ennio de vellis lorenzo quinzi

GROSSO GUAIO AL MINISTERO DI SALVINI – NELL’INCHIESTA CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI IL GENERALE ORESTE LIPORACE E “IL RE DEI TRASLOCHI” ENNIO DE VELLIS, LA PROCURA DI MILANO INDAGA SU ALTRI CINQUE APPALTI DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE AFFIDATI A DE VELLIS – NEL MIRINO DEGLI INQUIRENTI IL RAPPORTO TRA L’IMPERENDITORE E LORENZO QUINZI, CAPO DIPARTIMENTO DEL MIT, INDAGATO PER TURBATIVA D’ASTA – L’INTERCETTAZIONE IN CUI QUINZI CHIEDE A DE VELLIS SE PUO’ ANDARE “3-4 GIORNI A SESTRIERE?” IN UN SUO RESIDENCE – SALVINI DIFENDE IL DIRIGENTE: “QUINZI È UN LEALE E SERIO SERVITORE DELLO STATO, AL MASSIMO HA IL DIFETTO DI ESSERE FIN TROPPO PIGNOLO”

PM MILANO INDAGA SU ALTRI APPALTI AL MIT, 'IMPRESE FAVORITE'

Ennio De Vellis

(ANSA) - La Procura di Milano, nell'inchiesta su casi di presunta corruzione, turbative d'aste e traffico di influenze illecite che ieri ha portato ai domiciliari il generale, ora sospeso, dei carabinieri Oreste Liporace e l'imprenditore Ennio De Vellis, sta indagando su altri appalti che sarebbero stati affidati a quest'ultimo, attraverso relazioni con funzionari e dirigenti del Ministero delle Infrastrutture, rispetto a quelli già emersi con l'esecuzione dell'ordinanza cautelare.

 

Dagli atti dell'indagine, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano e coordinata dal pm Paolo Storari, è emerso uno stretto rapporto tra De Vellis e Lorenzo Quinzi, capo dipartimento del Mit, tra gli indagati.

 

lorenzo quinzi

In "appena tre mesi di monitoraggio", come segnalano gli inquirenti, sono venuti a galla, attraverso intercettazioni e videoregistrazioni, almeno cinque affidamenti diretti alle imprese della logistica riconducibili a De Vellis: il servizio di "trasloco" di 750 dipendenti dal ministero, la "messa in sicurezza" per il "pericolo di caduta" calcinacci dai balconi del Mit, facchinaggio, "disinfestazione vespe", "ripristino e restauro dell'orologio del Mit".

 

Poi, però, "dalla consultazione del sito ministeriale" risulta anche che in un "breve arco temporale", tra l'1 e il 5 dicembre scorso, una delle società di De Vellis, la Deveris costruzioni srl, ha avuto almeno altri due affidamenti: "lavori somma urgenza asfalto sede via Caraci" e "lavori somma urgenza infiltrazioni acqua".

 

Ennio De Vellis

Dieci le società, come ricostruito nelle carte, in cui l'imprenditore ricopre cariche o detiene quote, con volumi d'affari da milioni di euro, mentre altre due sono "gestite dai figli". Intanto, la Gdf inizierà ad analizzare i documenti raccolti ieri nelle perquisizioni, anche al Mit, e poi i dispositivi, come tablet e telefoni. Mentre gli interrogatori di Liporace e De Vellis si terranno la prossima settimana, davanti al gip Domenico Santoro, con data che sarà fissata entro oggi.

 

Dagli atti risulta che in relazione all'affidamento "diretto del servizio di facchinaggio per le sedi centrali" del Mit, aggiudicato alla De Vellis servizi globali srl lo scorso 19 gennaio, un collaboratore di Quinzi avrebbe consegnato "una busta gialla" all'imprenditore vicino al Ministero, il 19 ottobre. "Ti preparo i documenti e te li metto in una busta", gli diceva, intercettato, qualche giorno prima. Poi, De Vellis il giorno dell'incontro lo invitava a scendere per la consegna: "Io qua sotto sto (...) scendi tu".

 

lorenzo quinzi

I "servizi di osservazione" degli investigatori avrebbero "documentato il passaggio di una tipica busta porta documenti". Come annotano gli inquirenti, "la determina dirigenziale" con cui è stato assegnato quell'affidamento "risulta essere stata firmata dal Capo Dipartimento Calogero Mauceri (come da indicazioni di Quinzi)".

 

Quinzi, intercettato mentre parlava con una funzionaria, diceva: "Se tu la porti al Capo Dipartimento, te la firma (...) tra l'altro è amico di De Vellis (...) deve firmare lui! Perché lui c'ha un affidamento per capitoli, con la direttiva del Ministro, però non l'ha ancora affidati a me". E se avesse avuto delle "perplessità", spiegava ancora Quinzi alla funzionaria, "gli dici 'guarda eh ... va fatto eccetera, eccetera, lo devi firmare subito'".

 

Per quanto riguarda, invece, la posizione di Liporace, che avrebbe pilotato appalti di una caserma a Velletri a favore degli imprenditori Fabbro (i due fratelli che hanno collaborato alle indagini coi loro verbali), oltre alle presunte "utilità" già emerse ieri, si indaga anche su nove bonifici per un totale di 18mila euro, con causali "vacanze", "disposti a favore del generale", tra il 2018 e il 2021.

 

2- IL GENERALE E I REGALI DAL RE DEI TRASLOCHI INCHIESTA SUGLI APPALTI ANCHE DEGLI 007

Estratto dell’articolo Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

Lorenzo Quinzi 1

[…] l’indagine del pm Paolo Storari (al quale i colleghi Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi diedero da sviluppare le chat del telefono dei Fabbro arrestati nel 2022 per tangenti sulle mense di Comuni milanesi) ora ha il problema dei troppi illeciti percepiti o dalla videoregistrazione montata dal Ros nell’ufficio di Lorenzo Quinzi, neocapo del «Dipartimento per gli Affari generali e digitalizzazione» del Mit-Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti retto dal leghista Matteo Salvini, o dalle microspie piazzate nell’auto di De Vellis.

 

Appena il 24 maggio scorso, ad esempio, l’imprenditore parcheggia l’auto sotto l’ingresso principale del ministero, estrae e conta una mazzetta di banconote da 100 euro, al telefono fa scendere un uomo (che non è Quinzi), e i due parlano vicino all’auto tra rumori che non fanno comprendere il contenuto.

 

ennio de vellis

Quinzi invece deve l’essere indagato per turbativa d’asta anche a ciò che diceva di De Vellis nel proprio ufficio videointercettato al ministero, credendo bastasse lasciare (un po’ come gli indagati dell’indagine genovese su Toti) i telefonini spenti nel cassetto: «Su quella ditta gli abbiamo già dato un sacco di roba! C’abbiamo la somma urgenza di là, la somma urgenza di qua (...) il capo è sempre uno!»: quel De Vellis al quale a volte Quinzi chiedeva «se fosse possibile, potrei andare 3-4 giorni a Sestriere?», in un residence dell’imprenditore che subito si sperticava «come no, certo!».

 

A Quinzi esprime ieri «totale fiducia» il ministro Salvini: «È un leale e serio servitore dello Stato, al massimo ha il difetto di essere fin troppo pignolo. L’ho incontrato, sono sicuro potrà dimostrare rapidamente la correttezza delle sue scelte».

 

Lorenzo Quinzi 3

Scelte che invece, stando agli elementi riassunti nella perquisizione ieri al Mit, per i pm sono state ad esempio «fraudolentemente concordate nel marzo 2024» da Quinzi con il manager Domenico Cerroni di FerServizi— Ferrovie dello Stato per «redigere un “bando sartoriale” in modo che la controllata Fs Sistemi Urbani spa si aggiudicasse il bando» per l’affitto al ministero di un immobile romano da 7,5 milioni l’anno.

Lorenzo Quinzi

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?