big marino niola

TRA ETICA E COTICA - IL NUOVO LIBRO DI MARINO NIOLA, “IL PRESENTE IN POCHE PAROLE”, RUOTA (ANCHE) INTORNO ALLE OSSESSIONI NUTRIZIONISTE: CI SI DEDICA PIU’ AL GIROVITA CHE ALLA VITA. VIVIAMO IN UN MONDO DOVE “L’ETICA SI TRASFORMA IN DIETETICA E LA SALVEZZA DELL’ANIMA IN SALVEZZA DEL CORPO”

Franco Marcoaldi per “la Repubblica

 

MARINO NIOLA 2MARINO NIOLA 2

S’intitola “Il presente in poche parole” il nuovo libro di Marino Niola un’escursione attraverso credulità popolari, manie e perversioni che trovano nel cibo e nella cucina un’occasione preziosa per esprimersi

 

Suggerirei al lettore del libro di Marino Niola Il presente in poche parole (Bompiani), di abbordarlo a partire dalle ultime pagine. Scegliendo ad esempio — tra i mille, rapsodici testi che lo compongono — «Il mito quotidiano». Perché lì emerge in modo quanto mai chiaro la natura da Giano bifronte dell’autore: uomo mosso da una famelica curiositas giornalistica e al contempo fine antropologo, convinto seguace del pensiero di Lévi-Strauss.

 

MARINO NIOLA - IL PRESENTE IN POCHE PAROLEMARINO NIOLA - IL PRESENTE IN POCHE PAROLE

Che cosa ci ricorda dunque Niola in quelle fitte paginette? Che il mito è una costante della natura umana: anzi, meglio, è «la scatola nera dell’essere». E difatti anche una società come la nostra, devotamente sottomessa alle divinità Tecnologia ed Economia, produce miti a ogni piè sospinto. Per converso, il mito «torna sempre sui suoi passi» e, facendo da felice controcanto alla ragione, ci mostra — raccontandolo — il lato rovescio e misterioso dell’eterna realtà.

 

Tale assunto iniziale è indispensabile. Perché se Niola non vi si attenesse, se non si affidasse alle proprie competenze etnografiche, etimologiche, storiche — classiche, si sarebbe detto un tempo — allora gli infiniti e labirintici segni del presente di cui dà conto con inesausta energia, ci apparirebbero come una selva oscura in cui finiremmo per non raccapezzarci più. Rischio che il Nostro mai corre, intanto perché di quella congerie di segni è ghiotto (ecco la curiositas di cui si diceva poc’anzi), e poi perché ne padroneggia benissimo la terminologia tecnica, soprattutto in ordine all’universo del web.

MARINO NIOLAMARINO NIOLA

 

Da qui, da questo singolare “doppio sguardo”, deriva la riuscita del libro, che saltabecca con gioia (e, a volte, con stordito raccapriccio) negli ambiti più diversi. Finiamo così per conoscere inedite e pervasive forme di credulità popolare alimentate dalla rete; ossessioni e manie che rasentano la perversione; cortocircuiti continui tra arcaismo e post-umanità; sconcertanti quanto fantasiose bambocciate (si veda l’irresistibile racconto del cimitero virtuale). Ma anche nuove e fertili dimensioni di socialità, vecchie virtù che riemergono, tecnologie fantascientifiche che aprono orizzonti ulteriori e salutari.

 

Niola non è un moralista, è piuttosto un diagnostico. E si muove sempre con leggerezza, riassorbendo il giudizio critico nel tono lieve di una sapida ironia. Per chi come lui va in cerca di una dieta equilibrata tra le parole e le cose (il titolo Il presente in poche parole ce lo sta a ricordare), era del tutto naturale che il cibo, tra i tanti argomenti trattati, rivestisse un ruolo centrale.

 

il peso non deve diventare ossessioneil peso non deve diventare ossessione

Del resto, è una sua antica passione (valga, per tutti, Homo dieteticus), corroborata dalla convinzione che non vi sia scena migliore della tavola per capire le sorti passate, presenti e future dell’umanità. Per apparecchiare uno scontro ideale tra bene e male. Oggi quello scontro si manifesta nella “tribalizzazione nutrizionista”, che dai vegani arriva ai carnivori, passando per vegetariani, crudisti, lattofobi, etc.

 

E ancora: nel difficile equilibrio tra diritti umani e diritti animali, nel pendolo tra bulimia e ortoressia («la fissazione insana del mangiare sano»), nell’equivoco attorno all’obesità, che da malattia sociale si trasforma sempre più spesso in pesante discriminazione degli obesi.

 

In breve, viviamo in un mondo dove «l’etica si trasforma in dietetica e la salvezza dell’anima in salvezza del corpo». Sì che laddove i greci, con la parola diaìta, «parlano di vita, noi riduciamo tutto a girovita». Non per questo però possiamo dimenticare che l’alimentazione ha segnato grandi rivoluzioni della storia, che attraverso i suoi continui avanzamenti «si sono cucinati sogni e speranze » del genere umano, che arte e cibo sono indissolubilmente legati, perché «se la cucina è una forma d’arte, l’arte è una forma di cucina».

gli esercizi devono piacervi e divertirvigli esercizi devono piacervi e divertirvi

 

Tant’è che anch’essa mescola, condisce, trasforma. Come fa il cuoco davanti a una pentola dove si cuoce una pietanza. Niola, peraltro, si spinge oltre, raffigurando la civiltà come una sorta di immensa cucina, dove si pratica un ininterrotto bricolage. E l’immagine ha un suo fondamento, visto che l’autore si presenta ai nostri occhi nei panni di un funambolico bricoleur.

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO