roma coronavirus

FOCOLAIO CAPITALE – IMPENNATA DI CASI A ROMA PER COLPA DI UN FUNERALE NELLA ZONA DI PRIMA PORTA - L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ ALESSIO D'AMATO AVVERTE: “ OGNI GIORNO A ROMA SI SVOLGONO 150/160 FUNERALI. SONO OCCASIONI IN CUI SI TENDE AD ABBASSARE LA GUARDIA. LACRIME, ABBRACCI IN QUESTO MOMENTO SONO PERICOLOSI”

Pier Paolo Filippi e Raffaella Troili per “il Messaggero”

 

Pericolose quelle lacrime, come i baci e gli abbracci sull'onda del dolore: impennata di casi positivi a Roma per colpa di un funerale (33 nuovi contagi nella capitale, il giorno prima 15) e 50 in tutto nel Lazio (contro i 32 di sabato). Colpa di una serie di contagi avvenuti durante la partecipazione a un funerale: risultato, quattro famiglie contagiate, 18 persone su 24 presenti, tutti imparentati tra loro e residenti a Roma nord, Municipio XV, in quattro villette vicine vicine dove ora sono in isolamento, adulti e bambini.

roma funerale

 

Una situazione drammatica, che rende quell'area della città, una piccola zona rossa, con gli uomini della Croce rossa che portano loro gli approvvigionamenti. Siamo in aperta campagna in un comprensorio tra Prima Porta, Santa Cornelia e Valle Muricana. Tutti sono sotto stretta osservazione, almeno un mese, sperando che nessuno si aggravi.

 

Sale così l'allarme sui cluster familiari ma anche sulle occasioni di ritrovo come appunto i funerali. L'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato avverte: «Voglio ribadire che ogni giorno a Roma si svolgono 150/160 funerali. Sono occasioni in cui normalmente si tende ad abbassare la guardia, mentre dobbiamo avere l'atteggiamento mentale di chi è potenzialmente positivo. Lacrime, abbracci in questo momento sono pericolosi». Si tratta per fortuna di cluster chiusi di cui Regione e Asl Roma 1 hanno ricostruito tutti i contatti, sottoposto a tampone anche il parroco. A quanto pare le quattro famiglie si sono ritrovate in una chiesa della zona a causa della morte di un anziano membro, deceduto per il covid e altre complicanze.

 

roma coronavirus

Qualcuno potrebbe essersi infettato durante la sua degenza a casa poi al funerale si è diffuso il contagio. «Dobbiamo vigilare molto, la fase 2 è pericolosa - ancora D'Amato - io non avrei aperto lunedì (oggi per chi legge, ndr) in modo così massiccio, aspettiamoci un incremento. Dobbiamo pensare tutti di essere positivi o di incontrare positivi in modo da mantenere le giuste distanze». Ma la grande famiglia in isolamento nega che il grande contagio possa essere avvenuto al funerale. «Non siamo degli irresponsabili che si abbracciano e si baciano», l'anziano capofamiglia ha poca voglia di parlare.

 

Da ieri la sua famiglia e quella dei suoi tre figli è in isolamento. Il 6 maggio erano stati autorizzati a partecipare al funerale di un parente che a sentir loro è deceduto per patologie non riconducibili al covid. E se l'ipotesi dei sanitari è che alle esequie abbia partecipato anche una persona positiva benché asintomatica - qualche giorno dopo la cerimonia, alcuni membri della famiglia avrebbero accusato sintomi influenzali, facendo scattare i test che hanno individuato i diciotto positivi al coronavirus - loro contestano questa versione.

 

«SIAMO STATI ATTENTI»

«Non ci siamo dati neanche la mano in quella occasione - aggiunge un figlio - abbiamo rispettato tutte le misure di sicurezza. Non abbiamo certezze ma pensiamo piuttosto che dato che qualcuno di noi nonostante il lockdown ha continuato a lavorare, magari si è preso il virus. Certo poi qui si vive tutti insieme, una grande famiglia». Anche questo, comunque, un comportamento da evitare.

coronavirus columbus covid 2 hospital a romacoronavirus roma

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?