francesco pantaleo 4

FRANCESCO PANTALEO NASCONDEVA QUALCOSA? - SI INDAGA PER CAPIRE LE CAUSE DELLA MORTE DELLO STUDENTE SICILIANO DI 23 ANNI CHE STUDIAVA A PISA: GLI AMICI NON CREDONO AL SUICIDIO, MA SECONDO GLI INQUIRENTI È LA PISTA PIÙ PROBABILE, MOTIVATA DALLE DIFFICOLTÀ NEGLI STUDI - GLI MANCAVANO ESAMI IMPORTANTI E AVEVA GIÀ FISSATO LA DISCUSSIONE DELLA TESI - COME MAI DURANTE IL LOCKDOWN ERA RIMASTO IN TOSCANA SENZA TORNARE NELLA SUA CITTÀ COME GLI ALTRI STUDENTI PENDOLARI?

1 - IL GIALLO DELLA LAUREA DI FRANCESCO, GLI MANCAVANO ESAMI FONDAMENTALI

Marco Gasperetti per il "Corriere della Sera"

 

francesco pantaleo 3

Perché è morto Francesco Pantaleo, 23 anni, siciliano, studente di Ingegneria informatica all'università di Pisa? Dopo otto giorni di indagini la domanda resta ancora senza una risposta.

 

Ci sono gli indizi, tanti, ma nessuno di essi riesce a dare una spiegazione su quella fine orribile. Il corpo del giovane è stato trovato carbonizzato in un campo alla periferia di San Giuliano Terme, comune dell'hinterland pisano. E nessuna traccia è stata trovata che possa fornire le prove di un delitto.

 

Sui resti di Pantaleo c'è un taglio all'altezza del collo ma anch'esso non è una prova perché, come spiegano gli investigatori, potrebbe essere stato causato dal cedimento dei tessuti del corpo durante la combustione.

 

francesco pantaleo 4

In attesa dell'autopsia di domani (decisiva per stabilire le cause della morte) una risonanza magnetica ha poi escluso ferite o segni di colluttazione. Sul luogo dove è stato trovato il cadavere, infine, non ci sono tracce di auto o altri mezzi. E soprattutto non ci sono inneschi, ma solo i segni lasciati dalle fiamme spinte dal vento e dalla pioggia.

 

Nelle ultime ore i carabinieri stanno analizzando un altro particolare: i cani molecolari hanno fiutato la presenza dello studente al binario 3 della minuscola stazione di San Rossore dove transitano pochi treni. Perché Francesco era in quel luogo? Quando lo ha visitato? Doveva incontrarsi con qualcuno?

 

carabinieri trovano corpo carbonizzato pisa francesco pantaleo

La pista più accreditata, secondo gli inquirenti, per ora resta però quella del suicidio, ma anche in questo caso i dubbi sono molti. S'ipotizzano difficoltà che Francesco avrebbe incontrato nel suo percorso accademico che avrebbe nascosto alla famiglia, anche se i carabinieri escludono che la vittima fosse «drammaticamente fuori corso».

 

Di esami ne aveva sostenuti e anche con buon profitto. Ma una cosa è certa: all'università di Pisa ci sono professori che quello studente non hanno mai visto ai loro esami. E non erano prove qualsiasi, di quelle che si inseriscono nel programma di studio in modo facoltativo.

 

francesco pantaleo 1

Erano esami fondamentali, indispensabili per conseguire la laurea di primo livello, la così detta triennale, in Ingegneria Informatica, uno dei corsi più prestigiosi d'Italia ma anche tra i più difficili, con docenti esigenti e spesso frequentati da diplomati con buoni voti di tutta Italia.

 

Ad almeno due o tre di queste prove Francesco Pantaleo non si è presentato. Nulla di grave ma forse un motivo di turbamento per questo bravo ragazzo, intelligente e volenteroso, che alla famiglia aveva detto di aver fissato la data della discussione della tesi.

 

francesco pantaleo

Francesco sabato 24 luglio è uscito dall'appartamento che condivideva con altri studenti alle 10.30. Le telecamere di sicurezza lo hanno ripreso da solo mentre camminava per 5 chilometri e 400 metri verso le campagne di San Giuliano. A casa ha lasciato soldi, documenti, telefonino, e, nonostante la miopia, anche gli occhiali da vista.

 

Prima di uscire ha cancellato la cronologia di navigazione del computer e alcuni file. Non si trovano lo zaino e un mazzo di chiavi. Il rogo ha distrutto ogni cosa nel raggio di tre metri e ha completamente carbonizzato il corpo dello studente.

 

C'è un particolare al quale gli inquirenti cercano di dare una spiegazione: Francesco, durante il lockdown, aveva deciso di rimanere a Pisa e non era tornato nella sua città come la stragrande maggioranza degli studenti pendolari dell'università toscana. Nascondeva qualcosa?

 

2 - LA MADRE E L'ULTIMA TELEFONATA: «ERA STANCO E NERVOSO», AGLI AMICI AVEVA DETTO: A PRESTO

Riccardo Lo Verso per il "Corriere della Sera"

 

carabinieri trovano corpo carbonizzato pisa francesco pantaleo

«Ci vediamo presto», aveva detto Francesco Pantaleo agli amici di Marsala. La mamma, invece, aveva percepito dal tono della voce che il figlio fosse «stanco e nervoso». Si erano sentiti il pomeriggio prima che il giovane uscisse dalla casa dove viveva a Pisa per non farvi più ritorno.

 

Franca Barresi, così si chiama la madre del giovane siciliano trovato morto, risponde al telefono con un filo di voce. Non ha la forza di aggiungere altro alla frase che assieme al marito, Tonino Pantaleo, ha condiviso sui social: «Sei stato, sei e sarai sempre il nostro angelo».

 

i luoghi dove hanno ritrovato il corpo di francesco pantaleo

Francesco era iscritto alla facoltà di Ingegneria informatica. Si era trasferito a Pisa quattro anni fa, subito dopo avere conseguito il diploma al liceo scientifico Pietro Ruggieri di Marsala. Ad amici e parenti aveva detto che attendeva l'esito dell'ultimo esame. Poi sarebbe rientrato in Sicilia per le vacanze, in attesa della discussione finale della tesi.

 

È stata la stessa madre, nei giorni scorsi, a fare riferimento ad una realtà diversa con esami ancora non superati e intoppi nel percorso universitario tenuti nascosti. Mamma Franca nulla sapeva, lo avrebbe appreso dagli investigatori toscani: «Mi hanno accennato che il problema è legato all'Università».

 

i genitori di francesco pantaleo

Nei giorni scorsi aveva aggiunto di avere provato a capire, in quell'ultima telefonata, se c'era qualcosa che turbasse il figlio. Non era emerso alcun problema in particolare, ma solo l'ansia per il risultato dell'ultimo esame.

 

Lo studente ventitreenne non si sarebbe confidato neppure con gli amici più cari, ai quali aveva soltanto manifestato la voglia di rivedersi presto. Ecco perché sono tutti increduli e sgomenti per la sorte toccata a «un bravissimo ragazzo, sempre allegro e disponibile». «Chissà cosa è accaduto, si chiedono», perché nessuno crede all'ipotesi del suicidio.

 

la foto di francesco pantaleo con la sorella

Francesco era un ragazzo riservato. Non era fidanzato e non amava i social, tanto che le uniche fotografie che girano in rete le avevano postate i genitori. Come quella, scattata un anno e mezzo fa e pubblicata su Instagram, che lo ritraeva accanto alla sorella: «Ci voleva il suo 110 e lode per farmi postare una foto dopo sei mesi», si leggeva nel post.

 

Di sacrifici il papà, dipendente di un albergo, e la madre, infermiera, ne hanno fatto parecchi per fare studiare i figli. Ed erano arrivate sempre soddisfazioni. «Ci sentiamo più soli - dice Fiorella Florio, la dirigente del Liceo dove Francesco si è diplomato -, chi lo ha visto crescere sa che era così pulito nell'animo. Un ragazzo in piena salute, nel fiore degli anni, il suo è un progetto di vita stroncato. Aveva dei valori sani, un ragazzo bellissimo da ogni punto di vista».

 

francesco pantaleo

Di Francesco la preside ricorda che «a scuola era uno dei più bravi, eravamo certi che avrebbe fatto una carriera brillante. Era un ragazzo molto integrato, si sentiva sempre con i suoi vecchi compagni di studi. Aveva detto loro che sarebbe tornato presto in Sicilia, fra pochi giorni. Siamo vicini alla famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato e che hanno sperato, come noi, in un epilogo diverso».

 

«Non fate troppi pettegolezzi - aggiunge in un post il professore Vincenzo Figlioli, uno dei docenti del liceo, ricordando le parole scritte da Cesare Pavese prima di togliersi la vita - a prescindere da come sono andati i fatti, è un invito che tutti noi dovremmo accogliere attendendo con fiducia che le indagini restituiscano un quadro veritiero sui fatti, comunque siano andati».

 

A Marsala si attende il ritorno della salma per l'ultimo saluto. Il sindaco Massimo Grillo proclamerà il lutto cittadino. «Chiederemo all'intera comunità di fermarsi il giorno del funerale - dice il primo cittadino - per questo dolore che colpisce i familiari e noi tutti».

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