bergoglio sosta davanti al presepe

FORZA BERGOGLIO! - IL PAPA ABOLISCE IL SEGRETO PONTIFICIO PER LE INDAGINI SUI PRETI PEDOFILI: I MAGISTRATI CIVILI AVRANNO ACCESSO AGLI ATTI DEI PROCESSI CANONICI - E’ PREVISTO CHE “NON PUÒ ESSERE IMPOSTO ALCUN VINCOLO DI SILENZIO A CHI EFFETTUA LA SEGNALAZIONE, ALLA PERSONA CHE AFFERMA DI ESSERE STATA OFFESA E AI TESTIMONI..."

Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”

PAPA BERGOGLIO

 

La decisione è storica, un muro che crolla in Vaticano, nelle diocesi, nelle congregazioni religiose. E ad abbatterlo, nel giorno del suo ottantatreesimo compleanno, è il Papa: Francesco ha abolito il segreto pontificio per le cause canoniche di abusi sessuali su minori commessi da preti. «Non sono coperti dal segreto pontificio le denunce, i processi e le decisioni», si legge nel «Rescritto» del Papa che rende pubblica ed esecutiva l' Istruzione «Sulla riservatezza delle cause».

 

PAPA BERGOGLIO

Nel testo si legge anche che «a chi effettua la segnalazione, alla persona che afferma di essere stata offesa e ai testimoni non può essere imposto alcun vincolo di silenzio riguardo ai fatti di causa». Definito nel documento Secreta continere del 1974, il segreto pontificio è il più profondo: per la sua violazione si rischia la scomunica. Il giurista vaticano Giuseppe Dalla Torre spiega che il provvedimento «riguarda sia le procedure che si svolgono in sede locale, sia quelle che hanno luogo a Roma», all' ex Sant' Uffizio.

 

PRETI E PEDOFILIA

Per il Vaticano servirà una rogatoria internazionale, per le diocesi la richiesta al vescovo.

Resta il «segreto d' ufficio», come in ogni ordinamento giuridico, ma l' Istruzione del Papa stabilisce che «non osta all' adempimento degli obblighi stabiliti in ogni luogo dalle leggi statali, compresi gli eventuali obblighi di segnalazione, nonché all' esecuzione delle richieste esecutive delle autorità giudiziarie civili».

 

Questo significa che i magistrati civili degli altri Paesi potranno finalmente avere accesso agli atti dei processi canonici. «Le denunce, le testimonianze e i documenti processuali relativi ai casi di abuso conservati negli archivi dei Dicasteri vaticani come pure quelli che si trovano negli archivi delle diocesi, e che fino a oggi erano sottoposti al segreto pontificio, potranno essere consegnati ai magistrati inquirenti dei rispettivi Paesi che li richiedano», scrive Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero vaticano per la comunicazione.

PAPA BERGOGLIO

 

«Ora la documentazione dovrà essere messa a disposizione delle autorità civili per le indagini riguardanti i casi già interessati da un procedimento canonico».

La svolta segue quella decisa con il Motu Proprio Vos estis lux mundi , «Voi siete la luce del mondo», firmato da papa Francesco il 7 maggio, che stabiliva l' obbligo per preti, religiosi e religiose di «segnalare tempestivamente» ogni crimine alle autorità ecclesiastiche.

 

Ora un altro «Rescriptum» di Francesco, tra l' altro, stabilisce che il reato di pedopornografia, ovvero «l' acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche», sussiste fino a quando i soggetti ripresi nelle immagini hanno 18 anni, e non solo 14 com' era finora. Anche in questo caso, il testo è la conseguenza dell' incontro planetario sulla protezione dei minori che Bergoglio ha riunito a febbraio.

 

PRETI E PEDOFILIA

L'arcivescovo Charles Scicluna, segretario aggiunto dell' ex Sant' Uffizio, parla di «decisione epocale» e spiega: «Finora la vittima non aveva l' opportunità di conoscere la sentenza che faceva seguito alla sua denuncia, perché c' era il segreto pontificio. Anche altre comunicazioni venivano ostacolate, perché è un segreto di altissimo livello nel Diritto canonico. Adesso viene facilitata anche la possibilità di salvaguardare la comunità e di dire l' esito di una sentenza».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?