FACCE ER CATTIVO - FINALMENTE TOM HANKS ESCE DAL SOLITO RUOLO DEL BUONO UN PO' ALLOCCO E SI INFILA IN QUELLO DELLO STRONZO - INTERPRETA TOM PARKER, MANAGER AMBIGUO E MEFISTOFELICO DEL PROTAGONISTA DI “ELVIS”: “LA QUANTITÀ DI MODI IN CUI PARKER È RIUSCITO A TRUFFARE LE PERSONE È STRAORDINARIA. MA È STATO LUI A COGLIERE AL VOLO LE POTENZIALITÀ DI ELVIS, NON TANTO GUARDANDO LUI MA…” - VIDEO

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Fulvia Caprara per “La Stampa”

 

tom hanks tom hanks

L'ultima trasformazione ha già fatto storcere la bocca a qualcuno. Troppa pancia, troppo naso, troppo accento. Eppure, nel ruolo del Colonnello Tom Parker, manager ambiguo e mefistofelico del protagonista di Elvis, la star Tom Hanks ha trovato una novità che, forse, aspettava da tempo, la possibilità di interpretare un cattivo, un diavolo dello show-business, capace di leggere il futuro miracoloso di un ragazzo venuto dal nulla: «Non volevo essere semplicemente uno di quei personaggi malvagi che, nei film di 007, hanno l'aria di dire a Bond "prima di ucciderla, le faccio fare un giro nei miei possedimenti".

tom hanks in elvis 7 tom hanks in elvis 7

 

Insomma, mi interessava cogliere altri aspetti del personaggio, il fatto che Parker avesse colto al volo le potenzialità di Elvis, non tanto guardando lui, ma osservando le reazioni che provocava sul pubblico. Capì subito che Elvis era il frutto proibito e che, con quel ragazzo, avrebbe potuto guadagnare una montagna di soldi». Al Festival Tom Hanks ha portato la sua aria gentile, disponibile, un po' più fragile del solito, forse perché è molto dimagrito o forse perché gli anni passano e sui suoi tratti di uomo qualunque si vedono tutti.

 

tom parker elvis presley tom parker elvis presley

La semplicità è stata sempre la sua forza, quella che gli ha permesso di diventare uno dei divi più amati del pianeta interpretando, molto spesso, ruoli positivi, non semplici buoni e nemmeno eroi di insuperabile coraggio, piuttosto gente perbene che, davanti alle avversità dell'esistenza, sceglie di fare la cosa giusta.

 

Proprio il contrario di quello che succede in Elvis: «La quantità di modi in cui Parker è riuscito a truffare le persone è straordinaria - spiega Hanks con un mezzo sorriso - e io ho cercato, a mio modo, di apprenderne qualcuna». Le risate arrivano puntuali, proprio perché l'idea diffusa è che Tom Hanks non metterebbe mai in pratica i tranelli maledetti del sedicente colonnello Parker: «Penso che nessuno abbia conosciuto fino in fondo il suo passato, esistono un sacco di storie straordinarie, scandalistiche, e anche melodrammatiche riguardanti il modo con cui avrebbe lasciato l'Olanda, il suo vero Paese di provenienza. Mi piace pensare che abbia cercato in tutte le maniere di fuggire dalla sua piccola città e da qualcosa che aveva fatto, ma in fondo chi di noi, nella sua situazione, non si sarebbe comportato allo stesso modo?».

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La performance nel film di Luhrmann arriva dopo i due anni difficili di pandemia e il ricordo delle riprese, in Australia, comprende il racconto della sua personale esperienza. Proprio Hanks, insieme alla moglie Rita Wilson, è stato il primo attore di Hollywood a dichiarare, nel marzo del 2020, su Instagram, di aver preso il Covid: «Siamo in isolamento - aveva annunciato -. Siamo stati testati e isolati per tutto il tempo necessario per la a sicurezza di tutti. Vi faremo sapere, prendetevi cura della vostra salute». Non a caso, ieri, rispondendo a una domanda di una giornalista australiana, Hanks ha ricordato i problemi di quei giorni, sottolineando che «l'Australia è un posto meraviglioso dove girare film».

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Questioni di stile, che Hanks non dimentica mai, come quando invita il pubblico ad applaudire l'attore Alton Mason che in Elvis interpreta Little Richard. Per Hanks una squadra è una squadra e non è tipo da attribuirsi tutti gli onori, preferisce dividerli con gli altri, a iniziare dal giovane Austin Butler per cui spende grandi lodi: «Non ho girato tante scene con lui, avrei voluto averne di più, però sono andato a vederlo quando recitava e devo dire che è impossibile levargli di occhi di dosso, non ammirarne l'assoluta dedizione, il suo essere costantemente concentrato». Stima ricambiata: «Lavorare con Tom è stato incredibile, è generoso, gentile, divertente, da lui ho imparato un sacco di cose». Quanto a Buz Luhrmann non vede l'ora di ripetere l'esperienza con il protagonista di Forrest Gump: «Tom è una gran persona con una grande anima, spero di poter lavorare di nuovo con lui».

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L'unico problema sarà riuscire a trovarlo libero per un po', tra le prossime apparizioni c'è quella nei panni di Geppetto, nella versione di Pinocchio in arrivo su Disney Plus, ma si sa che Hanks trova anche il tempo per godersi le sue vacanze in Grecia dove, nel 2019, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria.

 

La discesa agli inferi negli incubi del colonnello Parker è una pausa nella sua carriera di eroi, anche se, sull'argomento, Hanks è schivo: «Da bambino per me gli adulti erano tutti eroi - ha detto in un'intervista alla Stampa -, gente cresciuta durante la Grande Depressione o nella Seconda guerra mondiale, gente che poi, negli Anni 50, si è trovata davanti a una società che cambiava radicalmente.

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Non mi è parso di vivere esperienze simili, anche se intorno a me, negli Anni 60, ci sono state la guerra in Vietnam e le battaglie per i diritti civili. Non ho mai fatto niente di eroico a parte avere quattro figli, sposarmi. Gli uomini si dividono in eroi buoni, cattivi, codardi e osservatori. Io sono un osservatore, guardo ciò che accade agli altri».

austin butler e tom hanks nel film su elvis austin butler e tom hanks nel film su elvis tom hanks tom hanks tom hanks 7 tom hanks 7 tom hanks tom hanks Tom Hanks Tom Hanks tom hanks 3 tom hanks 3 Tom Hanks, diabetico Tom Hanks, diabetico tom hanks in elvis 1 tom hanks in elvis 1

 

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