droga cocaina giovani

GIOVENTÙ STUPEFACENTE – LA MARIJUANA SI FUMA COME IL TABACCO, LA COCAINA È SEMPRE PIÙ DIFFUSA E L’EROINA (DA FUMARE) CRESCE: A ROMA GLI UNDER 18 SI FANNO DI TUTTO MA NON SI FANNO AIUTARE. NEI SERD DELLA CITTÀ SONO SATI SEGUITI SOLO 164 MINORI NEL 2019. MA NELLA CAPITALE CI SAREBBERO OLTRE 30MILA RAGAZZI TOSSICOMANI – IL PRIMO SPINELLO A 11 ANNI, POI SI PASSA A OPPIACEI E ANTIDEPRESSIVI, INSIEME ALL’ALCOL…

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

 

giovani e droga 2

Sui forum e sui social è tutto un proliferare di chat per spiegare come sballarsi la notte con gli antidepressivi rubati ai genitori: l'importante è abbinare un alcolico leggero che valorizzi la spinta dell'eccitante.

 

Con l'apertura delle frontiere, poi, si trovano anche dal pusher sotto casa droghe pericolosissime un tempo da provare solo all'estero come la salvia divinorum e l'ayahuasca. La marijuana si fuma come il tabacco, la cocaina è sempre più diffusa, il richiamo dell'eroina (da fumare però) cresce.

 

ragazzi che fumano eroina

È boom a Roma nel consumo degli stupefacenti per gli under 18. Lo si comprende chiaramente leggendo l'ultima Relazione sul fenomeno delle dipendenze nel Lazio, curato dal Dep (Dipartimento di epidemiologia) della Regione. Infatti, tra il 2018 e il 2019, è salito del 50 per cento il numero dei minorenni presi in carico dai Serd, gli ex Sert, i servizi sanitari che si occupano della cura alle dipendenza.

 

Tra questi gli under18 solo il 2 per cento dei 13mila tossicomani seguiti dalle autorità. Ed è questo forse il dato più preoccupante. Spiega Massimo Barra, già presidente della Croce rossa e medico che con Villa Maraini ha creato un baluardo nella Capitale nella lotta alla tossicodipendenza: «I ragazzini che consumano droghe non si fanno aiutare, dicono smetto quando voglio, e noi non li sappiamo aiutare.

giovani e droga

 

Ed è questa la cosa più grave. Le strutture pubbliche sono sclerotiche, senza fantasia, aspettano ancora l'eroinomane che si presenta da loro e non vanno a cercare i loro nuovi clienti: i giovanissimi che prendono di tutto. Non a caso il terzo settore si affida a ex tossicomani, gli unici che conoscono modi fare e luoghi».

 

Per la cronaca, nei Serd romani sono stati seguiti 164 minori nel 2019 e 109 nel 2018, numeri che rispettivamente salgono a 183 e a 130 in tutta la Regione Lazio. Una quantità risibile se si pensa che nella sola Capitale ci sarebbero oltre 30mila minori tossicomani.

 

giovani e droga

PRIMA DEI 14 ANNI

 Dalla relazione fatta dal Dep, pur con un campione tanto risicato, si evincono però importanti tendenze per capire il fenomeno. Più maschi (il 75 per cento del totale) che femmine, un quinto del totale dei tossicomani complessivi. Il 5,9 per cento ha avuto le prime esperienze sotto i 14 anni, il 25,5 è diventato abituale tra i 14 e 18 anni. Il 90 per cento di chi è stato mandato al Serd l'ha fatto per problemi con la marijuana, oltre l'8 perché sniffava coca. Il buco, l'uso di eroina per endovena è imitato.

 

antidepressivi

«Perché preferiscono fumarla», spiega Beatrice, volontaria sul camper di Villa Mariani in giro per la città. Tutto questo in un realtà, quella romana, dove il 35 per cento dei ragazzi ha anche problemi di alcool. Fabrizio Fanella, direttore del Centro La Promessa, nota «la crescita esponenziale della cocaina in parallelo con l'abuso di alcol soprattutto nei post-adolescenti».

 

Ma per capire meglio la situazione bisogna passare per i racconti diretti Giovanna, da poco 18enne, ha iniziato a 14 «con le canne e le pasticche con il fidanzato dell'epoca. Poi ho continuato con tutto quello che avevo a portata di meno. I miei se ne sono accorti soltanto lo scorso Natale, quando stavo già seguendo un percorso riabilitativo». Non tutte le storie hanno il lieto fine.

ragazzi che fumano eroina

 

Dal suo osservatorio particolare, Beatrice ricorda di «aver conosciuto ragazze picchiate dai fidanzati sotto l'effetto degli acidi e altre ancora costrette ad andare con gli spacciatori per procurarsi la roba. C'è chi viene da famiglie problematiche chi da altre dove non si fumano sigarette. Puoi comprare nelle piazze della movida di notte come nei locali dove fanno i pomeriggi danzanti.

 

COCAINA

C'è chi usa la paghetta, chi vende l'oro della comunione. Sono similari le dinamiche: la prima canna a 11 anni, la coca come un pezzo del divertimento, l'inseguimento delle mode: la chetamina perde fascino e il divertirsi a mischiare gli psicofarmaci rubati dai genitori. Il grosso di quelli che ho conosciuto, quando provano la prima volta, poi hanno continuato».

ragazzi che fumano eroina 2droga cocaina giovani

 

Ultimi Dagoreport

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?