migranti regno unito boris johnson

UNA FIGURACCIA CHIAMA L’ALTRA – UN ALTRO GRANDE SUCCESSO DI BORIS JOHNSON: L’AEREO CHE AVREBBE DOVUTO PORTARE I MIGRANTI IRREGOLARI IN RUANDA È STATO FERMATO DALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO CHE HA ACCOLTO IL RICORSO DELLE SETTE PERSONE A BORDO - PER JOHNSON LA MOSSA DOVREBBE CONTRASTARE LE GANG CRIMINALI CHE GESTISCONO ILLEGALMENTE LA TRAVERSATA DELLA MANICA, MA PERSINO IL PRINCIPE CARLO SI ERA INDIGNATO PER LA DEPORTAZIONE…

Chiara Bruschi per “Il Messaggero”

 

boris johnson 4

Il primo aereo con a bordo i migranti irregolari diretto in Ruanda sarebbe dovuto decollare ieri alle 21.30 orario di Londra ma poco dopo le 22 il ministero dell'Interno ha dovuto ammettere la sconfitta: il 767 non è partito, perché era vuoto. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha accolto in serata tutti i ricorsi dei sette migranti rimasti ancora a bordo.

 

Il velivolo, pronto sulla pista di decollo del ministero della Difesa a Boscombe Down, Amesbury, sud dell'Inghilterra, non è partito per «un intervento last minute della Corte europea dei diritti dell'uomo», come confermato una fonte dell'Home Office a Sky News. Una presa di posizione destinata a creare ulteriore tensione con Downing Street, dopo che Boris Johnson si era detto disposto a considerare l'uscita del Regno Unito dalla Convenzione Europea dei diritti dell'Uomo se la Corte di Strasburgo avesse messo i bastoni tra le ruote alla nuova legge sull'immigrazione clandestina approvata dal suo governo.

 

migranti attraversano la manica 9

Una frustrazione maturata minuto dopo minuto, davanti all'impegno dei tanti avvocati che ieri pomeriggio prima si sono appellati con successo all'articolo 8 della Convenzione e sono riusciti a ridurre il numero dei migranti da deportare in Ruanda dal 130 iniziale a 7. Poi in serata, la sentenza della Corte Europea che ha accolto i ricorsi degli ultimi sette che i tribunali inglesi avevano invece rifiutato. La ministra degli Esteri britannica Liz Truss si era dimostrata inamovibile.

boris johnson

 

L'aereo, aveva detto, decollerà anche con una sola persona a bordo: «Non sono in grado di dire quante persone ci saranno aveva detto alla Bbc prima che la situazione precipitasse ma la cosa importante è che oggi stabiliamo un principio: forniamo un deterrente per le gang criminali che sfruttano la disperazione di altri esseri umani». In base all'accordo siglato tra il Regno Unito e il Ruanda, tutti gli immigrati clandestini che da gennaio scorso sono arrivati sulle coste inglesi possono essere mandati nel Paese africano e la loro richiesta di asilo politico viene gestita dalle autorità locali. Sarà in Ruanda che potranno rifarsi una vita, non come cittadini di Sua Maestà.

migranti attraversano la manica 6

 

IL PROGETTO Un progetto pensato, hanno spiegato Johnson e Priti Patel, ministra dell'Interno, per contrastare le gang criminali che gestiscono illegalmente la traversata della Manica costringendo i migranti a salire su gommoni e imbarcazioni di fortuna, con conseguenze talvolta tragiche. Un deterrente che tuttavia non sembra funzionare: negli ultimi giorni grazie al bel tempo sono stati almeno 300 i migranti arrivati sulle coste inglesi da Calais.

 

BORIS JOHNSON

Dall'inizio dell'anno secondo la Bbc sono già 10500 le persone che sono riuscite ad attraversare la Manica, un numero che nel 2021 era stato raggiunto ad agosto. Di critiche sulla nuova legge, inoltre, ne sono arrivate a pioggia negli ultimi giorni, non solo dalle organizzazioni umanitarie e della stessa Onu, che l'ha definita «catastrofica». Contro di essa si sono schierati i pilastri istituzionali del Regno Unito: il principe Carlo, nonostante sia parte della famiglia reale ed erede al trono, ha fatto un'eccezione e si è espresso su un tema politico definendo «terribile, spaventosa» la decisione presa dal governo.

migranti attraversano la manica 5

 

Gli arcivescovi della Chiesa anglicana sotto la guida di Justin Welby hanno inviato una lettera al Times, nei giorni scorsi, sottolineando che «i trafficanti devono essere combattuti fornendo delle vie sicure verso il Regno Unito per ridurre i viaggi pericolosi». E che le deportazioni e l'obbligo di rientro forzato nel paese di origine per i richiedenti asilo «non sono la strada giusta». Bisognerebbe invece usare «compassione, uguaglianza e giustizia hanno scritto come abbiamo fatto per secoli». E poi la stoccata finale: «Questa politica immorale è una vergogna del Regno Unito». Alla lunga lista di detrattori, ora si è aggiunta anche Strasburgo.

boris johnsonmigranti attraversano la manica 3migranti attraversano la manica 4migranti attraversano la manica 26migranti attraversano la manica 24migranti attraversano la manica 25boris johnson

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…