FINANZA STUPEFACENTE – CHE C’ENTRA JPMORGAN CON IL SEQUESTRO DI 18 TONNELLATE DI COCAINA, DAL VALORE DI PIÙ DI UN MILIARDO DI DOLLARI, IN UNA NAVE CON LA BANDIERA DELLA LIBERIA? – LA BANCA AMERICANA AVEVA FINANZIATO L’ACQUISTO DELL’IMBARCAZIONE CARGO, GESTITA DALLA MSC –  L’ENORME CARICO DI DROGA, PROVENIENTE DALL’AFRICA OCCIDENTALE, ERA DIRETTO VERSO… – VIDEO

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Theron Mohamed https://it.businessinsider.com

 

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Una nave da carico il cui acquisto è stato finanziato da JPMorgan è stata sequestrata da alcuni funzionari doganali statunitensi questa settimana, dopo che le autorità hanno trovato al suo interno quasi 18 tonnellate di cocaina con un valore di mercato di 1,3 miliardi di dollari in base alle stime. Il ritrovamento della droga sulla Msc Gayane è sorprendente per diversi motivi, che spieghiamo di seguito.

 

L’enorme quantità di cocaina

18 tonnellate di droga sequestrate nella nave msc gayane 2 18 tonnellate di droga sequestrate nella nave msc gayane 2

Le circa 17,9 tonnellate di cocaina trovate a bordo della Msc Gayane – un peso più o meno equivalente a quello di tre elefanti africani maschi — pesano più dell’intera quantità di quella sostanza passata attraverso l’Africa occidentale in tutto il 2013, e quanto l’intera quantità sequestrata in tutto il continente africano dal 2013 a 2016, secondo l’Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc).

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Questo enorme quantitativo potrebbe riflettere un surplus sul versante dell’offerta. La produzione globale di cocaina è aumentata di un quarto nel 2016, raggiungendo quota 1410 tonnellate, in base al World Drug Report del 2018. L’epicentro di questo boom produttivo è situato in Colombia, dove la coltivazione della pianta di coca è aumentata del 17% nel 2017 arrivando a coprire una superficie di 171 mila ettari, secondo l’Unodc.

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Il legame con JPMorgan

È probabile che il legame fra la Msc Gayane e JPMorgan sia l’aspetto più sorprendente di questo ritrovamento. La nave è gestita dalla società svizzera Mediterranean Shipping Co. (Msc) dell’armatore campano Gianluigi Aponte, ma JPMorgan ha contribuito a finanziarne l’acquisto da parte di Msc. Le due aziende secondo alcune fonti hanno strutturato l’acquisto in modo che la proprietà della nave fosse acquisita mediante l’investimento di capitali dei clienti nell’ambito di una strategia incentrata sui trasporti offerta dalla divisione asset management di JPMorgan.

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JPMorgan non ha ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche sul suo legame con l’imbarcazione, e non ha voluto rilasciare commenti a Markets Insider.

 

Il collegamento con la Liberia

La Msc Gayane batteva bandiera della Liberia, un Paese dell’Africa occidentale. Questa regione costituisce una zona di passaggio molto frequentata dai contrabbandieri tra il Sudamerica e l’Europa per la porosità dei confini, la debolezza dello Stato di diritto, la prevalente assenza di monitoraggio delle coste e la presenza di infrastrutture e risorse limitate.

 

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La percentuale dei sequestri nella regione occidentale dell’Africa rispetto a quelli avvenuti nell’intero continente è salita al 78% nel 2016, “il che riflette il rapido aumento dell’importanza dell’Africa occidentale come zona di passaggio” ha osservato l’Unodc.

 

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Sembra però che il traffico di droga dall’Africa occidentale agli Stati Uniti sia limitato, il che rende il ritrovamento della cocaina sulla Msc Gayane molto insolito. Dati i prezzi di strada superiori e il minor rischio di essere colti in fallo, l’Europa è un mercato più redditizio e allettante degli Stati Uniti, ha spiegato al Guardian nel 2015 il contrabbandiere nigeriano di stupefacenti Chigbo Umeh.

 

La relazione con il boom del traffico di droga attraverso l’Africa occidentale

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Il ritrovamento della droga su questa imbarcazione con bandiera liberiana è stato l’ultimo di una serie di ingenti sequestri legati a Paesi dell’Africa occidentale quest’anno.

 

Già nel maggio 2018 alcuni funzionari algerini avevano sequestrato oltre 6,8 quintali di cocaina su una nave di carico registrata in Liberia che trasportava carne congelata dal Brasile, come ha riportato la Bbc. Nel febbraio di quest’anno un team di funzionari di Capo Verde ha trovato più di 95 quintali di cocaina, con un valore di mercato superiore a 700 milioni di dollari, su un’imbarcazione che batteva bandiera di Panama.

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Un mese dopo le autorità della Guinea-Bissau hanno messo a segno il più grande ritrovamento di cocaina nella loro storia — il primo nel Paese da un decennio — quando ne hanno trovati quasi 8 quintali nascosti nel doppio fondo di un camion carico di pesce.

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“C’erano dei dubbi sul fatto che l’Africa occidentale fosse ancora usata come importante zona di passaggio, ma questi sequestri sembrano suggerire che sia in atto un ritorno alla zona” ha detto Mark Shaw, direttore della Global Initiative against Transnational Organized Crime, in un’intervista a Bloomberg. “È un fatto sorprendente e molto significativo.”

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