jocko willink e leif babin - mai dire ma

FARE BUSINESS E’ UNA GUERRA? E ALLORA PER FORMARE I MANAGER ARRIVANO I NAVY SEALS - DUE SOLDATI DEI CORPI SPECIALI, JOCKO WILLINK E LEIF BABIN, HANNO APERTO UNA SOCIETÀ DI CONSULENZA AZIENDALE CHE FA AFFARI D'ORO: HANNO SCRITTO UN LIBRO, “MAI DIRE MA”, PER RACCONTARE LA LEADERSHIP - “IL SEGRETO DEL SUCCESSO? SE ASPETTI LA SOLUZIONE GIUSTA AL 100%, FALLIRAI”

Matteo Sacchi per “il Giornale”

 

Se c' è un corpo militare che è salito agli onori della cronaca è quello dei Navy Seals americani. Hanno spesso portato a termine missioni al limite dell' impossibile, come l'Operation Neptune Spear che ha portato alla morte di Osama Bin Laden. Sono specialisti nell' agire in grande autonomia, hanno una leadership forte ma condivisa.

 

Jocko Willink e Leif Babin

Ecco come mai moltissime imprese private si sono rivolte a Seals in pensione per formare i manager. Quello che funziona sul campo di battaglia mentre un miliziano dell' Isis ti spara con un' arma pesante attraverso una parete funziona altrettanto in un ufficio. Due dei Seals più decorati, Jocko Willink e Leif Babin, hanno aperto una società di consulenza aziendale che fa affari d' oro. I due Seal hanno scritto anche un libro per raccontare la leadership Navy Seal anche ai comuni mortali. Il volume è arrivato anche in Italia: Mai dire Ma (Piemme, pagg. 348, euro 18,50). Ne abbiamo parlato con il Lieutenent Commander (nel nostro esercito il grado equivarrebbe a maggiore) Jocko Willink.

Jocko Willink e Leif Babin - Mai dire ma

 

Cosa rende i seals speciali?

«Navy SEALs è la componente marittima del Comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti. Possiamo essere più a nostro agio nell'acqua rispetto ad altre truppe da combattimento a causa del nostro focus di allenamento lì. Ma ci sono truppe d'élite in ogni ramo di servizio delle forze armate degli Usa e dei nostri alleati. Io e i miei colleghi Seals, ad esempio, siamo stati onorati di combattere insieme a soldati e marines statunitensi nella battaglia di Ramadi».

 

Ecco la sua esperienza di guerra. Un vero leader deve saper delegare? È essenziale farlo in battaglia?

«Nessun leader può essere ovunque allo stesso tempo o prendere ogni decisione per un team che sia coinvolto in una azione. Una volta che la dimensione della squadra supera quella di una manciata di persone, controllare tutto sarebbe fisicamente impossibile. I migliori leader impiegano ciò che in ambito militare chiamiamo Comando Decentrato. Bisogna formare chi si ha attorno a sé perché possa essere autonomo. Affinché i leader junior possano farsi avanti e guidare, devono capire non solo cosa fare, ma perché lo stanno facendo».

Jocko Willink e Leif Babin

 

Cos'è la nebbia di guerra?

«La nebbia della guerra è il caos e l'incertezza che sovrasta il campo di battaglia. Ma il principio si può estendere, proprio come il campo di battaglia, gli affari e la vita sono pieni di caos e fattori aleatori. I leader devono saper abbracciare questo ambiente caotico in cui il quadro completo non è chiaro. Non esiste una soluzione sicura, al 100% corretta, dei problemi. I dirigenti devono essere disposti a prendere decisioni in base alle informazioni a disposizione. Devono riconoscere che i rapporti iniziali potrebbero anche essere sbagliati. I leader devono rimanere flessibili ed essere in grado di modificare rapidamente le loro decisioni iniziali man mano che la situazione si sviluppa.

 

Leif Babin e Jocko Willink

Una cosa è certa: se aspetti la soluzione giusta al 100%, fallirai. Il nemico, o la competizione nel mondo degli affari, ti sorpasserà nella manovra e la situazione si svilupperà a tuo danno. Insegniamo che i leader devono avere una mentalità orientata all'agire. Chiamiamo questo passaggio scelta operativa/aggressività. Questo non significa essere aggressivi nei confronti delle persone. Urlare alle persone non è mai efficace, né nel mondo militare né in un altro. Invece intendiamo: essere proattivi per risolvere i problemi».

 

Perché pensa che le tattiche militari funzionino nel mondo degli affari?

«La leadership di combattimento richiede che un gruppo eterogeneo di persone, con diverse prospettive, lavori insieme come una squadra per raggiungere un obiettivo. È lo stesso per qualsiasi squadra, qualsiasi organizzazione nel mondo degli affari o in qualsiasi arena. La leadership è la leadership».

navy seals

 

Nel libro spiega che anche il soldato più disciplinato non può eseguire ordini che non capisce...

«La seconda Legge del Combattimento è: Semplice. I migliori piani e gli ordini migliori sono semplici, chiari e concisi. Se il team li comprende, l'ordine o il piano è stato efficace. Se la squadra non capisce, allora il leader non è stato semplice, chiaro e conciso. Indipendentemente dal modo in cui il leader pensa di aver comunicato, l' unico test che conta è questo».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?