «le nostre infrastrutture civili», le chiama Visconti «che hanno accompagnato in questi anni i cambiamenti della società».

coronavirus – l'inchiesta di report sull'altro paziente uno a piacenza 6

 

Disperazione

A Piacenza la conta dei morti ha provocato «una disperazione inaudita», afferma la sindaca Patrizia Barbieri appena uscita dalla quarantena del Covid-19 iniziata il 3 marzo. Ma il dolore non ha urlato come altrove, «per giorni abbiamo avuto la sensazione di essere dimenticati, abbandonati tra le sirene delle ambulanze», dice un medico di famiglia. Lutti nell’industria, nell’agricoltura, nel commercio, nel mondo dell’artigianato e nella politica: la vicinanza con Codogno ha accelerato il contagio, l’ospedale è diventato il riferimento obbligato di una comunità, le caserme ormai vuote sono state riaperte e in pochi giorni è stato allestito dai militari un ospedale da campo per i nuovi pazienti.

 

armani

Poi è arrivato il presidente della Regione Bonaccini, ha telefonato il premier Conte, sono giunti i primi aiuti, dalla centrale nucleare di Caorso, ora in dismissione, hanno mandato mille tute per proteggere i sanitari. È stata per giorni sovrastata dal lutto, Piacenza. «Una tristezza senza nome», trattiene le lacrime l’ex ministro e segretario del Pd, Pierluigi Bersani. È un contagio infinito, che tocca ricoveri e case per anziani. Alla clinica Piacenza i cronisti di Report denunciano il caso sospetto del vero paziente uno: un anziano morto e portato via dal personale con tute da biocontenimento.

 

 

Uno dei banchetti apparsi in città

Ma sono la solidarietà e la generosità a emergere in queste ore. A Roncaglia e Borghetto, due negozi hanno messo i banchetti come nel Dopoguerra: «Pane e focaccia gratis», dice un cartello. E l’altro: «Prendi quello che ti serve». Poi è arrivata una lettera di Giorgio Armani con una donazione all’ospedale della sua città. «È sempre stata coraggiosa la mia Piacenza, così riservata e silenziosa, ma pronta a combattere. Si riprenderà, grazie all’energia che conosco e alla sua umanità».

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