riforma del catasto

UN FISCO PER L'ESTATE - CON LA RIFORMA DEL CATASTO ARRIVANO GLI 007 DEL FISCO PER I CONTROLLI SUGLI IMMOBILI ABUSIVI - CI SONO 1,2 MILIONI DI IMMOBILI FANTASMA E SU 100 CASE EDIFICATE IL 17,7% E' ABUSIVO (6,1 AL NORD, 17,8 AL CENTRO E 45,6 AL SUD) - C'È UN ALTRA GROSSA GRANA DA RISOLVERE: GLI IMMOBILI DI CUI NON SI CONOSCE PIÙ IL REALE VALORE DI MERCATO - NE SONO UN ESEMPIO ALCUNE CASE NEL CENTRO DI ROMA CLASSIFICATE COME POPOLARI MA CHE IN REALTÀ…

Vittoria Leoni per “Libero quotidiano”

 

riforma del catasto 5

La riforma del catasto una cosa positiva l'ha già ottenuta: aver sbloccato le risorse per il taglio dell'Imu (l'imposta municipale sugli immobili) le cui aliquote sono state ridotte grazie appunto al gettito derivante da cespiti fantasma e riclassamenti. Immobili abusivi o dove vengono effettuati dei riclassamenti catastali (leggasi, qualche vecchia stalla trasformata in depandance di lusso ma ancora accatastata come fienile). Sono queste le principali novità contenute nella delega fiscale approvate dai partiti di maggioranza.

 

riforma del catasto 4

E se otto anni fa gli ispettori del Fisco avevano scovato un tesoretto di 2,2 miliardi di terreni sui quali sorgevano edifici di varia tipologia (dai negozi, alle abitazioni, passando per capannoni e magazzini) completamente invisibili per le banche dati catastali, oggi la situazione, stando a fonti dell'Agenzia del Territorio, non è certo molto diversa. Se è vero, infatti, che una buona parte dei proprietari degli immobili fantasma ha regolarizzato e sanato la posizione con il catasto, è altrettanto vero che l'ultima edizione disponibile delle statistiche catastali (2021) delle Entrate ha calcolato ancora 1,2 milioni di immobili fantasma. 

 

riforma del catasto 7

Insomma, ciò che balza all'occhio, in base ai dati Istat 2020, è che l'abusivismo prosegue senza sosta nel Belpaese anche sulle nuove edificazioni: su 100 case edificate, quelle abusive sono 6,1 al Nord, 17,8 al Centro e ben 45,6 nel Mezzogiorno. Quindi facendo una media sono abusive il 17,7% delle nuove costruzioni che nascono lungo la Penisola. Ossia ogni 5 opere nuove, almeno una viene tirata su con qualche forma d'irregolarità. E tutto questo senza contare tutti quei terreni edificabili classificati invece come agricoli.

riforma del catasto 6

 

In più, con la riforma del catasto, contro la lotta al sommerso entra in gioco l'Agenzia delle Entrate che d'ora in poi avrà un ruolo chiave nel aumentare i controlli nei confronti della case abusive, di quelle non accastate e di quelle che sono classificate in una classe diversa dal loro effettivo valore di mercato. In realtà, i Comuni hanno già il potere di farlo, ma il ruolo affidato all'amministrazione finanziaria avrà più peso e minori timori diperdere consenso se i controlli si intensificano.

riforma del catasto 3

 

SI ACCENDONO I RIFLETTORI

 A questa situazione di abusivismo fuori controllo in ogni angolo dello Stivale, c'è poi un altra grossa grana per cui sembra quasi impossibile trovare una soluzione: gli immobili di cui non si conosce più il reale valore di mercato. E questo accade perché le abitazioni sono suddivise in categorie e classi che riflettono ancora la situazione di quando la rendita è stata attribuita, senza tenere conto di migliorie apportate negli anni. 

 

riforma del catasto 2

In base alle banche dati del catasto oggi ci sono ben 3,5 milioni di edifici realizzati prima del 1940 ma la maggior parte di questo ha, ovviamente, subito importanti opere di riqualificazione. In più, oggi sono registrati soltanta 70mila immobili di lusso, pari allo 0,2% del totale (attualmente il numero complessivo di immobili è di 64,4 milioni di unità, di cui 57,1 milioni di proprietà), una percentuale assolutamente non veritiera. Soprattutto perchè avere una casa di prestigio significa pagare l'Imu anche se si tratta di prima casa, e quando si compra pagare un'imposta che sale dal 2 al 9 per cento. 

riforma del catasto 1

 

Qui fa scuola il caso delle grandi metropoli come Roma dove ci sono ancora case in centro classificate come popolari ma che in realtà, dopo le ristrutturazioni, andrebbero inquadrate come di lusso. Considerando il monte immobili di 64,4 milioni, quelli appartenenti al gruppo catastale A (ovvero le abitazioni), esclusi gli uffici, sono 34,9 milioni, di cui 32,2 milioni di persone fisiche.

 

 E con questi dati, stupisce che il gettito complessivo da immobili (40 miliardi di euro), che tiene conto di Iva, cedolare secca, imposta di registro e di bollo ed altro, sia piuttosto basso rispetto al volume delle tasse versate dai contribuenti italiani (800 miliardi).

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…