opera di modigliani autentica-4

GRATTA LA CROSTA E TROVI IL CAPOLAVORO – COMPRA UN FALSO NEGLI ANNI SETTANTA PER 55MILA LIRE E SI RITROVA IN MANO UN’OPERA DI MODIGLIANI CHE POTREBBE VALERE 10 MILIONI DI EURO: IL TRIBUNALE DI VENEZIA HA RICONOSCIUTO L’AUTENTICITÀ DELLA TAVOLA A OLIO CHE RITRAE UNA SIGNORA DAL COLLO LUNGO, CON IL VOLTO OGIVALE, INCARNAZIONE DI UNA BELLEZZA CLASSICA CHE RICORDA PIERO DELLA FRANCESCA – NON SOLO: I GIUDICI HANNO CONFERMATO CHE LA SCRITTA SUL RETRO E'…

Nicoletta Orlandi Posti per “Libero quotidiano”

 

opera di modigliani autentica 1

Il motivo per cui la abbia tenuta nascosta in un cassetto per quasi mezzo secolo non lo conosciamo.

Ora però il proprietario di quella "crosta" comprata negli anni Settanta per 55 mila lire potrebbe avere tra le mani un' opera che vale qualcosa come 10 milioni di euro.

Il perché è presto detto: quella bella signora dal collo lungo, con il volto ogivale, incarnazione di una bellezza classica che ricorda Piero della Francesca, e gli occhi ciechi e vuoti è stata dipinta da Amedeo Modigliani.

amedeo modigliani 2

 

Non ha dubbi il Tribunale di Venezia chiamato in causa dal proprietario, un veneto, con una richiesta di accertamento tecnico preventivo. Dopo l' esame approfondito della tavola ad olio da parte di un collegio di periti nominato dalla stessa Corte, i giudici si sono espressi per «l' indubbia attribuibilità del dipinto a Modigliani e dell' autentica posta sul retro di indubbia mano del mecenate Leopold Zborowski sono indubbie».

 

leopold zborowski 2

Sulla parte posteriore della tavoletta c' è infatti una scritta in lingua polacca che recita: «Caro amico Durini, questo bozzetto è stato dipinto da Amedeo Modigliani nel 1919», firmato Leopold Zborowski. Lo scrittore polacco - che è stato a sua volta ritratto più volte dall' artista livornese (Modigliani ritrasse più volte l' amico mettendone in luce i vari aspetti della persona: poeta, mercante, dandy) - era del resto uno dei più importanti mercanti d' arte moderna del XX secolo.

leopold zborowski 3

 

E il piccolo dipinto spedito a Durini altro non era che il bozzetto del più grande ritratto ora esposto al Met di New York di Jeanne Hèbuterne, la pittrice francese che conobbe Modigliani nella primavera del 1917 e che divenne non solo la sua compagna (si uccise subito dopo la morte del Maestro gettandosi dalla finestra al nono mese di gravidanza) ma anche il suo principale soggetto artistico.

 

LA RARITA' «Il collegio dei periti», ha sottolineato l' avvocato Pierpaolo Alegiani di Jesolo, legale del proprietario dando la notizia, «ha confermato l' autenticità sia dell' opera sia della scrittura posteriore di Zborowski.

 

leopold zborowski 1

Siamo di fronte, quindi, a ben due dichiarazioni di autenticità: quella attuale emessa dal Tribunale e quella dell' epoca a firma del mecenate ed amico del Maestro livornese. L' opera», puntualizza, «appare ancor più rara se si considera che rappresenta il bozzetto di una delle più note tele del maestro».

 

UN VERO TRA TANTI FALSI Cosa non da poco visto quanti falsi di Modigliani circolano e di quante procure siano impegnate in indagini volte a smascherarli. Oltre al clamoroso caso della beffa delle sculture trovate nel canale di Livorno (1984), da Genova a Palermo la cronaca giudiziaria è piena di inchieste che coinvolgono musei, curatori, direttori e mercanti che spacciano per vere delle bellissime contraffazioni.

 

opera di modigliani autentica 3

Ma questa volta è diverso. «Prima di poter affermare che si tratta di un' opera autentica» ha spiegato Alegiani, «sono state eseguite tutte le analisi oggi disponibili presso le migliori università italiane come quella di Modena, Reggio-Emilia e Genova. Analisi che sono poi state comparate con quelle disponibili eseguite su altre opere di Modigliani, sulle quali vi è certezza di attribuzione».

opera di modigliani autentica 2

 

«Questo corposo lavoro durato quattro anni», ricostruisce ancora il legale, «ha confermato la piena corrispondenza degli elementi pittorici e chimici. La ricerca, poi, è andata oltre verificando anche l' autenticità della calligrafia posteriore e della firma di Leopold Zborowski, confrontata con lettere autentiche del mecenate conservate a Parigi. Anche tale ricerca ha dato esito positivo».

amedeo modigliani 1

 

A questo punto il passo successivo e quantomeno fondamentale è stato l' esame da parte dei periti nominati dal Tribunale di Venezia in sede di procedimento di accertamento tecnico, chiesto su mandato del proprietario dallo stesso legale.

modigliani

Che alla fine ci tiene a precisare: «Il bozzetto fa parte di una collezione privata e non è in vendita».

amedeo modiglianiamedeo modiglianile false teste di modiglianile false teste di modigliani

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."