coronavirus bergamo bare

FORZE DIS-ARMATE DAVANTI AL CORONAVIRUS: GIÀ 600 CONTAGI E 4 MORTI TRA I MILITARI - L'ESERCITO È IN PRIMA FILA NELLA LOTTA ALL'EPIDEMIA, MA IL GOVERNO HA INVIATO SOLTANTO A MARZO LE PRIME MASCHERINE, ANCORA INSUFFICIENTI. ALTRI 7.300 EFFETTIVI SONO RECLUTATI PER IL POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE - IL SINDACATO PROTESTA: “TRATTAMENTO INDEGNO”. QUELLA DISPARITÀ DI RETRIBUZIONE TRA FORZE DI POLIZIA E MILITARI…

Alessandro Da Rold per “la Verità”

 

militari

Un minuto di silenzio per i morti da coronavirus in Italia. Poi due psicologhe che da remoto rispondono alle domande dei militari su come affrontare l' emergenza, su come comportarsi al lavoro, su come vincere ansie e preoccupazioni, anche e soprattutto su come spiegare tutto quello che sta avvenendo in famiglia, ai loro figli. È solo una parte dell' incontro organizzato sabato scorso da Libera rappresentanza dei militari, sindacato che in queste settimane è impegnato nel seguire i colleghi su Skype, ma anche con solleciti nei confronti dello Stato maggiore della Difesa per ottenere dispositivi di protezione adeguati e direttive su come comportarsi contro la pandemia.

 

militari

I dati confermano che le prime mascherine sono arrivate solo a inizio marzo, a un mese dall' inizio dell' emergenza. E tuttora mancano mascherine non solo chirurgiche, ma anche Ffp2 e Ffp3, quelle più protettive. Non c' è un dato ufficiale su quante ne siano arrivate all' esercito che, secondo il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, inizierà nei prossimi giorni a produrne almeno «sei milioni al mese». Numeri confortanti che però rischiano di rimanere solo promesse come quelle dei giorni scorsi del commissario Domenico Arcuri.

 

Del resto, dopo i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, c' è una categoria di lavoratori che da giorni è impegnata a garantire la sicurezza dei cittadini e a far rispettare i decreti imposti dal governo. È quella delle forze dell' ordine, ma anche dei militari, che da un mese a questa parte sono impegnati sul territorio al pari di polizia e carabinieri. A metà marzo il governo ha disposto un incremento dell' impegno delle Forze armate e dell' Esercito contro la pandemia. Sono stati reclutati altri 7300 militari con il potenziamento delle strutture sanitarie a disposizione dei vari comandi. L' immagine della colonna di blindati che da Bergamo trasportano via i feretri dei morti, ha fatto il giro del mondo. Sui giornali vengono dipinti come eroi, ma come spiegano durante la videoconferenza con le due psicologhe, «facciamo solo il nostro lavoro, al servizio dello Stato».

MEDICI MILITARI

 

Al momento nell' esercito si calcolano 600 contagi e quattro decessi. Lunedì è arrivata una buona notizia. Il capo di Stato maggiore dell' esercito, il generale di corpo d' armata Salvatore Farina, è risultato negativo ai due tamponi consecutivi. È tornato operativo.

 

Eppure lo Stato che dovrebbe assisterli in questo momento non si fa sentire. Basti pensare che dall' inizio dell' emergenza, era il 31 gennaio, è servita più di una settimana, con più di 23 mail da parte del sindacato allo Stato maggiore della Difesa, per avere linee guida su quali misure prendere contro la pandemia. Del resto le caserme sono luoghi dove servirebbe distanziamento e sicurezza. I militari devono confrontarsi con una realtà nuova.

 

Sono impegnati anche medici e infermieri. Le protezioni scarseggiano un po' dappertutto in Italia. Ma dopo medici e operatori sanitari servirebbero soprattutto alle forze dell' ordine che ogni giorno si ritrovano sul territorio.

 

A darsi di fare, nelle carenze di uno Stato centrale, è quindi il sindacato Libera rappresentanza dei militari, «il primo della storia dell' esercito», che ha ricevuto un riconoscimento ufficiale negli anni passati ma non ha ancora un quadro normativo funzionante entro il quale muoversi.

La legge Corda sui sindacati militari è ancora ferma al palo.

 

Mancano diversi passaggi parlamentari, nonostante la Corte costituzionale abbia confermato con una sentenza storica l' 11 aprile del 2018 il diritto a costituire sindacati tra i militari, ma rimandando al legislatore (cioè al parlamento) la definizione del quadro normativo. Ce ne sarebbe un gran bisogno. Anche per snellire una burocrazia radicata all' interno dell' esercito. Basti pensare che tuttora, rispetto agli spostamenti amministrativi è ancora competente solo il Tar del Lazio. In questo modo militari di altre regioni sono costretti a procedure molto lente e farraginose per far valere i propri diritti.

ospedale da campo degli alpini bergamo 3

La parlamentare Laura Garavini, in commissione Difesa, ha parlato nei giorni scorsi anche la disparità di trattamento economico tra forze di polizia e militari.

 

«La disparità di retribuzione è inaccettabile». A sollecitarla è stato sempre il sindacato, che ha denunciato anche l' emendamento presentato nelle scorse settimane al Senato per offrire un' immunità ai dirigenti militari in questa fase di emergenza. Potrebbe trattarsi di un rischio per la salute degli stessi militari impiegati sul campo. È un tema che ha toccato anche le forze di polizia, tanto che lo stesso Franco Gabrielli ha dovuto prendere le distanze in una videoconferenza di lunedì 30 marzo.

esercito porta via le bare da bergamo

 

Lo stesso sindacato continua a ritenere questo tipo di immunità «indegna e irrispettosa dei militari in prima linea contro il Coronavirus», dove l' unica priorità «è la fornitura dei necessari kit di sicurezza quali visiere protettive, mascherine, guanti in lattice, gel disinfettanti e antivirali, indumenti protettivi e tamponi».

 

lorenzo guerini

Altre denunce del sindacato sono state presentate contro la Regione Piemonte che attraverso un decreto ha riconosciuto l' accesso prioritario nei supermercati per tutti coloro che sono impegnati in prima linea contro il Covid-19, «escludendo i militari».

esercito a bergamo per portare via le bare 2esercito porta via le bare da bergamoesercito a bergamo per portare via le bare 4l esercito porta le bare fuori da bergamol esercito porta le bare fuori da bergamol esercito porta le bare fuori da bergamoesercito a bergamo per portare via le bare 1

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…