dieta vegana

ECCO COME E' (QUASI) IMPOSSIBILE PERDERE IL PESO DOPO I 45 ANNI – MELANIA RIZZOLI: UNO STUDIO RIVELA CHE IL METABOLISMO RALLENTA CON L’AVVICINARSI DELLA MENOPAUSA E DELL’ANDROPAUSA MA LE DIETE DRASTICHE SERVONO A POCO. ATTENTI AL SALE NASCOSTO E ALLA FAME EMOTIVA. ALLEATI? CARNE E PESCE CHE CONTENGONO IL FERRO PIÙ FACILMENTE ASSORBIBILE...

MELANIA RIZZOLI per Libero Quotidiano

 

melania rizzoli

Perché dopo i 50 anni si fa più fatica a controllare il peso, e si tende ad ingrassare? E perché diventa così difficile ridurre il girovita e dimagrire anche mangiando poco?

 

Lo rivela uno studio condotto dall' Istituto Karolinska di Stoccolma e dall' Università Uppsala di Lione, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, nel quale si spiega come gli adipociti, ovvero le cellule adipose della "massa grassa", a causa del cambiamento ormonale che inizia dopo i 45 anni, con l' avvicinarsi della menopausa e dell' andropausa, rallentino bruscamente il ricambio del grasso, il loro ciclo di rimozione subisce un marcato calo del metabolismo, favorendo l' accumulo di materiale lipidico al loro interno, che viene trasformato in "grasso di deposito" non più fluido ma denso, una fonte di energia conservata e custodita tenacemente dall' organismo per le emergenze fisiche e cliniche (malattie infettive o debilitanti), che spesso si stabilizza, si solidifica e si raddensa, determinando l'aumento di peso, e tutto questo avviene indipendentemente da altri fattori, quali per esempio l' alimentazione.

 

dieta

Gli esperti infatti, hanno osservato, nell' arco di 13 anni, il turnover, cioè la velocità di ricambio del grasso contenuto nel tessuto adiposo di 104 soggetti di entrambi i sessi, dimostrando come tale velocità cali inesorabilmente per tutti con il trascorrere degli anni, predisponendo quindi all' aumento di peso o comunque rendendo più difficile perdere gli odiati chili di troppo.

 

NUTRIZIONISTI IN CRISI I risultati della ricerca indicano cioè, per la prima volta, che sono proprio i processi di ricambio nel nostro tessuto adiposo a regolare i cambiamenti del nostro peso corporeo con l' invecchiamento, e non c' entra niente come, quanto e cosa si mangia, perché questo accade inesorabilmente, e indipendentemente dal tipo di alimentazione.

 

dieta 7

Una evidenza scientifica che rischia di mettere in crisi tutti i nutrizionisti del mondo, poiché la questione non si può quindi più ridurre a un semplice calcolo aritmetico o automatico, ovvero se si ingeriscono meno calorie di quelle che si consumano si tenderà a perdere peso, mentre se accade il contrario inevitabilmente si ingrasserà, perché il corpo umano è una macchina molto più complessa, sofisticata e intelligente, e mantenere il peso ideale può diventare un' impresa molto faticosa per motivi che trascendono dalla volontà personale.

 

dieta 10

Il desiderio di mangiare, che non è necessariamente connesso alla fame, è controllato dal sistema limbico, il centro del piacere del cervello, che si accende di fronte a un bel piatto di pasta o una pietanza succulenta, ma non è programmato per gestire gli stimoli provocati dall' abbondanza di cibo che abbiamo a disposizione e sotto gli occhi tutti i giorni, e la continua eccitazione del centro limbico ad opera della sovraesposizione ai richiami alimentari è uno degli ostacoli più grandi al dimagrimento, in quanto produce un desiderio incessante di mettere qualcosa sotto i denti.

 

Certamente vi sono persone che hanno una predisposizioni genetica verso l' accumulo di peso, che nascono con un numero maggiore di cellule adipose, con un punto di equilibrio del rapporto peso-altezza più elevato rispetto alle persone normopeso, e che fanno molta più fatica a raggiungere il senso di sazietà. Inoltre, e sembra banale ripeterlo, la vita sedentaria in ufficio, l' uso della macchina e la mancanza di movimento aerobico sono tutti comportamenti che non stimolano il metabolismo a reagire, innescando un circolo virtuoso nell' organismo difficile da invertire.

 

dieta 1

LA MASSA GRASSA Ogni individuo inoltre, con l' aumentare dell' età, tende a diminuire la massa magra e, in particolare, la massa muscolare, mentre aumenta la massa grassa, che diventa molto più attiva dal punto di vista metabolico. Da qui uno dei punti cardine di tutte le strategie per dimagrire, cioè non basta semplicemente perdere peso, ma è necessario ridurre la massa grassa, poiché è inutile cercare scorciatoie con diete troppo drastiche, fantasiose e poco credibili, oltre che inadeguate sotto il profilo nutrizionale, perché i regimi restrittivi non comportano risultati duraturi e rischiano ricadute sulla salute generale.

 

Le diete iperproteiche per esempio, possono essere prese in considerazione solo in casi selezionati e per brevi periodi, quando occorre un dimagrimento rapido, e comunque quando si riduce fortemente l' apporto calorico, diventa progressivamente più difficile soddisfare il fabbisogno di alcuni elementi essenziali, tra cui il ferro e il calcio, per cui le donne in età fertile, a causa della fisiologica e regolare perdita di ferro attraverso il ciclo mestruale, dovrebbero compensare tale squilibrio con il consumo di carne e pesce, che contengono il ferro più facilmente assorbibile.

 

Il calcio è un nutriente fondamentale per le ossa, ed un regime alimentare che ne risulta privo (esclusione del latte e suoni derivati) favorisce una progressiva riduzione della densità ossea, che raggiunge il suo culmine negli anni successivi al calo ormonale. Durante la menopausa e l' andropausa sia gli uomini che le donne si accorgono della tendenza ad ingrassare rapidamente pur mangiando le stesse cose e le stesse quantità di sempre, o addirittura riducendole, e in questo periodo si fa così in fretta a mettere su qualche chilo che poi diventa difficilissimo perderlo.

 

 

pesce

Meglio quindi giocare d' anticipo, e quando si avvicina la menopausa vale la pena darsi una regolata, imparando a rinunciare a piccoli snack e golosità che fino a poco tempo prima ci si concedeva, perché con il calo ormonale sale il colesterolo nel sangue, così come la pressione, per cui bisogna fare attenzione anche al "sale nascosto" contenuto nei cereali, nel pane, nei formaggi, affettati e in molti altri alimenti conservati o trasformati. Nella seconda fase della vita delle donne inoltre, il crollo rapido degli ormoni sessuali dovuto alla menopausa, oltre a favorire l' accumulo di peso, modifica anche la forma del corpo, che dalla forma "a pera" (grasso sui fianchi, glutei e cosce), tende a passare a quella "a mela", con adipe localizzato soprattutto al girovita e all' addome, che poi è quello più pericoloso per la salute.

 

UNA TAGLIA IN MENO Aumentare l' attività fisica in questo periodo è certamente utile, poiché aumentando la massa magra si può arrivare a perdere una taglia, e ridurre la quantità di cibo ingerito rallenta l' accumulo di adipe nei depositi, creando una nuova "memoria" negli adipociti, tarata su un introito calorico più basso, che cambia il loro punto di equilibrio. Il nostro corpo si modifica inesorabilmente di decennio in decennio, e dopo il quinto è imperativo modificare il regime alimentare, anche perché l' accumulo di peso innesca una serie di complicanze metaboliche, cardiovascolari e pressorie che favoriscono l' insorgere di molte patologie, sovente anche mortali.

pesce 1

 

Niente diete punitive e restrittive quindi, difficili da mantenere, ma imparare a gestire la fame emotiva, quella che spinge ad assaggiare e a lasciarsi andare anche senza provare appetito, con la scusa di accusare attacchi di fame che fame non sono, ricordando che se si vuole vivere a lungo, dopo gli anta bisogna rinunciare alle golosità, ridurre le porzioni e fare attività fisica per mantenere una linea accettabile, e tenendo bene in mente che nessuna persona obesa è mai diventata centenaria.

melania rizzoli pesce 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…