ciro beppe grillo

ECCO COSA SI VEDE NEL VIDEO CHE RITRAE CIRO GRILLO E I SUOI AMICI CON LA RAGAZZA - I TRE (GRILLO, CAPITTA E LAURIA) LA POSSIEDONO STANDOLE A CAVALCIONI, ANCHE NELLO STESSO MOMENTO - GLI AVVOCATI DEGLI INDAGATI PUNTANO SUL FATTO CHE LA RAGAZZA IN QUEL VIDEO NON APPAIA PASSIVA, MA CHE, COME SCRITTO NELL'AVVISO DI CHIUSURA INDAGINI, PRATICHI ANCHE UN RAPPORTO ORALE E CON UNA MANO MASTURBI IL GIOVANE CHE IN QUEL MOMENTO GIRA IL VIDEO - NON CI SONO REFERTI MEDICI CHE ATTESTINO LA VIOLENZA: TUTTO SI GIOCHERA' SULLE CONDIZIONI PSICOFISICHE DELLA RAGAZZA AL MOMENTO DEL FATTO. MA COME SI FA A DIMOSTRARE CHE FOSSE LUCIDA O IN "MINORATA DIFESA" DA UN VIDEO DI 20 SECONDI?

Giacomo Amadori per “La Verità”

 

A Genova, da Levante a Ponente, non si fa che parlare del famoso video di una ventina di secondi citato da Beppe Grillo nella sua sbroccata di una settimana fa. In realtà l'ex comico, quando parla di «quattro coglioni che saltellano con il pisello di fuori», fa riferimento a foto e immagini che ritraggono solo tre dei quattro ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo: Edoardo Capitta, Ciro Grillo e Vittorio Lauria.

il figlio di grillo

 

Il loro compagno di bisboccia, Francesco Corsiglia, in realtà, a quel punto era già addormentato, come avevamo scritto nel settembre del 2019. Questo non significa che ci siano crepe nel pool difensivo come ribadiscono i legali all'unisono. Anche perché nell'avviso di chiusura delle indagini Corsiglia è sì accusato di aver violentato la giovane italo-norvegese S.J. da solo e non di avere abusato, a differenza degli amici, di R.M., l'amica di S.J. in quel momento dormiente, ma risponde anche lui di stupro di gruppo, perché, secondo i magistrati (sulla scorta delle dichiarazioni di S.J.) al suo rapporto sessuale avrebbero assistito anche gli amici che «ostruivano il passaggio» alla ragazza, impedendole la fuga, e «commentavano fra loro» un secondo rapporto dentro al box doccia tra Corsiglia e S.J..

 

EDOARDO CAPITTA

Per gli inquirenti di Tempio Pausania tutto questo sarebbe avvenuto in modo violento: Corsiglia l'avrebbe afferrata per i capelli, costretta a un rapporto orale, prima di strapparle con forza la biancheria intima. Di questa fase, però, non ci sarebbero né foto, né video.

 

C'è, invece, il filmato di poco più di venti secondi, in cui il presunto branco si avventa sulla preda e la possiede standole a cavalcioni. Anche contemporaneamente. «1 vs 3» scrive Capitta a un amico per vantarsi di quell'amplesso di gruppo. Una pratica, quella della gang bang, assai gettonata sui siti porno.

 

FRANCESCO CORSIGLIA

Gli avvocati degli indagati puntano sul fatto che la ragazza in quel video non appaia passiva, ma che, come scritto nell'avviso di chiusura indagini, pratichi anche un rapporto orale e con una mano masturbi il giovane che in quel momento sta girando il video. La scena è scabrosa, ma sarà sezionata nell'aula dove le difese, le parti civili e i pm dovranno convincere un giudice delle loro tesi contrapposte. Certo l'immagine di due maschi addosso a un'esile e longilinea ventenne e un altro che si fa dare piacere rimanendo di lato non può lasciare indifferenti, ed è difficile arrendersi all'idea che questo assalto famelico a un corpo femminile, oppresso e invaso da quelli virili, possa essere diventata la normalità tra i ragazzi.

VITTORIO LAURIA

 

Eppure sembra volerci far credere questo un'amica di Ciro Grillo, coetanea della presunta vittima, che nella trasmissione Non è l'Arena ha detto di aver visto il video e che la ragazza «stava al gioco», era «complice lì in mezzo a ragazzi seminudi». Concetto accentuato in un altro passaggio: «Complicità massima nel video sono in quattro tutti insieme e basta anche delle mie amiche hanno fatto queste cose [] non è una cosa così assurda []».

 

La Procura, dopo mesi di valutazione di quel video, passato al vaglio frame per frame, ha deciso, però, di contestare la violenza di gruppo. Evidentemente, anche se le immagini non sono così chiare (altrimenti, immaginiamo, sarebbe scattato l'arresto), per i magistrati quella ragazza che amoreggiava con tre coetanei non era in sé. Lo avrebbero certificato anche le psicologhe del Soccorso violenza sessuale e domestica, il centro antiviolenza della clinica Mangiagalli di Milano, dove è stata dirottata la ventenne dopo aver presentato denuncia davanti ai carabinieri.

 

ciro grillo intercettato da non e' l'arena 5

Lì è stata visitata, ma, a otto giorni dagli amplessi, era difficile trovare segni di violenza: per questo non ci sarebbero stati referti medici, né prognosi, ma solo una valutazione di tipo psicologico. Tanto che nell'avviso di chiusura delle indagini non si parla di lesioni, né si fa riferimento a documentazione clinica. A inizio marzo le difese hanno incaricato Marco Salvi, sessantenne medico legale coinvolto nei principali casi liguri di cronaca nera, di provare a far luce in questa scivolosa vicenda: «Qui mi sembra di capire che nessuno neghi un incontro sessuale: c'è da stabilire quanto fosse valido il consenso di questa donna».

FRANCESCO CORSIGLIA

 

Per il consulente, la giovane, nel video, «non sembra confusa», ma poi ammette: «Per paura si può sottostare a qualunque situazione. Qui, però, c'è più di un elemento che mi lascia perplesso. Ha accettato il rapporto per timore del branco? Qui, però, a mio giudizio, di violenza non ce n'è. A questo punto ci deve essere un vizio di consenso, per esserci vizio di consenso ci deve essere uno stato di alterazione che andrà valutato».

 

Il suo sarà un lavoro sulle carte. Con a disposizione gli atti dell'indagine, la documentazione e le testimonianze, dovrà cercare di capire, dal punto di vista medico legale, le condizioni psicofisiche della presunta vittima al momento del fatto: «Bisognerà stabilire quanto abbia bevuto e in che modo abbia influito sulle sue capacità, occorrerà analizzare se fosse incapace e si possa parlare di minorata difesa» ha detto Salvi.

 

LE TAPPE DELLA NOTTATA DEL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO

Che ha aggiunto: «Però, ove si riuscisse a stabilire il tasso alcolemico della ragazza e a confrontarlo con la sua corporatura, potrebbe essere comunque un dato non decisivo. Vediamo arrivare da noi gente che guidava con un tasso di alcolemia di 2,5; e gente che con 2,5 dorme tutta la notte. Sarebbe stato meglio se fosse stato tutto tenuto su un basso profilo. È ovvio che ci troviamo di fronte a un processo politico/mediatico, non certo forense». Per Salvi è «troppo presto» per parlare di tempi per il deposito della sua consulenza.

 

Nel fascicolo ci sono, a carico degli indagati, anche numerose foto in cui si vedono Capitta, Grillo e Lauria «con il pisello di fuori», per dirla con il fondatore del Movimento 5 stelle. Sono state tutte scattate nella stessa stanza, quella in cui R.M. stava dormendo. «Una brutta goliardata», la definisce un difensore. Un altro legale fa presente che «se uno vuol fare violenza mette le mani da qualche parte, tira giù i pantaloni o solleva su la maglietta».

CIRO GRILLO

 

E di questo non c'è nessuna evidenza. In un'immagine un giovanotto, individuato dai magistrati in Ciro Grillo (anche se alcuni difensori non concordano), con la maglietta scura, avrebbe avvicinato il proprio organo genitale alla testa della ragazza. Forse, addirittura, ve lo avrebbe appoggiato. È questa l'immagine più compromettente di quell'album imbarazzante.

ciro grillo 9ciro grilloBEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIROBEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIROciro grillofoto di ciro grillo

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…