albero di natale milano roma

PER FAVORE, NON ROMPETE LE PALLE PURE ALL’ALBERO DI NATALE! – A MILANO POLEMICHE ASSURDE SULL'ABETE IN PIAZZA DUOMO. SPONSORIZZATO DA COCA COLA, FA PARTE DEL PROGETTO ''IL NATALE DEGLI ALBERI'' IDEATO DA MARCO BALICH: 18 ABETI SPARSI PER LA CITTA' – TE LO DO' IO SPELACCHIO: ALL'INSEGNA DELLA CREATIVITA' ANCHE L’ALBERO DI "SORGENTE GROUP" REALIZZATO DA PAOLA MAINETTI, CHE ILLUMINA VIA VENETO… - VIDEO

 

 

Da radiocolonna.it

 

ALBERO DI NATALE SORGENTE GROUP

A Largo Fellini è installato l’albero di Natale, illuminato con i colori, rosso su sfondo giallo, di Roma, omaggio di Sorgente Group alla Capitale e simbolo di speranza per i romani. Nello stesso luogo, in cima a via Veneto, a ridosso delle mura aureliane, lo scorso ottobre, in concomitanza con la Festa del Cinema, la Fondazione Sorgente Group, guidata da Valter e Paola Mainetti, ha esposto la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, con la statua di Anna Magnani. L’albero 3D, realizzato su disegno e idea di Paola Mainetti, spicca imponente per circa 10 metri verso il cielo.

 

È illuminato con 100 stelline giallo oro di 10 centimetri di diametro e da luci led rosse che si accendono e si spengono. Il puntale è una stella lucentissima.

ALBERO DI NATALE SORGENTE GROUP PAOLA MAINETTI

 

“Alla Città di Roma rivolgiamo un augurio speciale per questo Santo Natale – dichiara Paola Mainetti – fiduciosi che le luci sfavillanti del nostro albero sollevino, simbolicamente, dalle tenebre dell’emergenza Covid tutti i romani, donando loro tanta serenità e speranza”.

 

Sorgente Group e la sua Fondazione per l’Arte e la Cultura, da sempre vicini alla Capitale, anche in quest’anno difficile non hanno fatto mancare alcuni interventi. Oltre all’evento-simbolo in occasione della Festa del Cinema, hanno sponsorizzato il restauro di tre dipinti antichi dell’Istituto Romano di San Michele.

 

 

NON ROMPETE LE PALLE ALL'ALBERO DI NATALE

ENRICO PAOLI per Libero Quotidiano

 

MILANO ALBERO DI NATALE

Ecco, stavolta non rompete le palle. Ma tutti i tipi di sfere, fisse e mobili, sia chiaro. Perché l' albero di Natale di Piazza Duomo, una sorta di faro nelle notte meneghina, seppur priva di suoi naviganti notturni, non è né ne bello né brutto, è. E già questo dovrebbe essere sufficiente per mettere alla porta polemiche sterili.

 

Ricordate "Spelacchio" a Roma di qualche anno fa? Che storia, e quanta ironia sui social. Certo, l' installazione tecnologica di piazza Duomo dell' anno scorso, un cono di ferro con le palle, non è che se la sia cavata meglio.

 

Voleva essere un contributo alla modernità. Peccato che Natale sia una cosa antica, dunque una tradizione basata su solide certezze, alla quale dovremmo ancorarci sempre più. Soprattutto se non vogliamo perderci dentro al politicamente corretto o cedere ai richiami del multiculturalismo ideologico, grimaldello usato per scardinare le nostre radici. Integrazione non vuol dire abdicare all' ospite, ma accettare chi arriva, se chi decide di trasfersi qui rispetta le regole della casa.

 

Dunque l' albero di Piazza Duomo, un abete vero corredato da 18 piante che saranno rimesse a dimora, in terra, una volta finite le festività è. Ed è anche un segno dei tempi.

MILANO ALBERO DI NATALE

Non facili, certo, ma non per questo meno funzionali al sentirsi comunità. Perché in città non c' è solo il faro della notte meneghina senza nottambuli, ma ci sono ben diciotto alberi, diciotto luoghi della città illuminati, per un Natale all' insegna di speranza, sostenibilità e solidarietà.

 

Il progetto "Il Natale degli Alberi", l' iniziativa offerta da Fondazione Bracco che ha deciso di donare alla città un' idea creativa sviluppata da Marco Balich e dalla sua società Bws, scelto dall' amministrazione comunale va esattamente in quella direzione.

 

Da piazza Duomo, al quartiere Greco, da piazza XXV Aprile a CityLife, l' atmosfera del Natale vuole portare a Milano un po' di serenità in un anno così difficile per la città e per l' intero pianeta. Gli alberi di questo "Natale degli alberi" sono un segno della creatività, ma portano in dono alla città anche diverse iniziative di solidarietà e di sostenibilità dei diversi partner.

 

MILANO ALBERO DI NATALE

Dunque non rompete le palle.

 

Tutte, nessuna esclusa. Anche perché "l' Albero del Dono", sponsorizzato da Coca-Cola, è accompagnato dall' invito a sostenere la Rete Banco Alimentare, per ricordare, ancora di più in un anno così complesso, quanto sia importante donare a chi ha bisogno. Per il quarto anno consecutivo l' azienda è al fianco di Banco Alimentare con un progetto che permetterà di raccogliere prodotti alimentari per almeno due milioni di pasti.

 

E poi, diciamocela tutta: un albero di Natale così, con tutte quelle palle e con tutte quelle luci accese, è sempre meglio delle palme, un vero cazzotto in un occhio. Ecco, su quelle vale la pena continuare a rompere le palle. Anzi...

 

ALBERO DI NATALE SORGENTE GROUP 9ALBERO DI NATALE SORGENTE GROUP 1paola e valter mainetti foto di bacco (1)paola e valter mainetti foto di baccoMarco Balich

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…