clorochina idrossiclorochina

FERMI TUTTI! PER COMBATTERE IL COVID, GLI ANTIVIRALI E L'IDROSSICLOROCHINA SEMBRANO NON SERVIRE A UN CAZZO - IN ATTESA DEL VACCINO, NON C'È NULLA ANCORA CHE POSSA PREVENIRE O COMBATTERE DIRETTAMENTE L'INFEZIONE - MA COSA FUNZIONA DAVVERO PER RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO? VITAMINA D IN PRIMIS. MA ANCHE VITAMINA A, B, C ED E. POI MINERALI COME ZINCO E SELENIO

Valentina Arcovio per www.ilmessaggero.it

 

lattoferrina covid

Integratori di vitamina d e lattoferrina per prevenire e combattere più efficacemente l'infezione. Eparina e cortisonici per contrastare le complicanze. Antivirali e antimalarici, invece, bocciati. E il sogno, si spera presto raggiungibile, di una cura con gli anticorpi monoclonali e di un vaccino. L'armamentario anti-Covid è piuttosto eterogeneo. Non c'è nulla ancora che possa prevenire o combattere direttamente l'infezione. Ma si comincia ad avere un'idea più chiara di cosa funziona davvero e cosa invece no.

 

 

coronavirus

Vitamina D in primis. Ma anche vitamina A, B, C ed E. Poi minerali come zinco e selenio. E la lattoferrina, promossa da uno studio dell'Università Tor Vergata di Roma. Questi sono gli integratori principali che, a vario titolo, stanno riscuotendo un gran successo per il loro presunto ruolo di «rinforzo» del sistema immunitario e per le potenziali attività antivirali.

 

In alcune farmacie e sul web questi integratori stanno andando a ruba. «Ma sarebbe meglio assumere le vitamine tramite l'alimentazione e passare agli integratori solo su consiglio del medico», dice Silvia Migliaccio, specialista in Scienze della Nutrizione Umane presso l'Università degli Studi di Roma Foro Italico, che proprio sull'argomento ha tenuto un corso ECM FAD dal titolo «Nutrizione ai tempi del coronavirus», organizzato da Consulcesi.

idrossiclorochina

 

 

Antivirali

Remdesivir, sviluppato contro l'Ebola, e la combinazione dei farmaci anti-Hiv liponavir/ritonavor sono stati molto utilizzati all'inizio della pandemia. Diversi studi preliminari ne hanno incoraggiato la somministrazione ai malati. «Poi quando sono iniziati a venire fuori i dati completi abbiamo capito che non sono efficaci», dice Silvio Garattini, presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano. La bocciatura finale è arrivata di recente da uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità, che ha parlato di «effetti minimi o nulli».

 

clorochina idrossiclorochina

Antimalarico

Altro farmaco bocciato dall'Oms è l'idrossiclorochina. Il suo uso è stato consentito nelle prime fasi dell'epidemia, l'uso off-label o sulla base dei dati preliminari disponibili. All'inizio della pandemia lo stesso presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ne ha decantato i presunti effetti contro Covid-19. «Ora però sappiamo che non funziona», precisa Garattini.

 

Eparina

«È uno degli anticoagulanti più utilizzati per la prevenzione e la terapia delle tromboembolie venose e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o allettati», dice Garattini. Il suo utilizzo è in corso di valutazione per contrastare le alterazioni della coagulazione e le complicazioni trombotiche nei pazienti Covid-19. «Ma si è mostrata risolutiva in certi casi di infiammazione per liberare i capillari ostruiti e permettere al corpo di ossigenarsi», spiega Garattini.

REMDESIVIR 1

 

Desametasone

È un farmaco steroideo utilizzato anche per curare Trump. Viene somministrato ai pazienti nella fase più acuta di Covid-19 e sembra efficace nei pazienti affetti da iperattivazione del sistema immunitario, ultima fase della malattia. «È stato dimostrato che questo derivato del cortisone riduce del 30% la mortalità dei pazienti», dice Garattini.

 

Anticorpi

remdesivir

«È probabilmente la nostra più importante chance di avere una cura in tempi relativamente brevi», dice Giuseppe Novelli, genetista presso l'Università di Roma Tor Vergata, impegnato attualmente in una collaborazione internazionale che ha individuato quattro potenziali molecole efficaci. Secondo il genetista, neanche la battuta d'arresto annunciata da Eli Lilly, riguardante un anticorpo monoclonale che stava testando, dovrebbe scoraggiare la ricerca su questo fronte.

ASTRAZENECA

 

«Allo studio ce ne sono tantissimi e circa una decina sono in fase avanzata di sperimentazione», riferisce Garattini. Entro la fine dell'anno dovrebbero arrivare in Italia le prime dosi del vaccino Oxford/Astrazeneca, a cui ha contribuito anche l'azienda Irbm di Pomezia. A livello globale, la Cina fa da apripista, somministrando i vaccini prodotti dalle sue aziende - Sinovac Biotech, Sinopharm e CanSino Biologic - prima che si concluda l'ultima fase di sperimentazione.

 

 

Remdesivir Remdesivir 1astraZenecairbm pomezia piero di lorenzo irbm irbm pomezia irbm science park idrossiclorochina

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."