FIAMME A TORINO: ALL’ALBA PRENDE FUOCO IL TETTO DELLA CAVALLERIZZA REALE (PATRIMONIO UNESCO), L’INCENDIO DOMATO POCO PRIMA DELLE 10. NON CI SONO FERITI - LA SINDACA APPENDINO: "GRAZIE AI VIGILI DEL FUOCO MA LA CAVALLERIZZA COSÌ NON PUÒ STARE" - IL PREFETTO HA SEQUESTRATO L'AREA, LA SOVRINTENDENTE: "UN ROGO CHE SI POTEVA EVITARE" - IL PRECEDENTE DEL 2014 QUANDO LE FIAMME DISTRUSSERO I…- VIDEO

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CRISTINA PALAZZO per repubblica.it

 

cavallerizza reale cavallerizza reale

E' bruciata la Cavallerizza Reale, nel centro di Torino. Un incendio è divampato all'alba nel complesso architettonico dietro via Po, patrimonio riconosciuto dall'Unesco. I vigili del fuoco intorno alle 9,30 hanno spento le fiamme che hanno coinvolto parte del tetto della struttura di via Rossini, che è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di spegnimento.

 

Ripercussioni anche sulla circolazione dei mezzi pubblici. Gtt ha  deviato dalle otto le linee  6, 18, 68 e Star1. Spento il rogo, il prefetto ha posto sotto sequestro l'area. Il complesso ottocentesco appartiene per metà (lato Teatro Regio) alla Cassa depositi e prestiti e per l'altra metà (fra cui la parte andata a fuoco), dal 2010, a un fondo della città di Torino.

 

Racconta un ragazzo che dormiva in una delle stanze occupate, Simone; " Ci siamo svegliati stamattina con tutti che urlavano per avvisare del fumo, la zona dell’incendio che si chiama Le Pagliere è un magazzino che conteneva rifiuti accatastati da anni. Noi abbiamo messo a posto". Come raccontano i ragazzi, venerdì scorso la Digos ha eliminato tutte le linee aeree proprio alle Pagliere. "Sono arrivati di notte. Un’azione per aumentare la sicurezza.

 

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Per questo è difficile credere che sia nato a caso, visto anche il tempo e l’umidità. All’interno c’erano una trentina di persone,  si fermano qui quando finiscono di lavorare. È strano,  venerdì intervengono per le linee e lunedì ci svegliamo con l’incendio dove non c’era nessun modo per farlo scattare”.

 

 

Lo stabile da anni è occupato da collettivi. Ha  un precedente il rogo di questa mattina Nel 2014 le fiamme distrussero i magazzini del Circolo dei Beni Demaniali. In quel caso si trattò di un incendio doloso, appiccato con cinque bottiglie di liquido infiammabile c'era stato un incendio.

 

Questa mattina il fumo alto e le fiamme hanno accolto al risveglio i residenti della zona. Non ci sono stati feriti ma ancora da capire quali siano le cause dell’incendio. Sul posto hanno lavorato cinque squadre dei vigili del fuoco. I timori maggiori riguardavano il rischio che il rogo potesse estendersi al confinante auditorium della Rai.  "E ancora presto per dire se l'incendio sia di natura dolosa o no. Vediamo se si trova qualcosa che possa portarci in quella direzione". Così il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, Marco Frezza, che ha aggiunto: "Ora finiamo di lavorare per mettere in sicurezza l'area.  Quando siamo arrivati abbiano trovato l'incendio nella zona dei locali verso la strada, quindi l'obiettivo è stato spegnere le fiamme evitando che si propagassero all'Auditorium Rai. Una parte del tetto e un solaio sono andati distrutti", ha concluso.

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Sul posto anche la soprintendente ai Beni architettonici Luisa Papotti:"Più che addolorare questo incendio ci preoccupa. Non ci sbilanciamo per ora. Aspettiamo che si faccia una stima dei danni". Poi ha aggiunto: " “Ci sono danni importanti in termini di estensione ed entità ma non sono tali da immaginare di non poter ricostruire. Un rogo che si poteva evitare, sono arrivati tanti segnali di allarme, la soprintendenza ha richiamato la proprietà ad avere maggiore attenzione sullo stato del bene. C’è una situazione di assenza di controllo. Per la struttura servirebbe un percorso condiviso con le istituzioni cittadine, un percorso attardato e mai arrivato in fase conclusiva. Torino ha un patrimonio monumentale valorizzato, l’unico vuoto che rimane è la Cavallerizza”

 

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E' giunta  anche la sindaca Chiara Appendino che ha fatto un sopralluogo nei locali con l’assessore comunale all'Urbanistica Antonino Iaria: “Dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco per il lavoro che hanno fatto nel domare l’incendio che poteva creare molti più danni. Non sono state intaccate le aree dell’Auditorium Rai e nell’Archivio. Ora è difficile fare una valutazione, ci saranno accertamenti. Di certo a caldo fa male vedere l’edificio storico in queste condizioni. Siamo andati a vedere le aree e appena avremo informazioni saranno date. Bisogna rassicurare che l’incendio è stato domato, è tutte le valutazioni si faranno di conseguenza.

 

Per il rilancio della Cavallerizza  ci eravamo dati l’obiettivo di chiudere per il 31 ottobre lo studio per dare una vocazione alle aree del complesso e manterremo i tempi. Dal punto di vista politico si va avanti. Il tema oggi non è l’occupazione ma che la Cavallerizza così non può stare, ho chiesto all’assessore Iaria sin da subito di lavorare su questo dossier come prioritario.Stiamo lavorando anche per evitare episodi come quello di questa mattina”

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E l'incendio dello storico edificio - patrimonio dell'Unesco - avrà un'eco nel consiglio comunale di oggi. Lo promette Chiara Foglietta, vicecapogruppo Pd, che annuncia la richiesta di comunicazioni urgenti da parte della sindaca.

 

Spento l'incendio, è tempo delle polemiche politiche. I neo assessore comunale all'Urbanistica, Antonio Iaria spiega: "Non si possono ancora quantificare i danni. Per ora aspettiamo la relazione dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune. L'incendio è stato circoscritto in un'area di circa 250 metri quadri. Noi abbiamo un piano di riqualificazione che stiamo approvando e che sta ridefinendo la destinazione d'uso del complesso. È un passaggio molto importante. L'occupazione è un argomento che va trattato in altre sedi. Il discorso fondamentale, ora, è recuperare spazi che siano fruibili dai cittadini. Spazi a norma e condivisi con le esigenze della città".

 

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Ma l'assessora regiona alla Cultura, Vittoria Poggio attacca: "Il Comune di Torino non ha percorso una strada giusta per dare dignità a una struttura del genere. Avendo questo bene in gestione dovrebbe studiare una soluzione dignitosa. Come Regione confermiamo l'impegno alla valorizzazione", ha aggiunto sottolineando che "occorrerà trovare una destinazione d'uso che non sia solo in capo alla volontà e all'impegno di gruppi collettivi che hanno buone finalità ma non gli strumenti per occuparsi di un bene di questo valore che è riconosciuto patrimonio dall'Unesco"

 

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