reggimento azov

IN GUERRA UNO VALE UNO – SCAMBIO ALLA PARI TRA RUSSI E UCRAINI: 144 PRIGIONIERI UCRAINI SONO STATI RILASCIATI IN CAMBIO DI 144 SOLDATI RUSSI CHE SONO TORNATI A CASA. TRA GLI UCRAINI CI SONO 43 COMBATTENTI DEL BATTAGLIONE AZOV CHE SI SONO ARRESI A MARIUPOL: LA MAGGIOR PARTE HA FERITE DA ARMA DA FUOCO E DA ESPLOSIVO, FRATTURE, ARTI AMPUTATI – TRA I RUSSI SONO TORNATI IN PATRIA SOLDATI DELLA REPUBBLICA POPOLARE DI DONETSK. MA NELLE MANI DI PUTIN CI SONO ANCORA…

Riccardo Coletti per “la Stampa”

 

REGGIMENTO AZOV

I feriti del battaglione Azov arresisi a Mariupol, 43 in tutto, sono tornati a casa.

Sono in Ucraina. Liberati nel più grande scambio di prigionieri dal 24 febbraio, dal primo giorno di guerra. Uno scambio alla pari: 144 «difensori» di Mariupol per 144 soldati della Repubblica Popolare di Donetsk. Ad ufficializzare la notizia la «Direzione generale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina». La nota pubblicata sulla pagina ufficiale snocciola i numeri: 59 soldati della Guardia Nazionale, 43 di loro inquadrati nel battaglione Azov; 30 Marines, 28 soldati, 17 guardie di frontiera, 9 volontari della Difesa Territoriale ed 1 poliziotto.

 

GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA

«La maggior parte degli ucraini rilasciati ha ferite gravi: ferite da arma da fuoco e da schegge, ferite da esplosivo, ustioni, fratture, arti amputati. Tutti riceveranno adeguate cure mediche e psicologiche», chiosa la nota.

A confermare lo scambio anche Denis Pushilin, capo della Repubblica Popolare di Donetsk: «Oggi riportiamo a casa 144 soldati della Repubblica popolare e della Federazione Russa catturati dal nemico - scrive sul suo canale Telegram -. Abbiamo consegnato a Kiev lo stesso numero di prigionieri delle formazioni armate neonaziste dell'Ucraina».

 

LA RESA DEL BATTAGLIONE AZOV

Alla liberazione hanno assistito anche i famigliari dell'associazione Combattenti Azovstal. «Eravamo presenti allo scambio di prigionieri di guerra e possiamo dirvi che i primi difensori di Azovstal sono tornati a casa - racconta Tetyana Kharko -. È una felicità immensa vedere i loro sorrisi, i loro occhi. Noi aspettiamo ogni difensore di Azovstal, io aspetto di vedere mio fratello come aspettiamo ogni eroe che ha difeso l'Ucraina». Questi primi rilasciati sono solo una piccola parte dei 2439 soldati ucraini che si sono consegnati ai russi durante la resa di Mariupol.

vladimir putin.

 

La maggior parte di loro sono prigionieri in un carcere alle porte di Mosca. Resta ancora incerta la loro sorte. Dopo più di un mese di silenzio si è tornato a parlare di questi prigionieri. L'opinione pubblica russa continua a definirli terroristi e se venissero giudicati come tali da un tribunale moscovita rischierebbero la pena di morte.

L'unica nota positiva in una giornata in cui il campo di battaglia è tornato a contare morti civili. A Mykolaiv 8 missili russi hanno ucciso 5 civili e ne hanno feriti 11.

 

L'ennesimo attacco sul bastione di difesa d'Odessa. Intanto Kherson pare sempre più vicina a un referendum per l'annessione alla Russia. «Un referendum farsa», commentano da Kiev. L'ennesimo tentativo per dare legittimità internazionale a un'occupazione. In Donbass si continua a combattere senza sosta. Lysychansk è la città cerchiata in rosso sulle mappe militari di russi ed ucraini. Le forze di Mosca la stanno assediando da Sud.

la resa del battaglione azov 2

 

La fanteria avanza lungo tre direttrici con un unico obiettivo: costringere gli ucraini alla ritirata. I fanti russi sono alle porte della raffineria, stanno assediando l'enorme fabbrica di gelatina e avanzano con i blindati verso il centro città. «I combattimenti continuano in tutti gli insediamenti della comunità di Lysychansk - dichiara Serhiy Haidai, governatore dell'Oblast di Lugansk - gli orchi (dispregiativo con cui vengono chiamati i soldati russi) cercano di sfondare le nostre difese. Faticando ad avanzare usano la loro tattica preferita: la distruzione totale».

 

volodymyr zelensky 3

Da 48 ore l'artiglieria di Mosca ha intensificato le operazioni. I cannoni russi, i 152 posizionati a Severodonesk, hanno raddoppiato la potenza di fuoco. Ora i proiettili d'artiglieria arrivano sia da Est che da Sud. «Solo a Lysychansk i russi hanno schierato due battaglioni tattici con equipaggiamento pesante - aggiunge -, hanno un vantaggio quantitativo sia in termini di personale che di equipaggiamento, ma i nostri difensori sanno muoversi in modo più agile all'interno della città. Resisteremo». Eppure il campo di battaglia pare raccontare tutt' altro.

la resa del battaglione azov 3

 

L'autostrada che da Bakhmut porta in città non è ancora sotto il controllo russo, ma gli ucraini hanno lasciato quasi tutti i check-point. Passare per quella lingua d'asfalto è pericoloso. Fuoco d'artiglieria e voli radenti di caccia ed elicotteri russi la rendono una vera e propria trappola. L'Ucraina sta per prendere una delle decisioni più sofferte di tutta la guerra del Donbas: programmare una ritirata strategica verso Ovest. Verso Sloviansk e Kramatorsk.

 

la resa del battaglione azov 6

Nessuna conferma ufficiale, ma le ruspe militari sono già al lavoro per scavare nuove trincee. Una grande linea difensiva che va da Nord a Sud. Che potrebbe addirittura escludere Bakhmut. Kramatosk è destinata a diventare l'enclave di difesa del Donbass. Lo sanno bene i russi visto che la stanno bombardando senza sosta da almeno 48 ore.

la resa del battaglione azov 4vladimir putin guerra in ucraina borodianka missile su kiev 5 giugno 2022 3GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIAvolodymyr zelensky 2la resa del battaglione azov 1

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…