droni guerra hezbollah cercapersone walkie talkie

LA GUERRA IBRIDA E IPERTECNOLOGICA AVANZA. E L’EUROPA DORME – L'ATTACCO DI ISRAELE A HEZBOLLAH ATTRAVERSO CERCAPERSONE E WALKIE-TALKIE ESPLOSIVI E L'UTILIZZO DI DRONI PER COLPIRE A DISTANZA CON PRECISIONE CHIRURGICA CONFERMANO CHE I CONFLITTI SONO RADICALMENTE CAMBIATI – MAURIZIO CAPRARA: “NOI ITALIANI E NOI EUROPEI RISERVIAMO FUNZIONI STRIMINZITE ALLE STRUTTURE DELL’UE PER POLITICA INTERNAZIONALE E DIFESA. STIAMO FACENDO IL NECESSARIO PER ESSERE ALL’ALTEZZA DEI TEMPI? CI ILLUDIAMO CHE RENDITE DI POSIZIONE POSSANO GARANTIRCI IL BENESSERE ATTUALE…”

Estratto dell’articolo di Maurizio Caprara per il “Corriere della Sera”

 

esplosione dei cercapersone degli hezbollah - 1

L’attacco ramificato e privo di precedenti per estensione con il quale capi e quadri di Hezbollah sono stati colpiti a distanza prima dei bombardamenti di questi giorni sul Libano dovrebbe ricordarci due caratteristiche evidenti, da noi spesso rimosse, della fase storica nella quale siamo entrati.

 

La prima: la reazione di Israele attraverso «cercapersone» e walkie-talkie esplosivi ai missili lanciati dai fondamentalisti islamici libanesi sullo Stato ebraico è una riprova di quanto si basi sulla ricerca tecnologica l’attuale competizione internazionale, ossia la gara in grado di ridefinire in maniere diverse dal passato la ripartizione di poteri tra nazioni e tra alcune grandi imprese nel mondo.

 

ESPLOSIONE DI WALKIE TALKIE DI HEZBOLLAH

Si tratta di un confronto con più concorrenti imperniato sulla realizzazione di sistemi e forniture di servizi nel quale alcuni soggetti che erano in posizioni subordinate tendono a scardinare assetti precedenti. Innanzitutto, mirano a superare la supremazia occidentale che grazie all’Alleanza atlantica e allo sviluppo economico dell’Europa ha permesso, tra l’altro, all’Italia di progredire da Stato sconfitto in una Seconda guerra mondiale cominciata dalla parte sbagliata a Paese tra i più benestanti del mondo.

 

Fu servendosi di sciami di droni e di incursioni informatiche che all’alba del 7 ottobre 2023 il fondamentalismo islamico sunnita di Hamas, a sorpresa, riuscì a battere Israele neutralizzandone difese digitali [...]

 

Armi volanti più sofisticate delle precedenti sono state impiegate in seguito contro lo Stato ebraico dal Sud del Libano da parte degli integralisti sciiti di Hezbollah e, da Sud Est, dagli Houthi dello Yemen. Dopo mesi, Israele ha risposto riuscendo a far entrare nelle tasche dei dirigenti di Hamas in Libano e Siria bombe travestite da strumenti per comunicare.

 

meme sui cercapersone di hezbollah fatti esplodere dal mossad 3

Questa competizione tecnologica è un tassello della vasta gara che, per esempio, porta una potenza regionale, quale è l’Iran, e un piccolo Stato dotato di armi nucleari con meno della metà degli abitanti rispetto all’Italia, quale è la Corea del Nord, a essere in grado di fornire armamenti alla Russia, l’erede della superpotenza di livello mondiale che fu l’Unione sovietica.

 

È solo un tratto di un’Olimpiade planetaria scaglionata nel tempo. La stessa che ha indotto la Cina a prefiggersi di diventare nel 2030 prima nazione al mondo nell’intelligenza artificiale, che spinge emirati della penisola araba ad attrarre scienziati stranieri per conservare ruoli di rilievo nella produzione di energia [...]

 

La seconda caratteristica dei tempi attuali che l’operazione israeliana in Libano ci rammenta è il cambiamento quasi vorticoso al quale è sottoposto il modo di fare la guerra. Oggi, per citare solo un aspetto, uno Stato privo di droni armati e di sistemi di protezione del proprio spazio aereo che non si limitino ai caccia pronti al decollo è vulnerabile come un fante senza corazza in battaglie campali di secoli lontani.

 

VLADIMIR PUTIN - DRONI - IRAN RUSSIA

La guerra inoltre può essere ibrida, non dichiarata, priva di invasioni di territori con truppe e combattuta attraverso delocalizzate offensive informatiche, campagne di disinformazione, disturbo a mercati, sostegni a proteste, divisioni e terrorismo all’interno del Paese bersaglio.

 

Abituati a decenni di pace, quello descritto è il mondo che noi non vorremmo? Certo. Ma è quello che vogliono altri, i quali esistono e ambiscono a sottrarci influenza e benessere. Stiamo facendo il necessario per essere all’altezza dei tempi noi italiani e noi europei che riserviamo funzioni striminzite alle strutture dell’Unione Europea per politica internazionale e difesa?

 

URSULA VON DER LEYEN PRESENTA LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA

In base al rapporto Istat su «Livelli di istruzione e ritorni occupazionali» nel 2022 i giovani adulti tra i 25 e i 34 anni con un titolo di istruzione terziario erano in Italia il 29,2%, una quota di molto inferiore alla media europea (42,0% nell’Ue a 27). Soltanto il 23,8% di quei giovani aveva una laurea in materie scientifiche e tecnologiche, le Stem (Science, technology, engineering and mathematics). Per rimediare, dovremmo innanzitutto volerlo fare. [...]

 

Ci illudiamo che rendite di posizione possano garantirci il livello di benessere attuale. Ma il mondo si muove, e per reggere la competizione le posizioni vanno cambiate, altrimenti il declino non ha alternative.

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UEESPLOSIONE DI WALKIE TALKIE DI HEZBOLLAH VLADIMIR PUTIN - DRONI MILITARIputin droniESPLOSIONE DI WALKIE TALKIE DI HEZBOLLAH

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)