graziano mesina grazianeddu

FORZA “GRAZIANEDDU”, STAVOLTA CE LA FAI! – A 78 ANNI GRAZIANO MESINA FA PERDERE LE SUE TRACCE COME AVEVA FATTO LA PRIMA VOLTA A 16 ANNI. 22 LE TENTATE EVASIONI, 10 ANDATE A SEGNO. EPOCALI LE AVVENTURE DA LATITANTE COME QUANDO CAMUFFATO, ANDAVA ALLO STADIO DI CAGLIARI PER SEGUIRE GIGI RIVA - I SEQUESTRI, LA PRESUNTA MEDIAZIONE PER LA LIBERAZIONE DI FAROUK KASSAM - GRAMELLINI: “PER UN ATTIMO HO SPERATO CHE SI TRATTASSE DI UN NIPOTE O DI UN OMONIMO. IL DUBBIO FASCINO E LA SICURA DANNAZIONE DEL NOSTRO PAESE È QUESTO ETERNO RIPETERSI DEL SEMPRE-UGUALE…”

Massimo Gramelli per il "Corriere della Sera"

 

GRAZIANO MESINA

La prima volta in cui Graziano Mesina venne arrestato a Orgosolo per un fucile rubato era il 1956. I Beatles, per dire, non esistevano ancora, i sovietici si accingevano a occupare l'Ungheria e uno sconosciuto Tomasi di Lampedusa stava finendo di scrivere «Il Gattopardo».

 

La prima volta in cui evase da una caserma dei carabinieri correva l'anno 1960, quello delle Olimpiadi di Roma e di John Kennedy alla Casa Bianca. E la prima volta in cui lessi un articolo di Montanelli che ne tesseva un po' provocatoriamente le lodi, dovevo avere appena finito il liceo. Così, quando ieri ho saputo che Mesina era di nuovo uccel di bosco, per un attimo ho sperato che si trattasse di un nipote o di un omonimo. Invece era proprio lui, Graziano Mesina detto Gratzianeddu, di anni 78.

 

graziano mesina 18

Il dubbio fascino e la sicura dannazione del nostro Paese è questo eterno ripetersi del sempre-uguale. Un Supergiorno della Marmotta dove c'è sempre un governo che sta per cadere, un magistrato sotto accusa, una situazione economica sull'orlo del collasso e un pensionato di lungo corso che compie gesti per i quali non ha più l'età. Ammettiamolo: prima che a quelle dello Stato, un settantottenne alla macchia è una sfida alle leggi della natura.

 

Neanche nel banditismo sardo siamo riusciti a garantire un ricambio. L'ultimo che hanno arrestato ieri, tra l'altro per sbaglio, è un ex compare di Mesina e ha 77 anni. Sarebbe ora di lasciare un po' di spazio ai giovani, almeno lì.

 

graziano mesina 19

 

2.Mesina di nuovo in fuga sparito dopo la condanna

Valentina Errante per "Il Messaggero"

 

IL CASO ROMA Giovedì, per la prima volta dopo un anno, non si era presentato alla stazione dei carabinieri di Orgosolo per firmare. La decisione della Cassazione, che ha rigettato il ricorso dei suoi legali, rendendo definitivi l'annullamento della grazia concessa nel 2003 e una condanna a trent' anni, ha tardato ad arrivare. Erano le 22.30, ma Graziano Mesina, a quell'ora, aveva già imboccato il sentiero che meglio conosce: quello della fuga. Di nuovo latitante a 78 anni.

 

graziano mesina 20

E così quando i carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Nuoro si sono presentati in casa della sorella, per eseguire l'arresto di Grazianeddu e scortarlo di nuovo in carcere, la donna ha alzato le spalle: è sparito. Ancora una volta. La caccia a quell'uomo che negli anni è diventato un mito è partita immediatamente. Orgosolo, ieri, si è svegliata sotto assedio.

 

Lo cercano anche nelle grotte del Supramonte, dove Mesina si è nascosto tante volte, durante le lunghe latitanze e dove, quando fingeva di aver cambiato vita, accompagnava i turisti. Una parentesi cominciata dopo la grazia del 2004 e durata per più di nove anni, fino a quando, nel 2013 la Dda di Cagliari ha scoperto che Grazianeddu era a capo di due associazioni criminali. E riforniva di droga tutta la Sardegna.

 

graziano mesina 8

IL PROFILO In tanti erano certi che, dopo 40 anni di carcere fosse cambiato. Roberto Castelli che, da ministro della Giustizia del governo Berlusconi, aveva controfirmato il provvedimento di clemenza concesso da Carlo Azeglio Ciampi non ha difficoltà a dire che per lui Mesina è stato «la più grande delusione dell'esperienza di Guardasigilli.

 

E aggiunge: «Sembrava che la sua storia criminale fosse definitivamente chiusa, sembrava che si fosse messo sulla retta via. Ricordo anche che gli parlai direttamente e gli dissi mi raccomando, ora non deludermi e non tradire la fiducia del Presidente della Repubblica e lui mi rispose tranquillo!».

 

graziano mesina 9

La primula rossa del banditismo sardo viene cercato in paese, casa per casa, nelle campagne attorno e in tutta la provincia di Nuoro. Il comando dei carabinieri ha mobilitato tutto il personale disponibile: dagli uomini della stazione di Orgosolo ai militari del Reparto operativo, passando per le otto squadriglie in forza al comando. Impegnata nei rastrellamenti anche la polizia di Stato con gli agenti del Commissariato del paese e il personale della Squadra mobile e delle volanti di Nuoro. Di Mesina però nessuna traccia.

 

Secondo alcune indiscrezioni avrebbe già iniziato una trattativa con le forze dell'ordine per la sua resa, ma la notizia non trova conferme. Per Mario Guerini giornalista, scrittore e studioso del banditismo, Mesina «resterà nascosto finché non si attenueranno le restrizioni per il Covid-19, poi cercherà di lasciare la Sardegna».

graziano mesina 12

 

LA SENTENZA Era stato scarcerato tra le polemiche il 7 giugno dell'anno scorso e aveva fatto ritorno a Orgosolo, suo paese natio, dopo sei anni trascorsi nel carcere nuorese di Badu e Carros. Liberato per decorrenza dei termini di custodia cautelare a causa del mancato deposito delle motivazioni della sentenza di condanna in appello a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga.

 

Le motivazioni erano arrivate a ottobre: 174 pagine scritte dal presidente della Corte d'appello di Cagliari, Giovanni Lavena. Mesina era stato arrestato il 10 giugno 2013, in un blitz che aveva portato in carcere i componenti delle due organizzazioni criminali che dirigeva: 26 affiliati in tutto, tra Orgosolo, Cagliari e la penisola. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i contatti con un clan di calabresi che operavano a Milano avrebbero garantito anche carichi di 15 chili di eroina per ogni viaggio.

 

graziano mesina 4

3. La saga di Grazianeddu i sequestri, le evasioni la liberazione di Farouk

Valentina Errante per “Il Messaggero”

Di certo quel giovane pastore di Orgosolo, ultimo di undici figli, arrestato per la prima volta nel 56, non immaginava di diventare un simbolo per intellettuali come Giangiacomo Feltrinelli, protagonista di film e canzoni.

 

Oggi Graziano Mesina, il bandito, aggiunge un'altra pagina alla sua saga: un omicidio, tanti sequestri, intervallati da rocambolesche evasioni. L'ultimo balente ha trascorso in carcere 40 dei suoi 78 anni di vita, ha occupato le pagine dei rotocalchi che hanno raccontato le avventure da latitante, quando, camuffato, riusciva ad entrare allo stadio di Cagliari per seguire Rombo di tuono, Gigi Riva. Ma è la presunta mediazione per la liberazione del piccolo Farouk Kassam a renderlo ancora più famoso.

 

graziano mesina 5

LE EVASIONI Ventidue tentate evasioni, dieci andate a segno. La prima volta a 16 anni, quando forza la porta della camera di sicurezza dove lo hanno rinchiuso. Nella sua lunga carriera, salterà da un treno, durante un trasferimento per partecipare a un processo, si calerà dalla finestra di un ospedale lungo un tubo dell'acqua, nel quale rimarrà nascosto per tre giorni.

 

Nel 66 la fuga più sorprendente: con il compagno di prigionia, Miguel Atienza, disertore della Legione Straniera, scalerà il muro del carcere di Sassari, alto 7 metri, gettandosi poi nella centrale via Roma. La prima vittima dei sequestri messi a segno da Mesina è il proprietario terriero Paolo Mossa, liberato dopo aver promesso che avrebbe pagato il riscatto. Poi tocca a Peppino Cappelli. Grazianeddu e Atienza, travestiti da poliziotti, lo fermano a un finto posto di blocco.

 

graziano mesina 13

Il commerciante di carni sarà rilasciato dopo il pagamento di un riscatto di 18 milioni di lire. Nel 77 Grazianeddu partecipa al sequestro dell'industriale Mario Botticelli. Nel 91 Indro Montanelli è tra i primi a battersi perché Mesina ottenga la grazia, la buona disposizione dell'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga viene però stoppata da Giovanni Falcone all'epoca direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia.

graziano mesina 11

 

FAROUK Un anno dopo il nome dell'ultimo balente compare nel misterioso rapimento del piccolo Farouk Kassam: Mesina questa volta non ha un ruolo, racconta, però, di avere mediato con i sequestratori, favorendo la liberazione dell'ostaggio, costata alla famiglia un miliardo di lire. Una circostanza da sempre negata dalla polizia e dal governo dell'epoca.

 

graziano mesina 7

Nel 2003 Grazianeddu ci riprova e questa volta ottiene la grazia. A firmarla, un anno dopo, è il presidente Carlo Azeglio Ciampi che gli apre le porte del carcere di Voghera. Torna ad Orgosolo, diventa guida turistica nella Barbagia. Nel 2013 torna in carcere con le nuove accuse che gli costano un'altra condanna e la grazia. Adesso è di nuovo in fuga.

graziano mesinaGraziano Mesinagraziano mesina 10graziano mesina 16graziano mesina 1graziano mesina 17graziano mesina 2graziano mesina 14graziano mesina 15graziano mesina 3graziano mesina 6

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...