marina petrella giorgio pietrostefani

ESTRADA FACENDO – FORSE È LA VOLTA BUONA: PURE LA FRANCIA SI È ROTTA DEI TERRORISTI ITALIANI PROTETTI DALLA “DOTTRINA MITTERRAND” - SECONDO “LE PARISIEN” IL GOVERNO STAREBBE PREPARANDO LE CARTE PER L’ESTRADIZIONE, CHE PARIGI NON PUÒ RIFIUTARE DOPO LA RATIFICA ITALIANA DELLA CONVENZIONE DI DUBLINO – RISCHIANO SOPRATTUTTO MARINA PETRELLA E GIORGIO PIETROSTEFANI, MANDANTE DELL’OMICIDIO CALABRESI

Anais Ginori e Paolo Griseri per “la Repubblica

 

Edouard Philippe

Svolta nel lungo braccio di ferro tra Roma e Parigi per l' estradizione dei terroristi italiani (diversi accusati di omicidio) finora protetti in Francia dalla cosiddetta "dottrina Mitterrand" che garantisce loro l' impunità in cambio della rinuncia alla lotta armata. Teoria che finora ha impedito all' Italia di ottenere giustizia nei loro confronti. Il quotidiano Le Parisien in edicola questa mattina spiega che nelle ultime settimane l' atteggiamento delle autorità francesi starebbe cambiando e che gli uffici del governo di Eduard Philippe starebbero preparando le carte per rispondere alle richieste italiane.

 

FRANCOIS MITTERRAND 2

"Prima ancora di ogni domanda proveniente da Roma - scrive il quotidiano parigino - i ministeri dell' interno, attraverso la sua unità antiterroristica, e il ministero della Giustizia hanno ripreso in mano i dossier". È accaduto infatti che l' Italia, con un ritardo di oltre vent' anni, ha ratificato la convenzione di Dublino sull' estradizione. "In virtù di quel testo entrato in vigore a novembre - spiega Le Parisien - non si applica più nei confronti dei terroristi la legge del Paese che li ospita ma quella del Paese in cui sono stati condannati". Dunque la prescrizione per i reati di terrorismo, che in Francia è di vent' anni, diventa più lungo, come vuole la legge italiana.

 

MARINA PETRELLA

Così cadrebbe anche l' ultimo ostacolo per l' estradizione. Perché Parigi non può più rifiutare, come ha fatto fino a pochi anni fa, di consegnare all' Italia i terroristi condannati.

Con il limite della prescrizione a vent' anni tutti i 14 latitanti presenti nell' elenco sarebbero stati tutelati. Unica eccezione quella della brigatista Rossa Marina Petrella, condannata nel processo Moro ter e per aver compiuto l' omicidio di un poliziotto. Petrella era stata fermata durante un controllo di polizia in Francia nel 2007 e la corte d' appello di Versailles aveva disposto la sua estradizione. Che non venne eseguita per l' aggravarsi dello stato depressivo della donna e per la campagna in suo favore che coinvolse anche i familiari dell' allora presidente Sarkozy, dalla moglie, Carla Bruni, alla cognata Valeria. Quell' episodio aveva comunque fatto interrompere i termini di prescrizione.

FRANCOIS MITTERRAND

 

Con i nuovi conteggi legati al termine italiano di trent' anni, molti dei14 latitanti dovrebbero essere estradati. Il loro numero nel frattempo è sceso a 13 per la morte di Paola Filippi, dei Proletari armati per il Comunismo. La richiesta era stata avanzata l' ultima volta dal governo di Roma nel febbraio 2019, quasi un anno fa, in occasione di un incontro negli uffici del governo francese in place Vendôme a Parigi.

matteo salvini all arrivo di cesare battisti foto mezzelani gmt026

 

Iniziativa nata per impulso dell' allora ministro degli interni Matteo Salvini subito dopo la riconsegna all' Italia del terrorista Cesare Battisti, anche lui dei Proletari armati per il comunismo, responsabile di ben quattro omicidi e rimasto a lungo in Francia al riparo della dottrina Mitterrand. Se Parigi a febbraio non aveva inteso procedere all' estradizione degli italiani utilizzando l' argomento della prescrizione, ora, grazie alla convenzione di Dublino, non potrà più farlo.

alexis kohler edouard philippe

 

Giorgio Pietrostefani adriano sofri

Chi rischia dunque l' estradizione? Oltre a Petrella tra i nomi più noti quello di Giorgio Pietrostefani, mandante dell' omicidio del commissario Luigi Calabresi e per questo condannato a 22 anni di carcere con l' accusa di concorso morale in omicidio. Pietrostefani ha scontato solo due anni nelle carceri italiane e la sua condanna si prescriverà nel 2027.

Giorgio Pietrostefani

 

Un altro latitante protetto dalla Francia è Raffaele Ventura, insieme a Narciso Manenti destinatario già nel febbraio scorso di una richiesta di estradizione da parte del governo italiano. Le autorità di Parigi starebbero studiando in queste ore i singoli casi per capire quali sono i latitanti che possono essere estradati sulla base delle nuove norme. Alcune situazioni sono complesse. E per molti, come Petrella e Pietrostefani, bisogna tenere conto delle loro difficili situazioni di salute.

 

NARCISO MANENTI

Di fronte all' ipotesi di provvedimenti di estradizione attesi in Italia per molti anni e finora mai concessi, i legali dei latitanti intervistati da Le Parisien oppongono quella che è sempre stata la loro linea difensiva: anche chi ha commesso omicidi ha ormai chiuso con il suo passato, collabora con i servizi sociali, si è perfettamente inserito nella società (francese) e dunque ha acquisito il diritto di non scontare la pena in Italia. Si tratta ora di vedere quali conseguenze avrà la notizia della possibile estradizione: se qualcuno dei latitanti tenterà di fuggire o se i loro legali riusciranno a convincere le autorità di Parigi a desistere.

ADRIANO SOFRI GIORGIO PIETROSTEFANI OVIDIO BOMPRESSI Giorgio PietrostefaniGiorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiGIORGIO PIETROSTEFANI

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...