variante omicron

HABEMUS DATI SU OMICRON - DAL SUDAFRICA COMINCIANO AD ARRIVARE LE PRIME INFORMAZIONI SU MALATTIA E CONTAGIOSITÀ: LA BUONA NOTIZIA È CHE LA NUOVA VARIANTE PROVOCA SINTOMI LIEVI, E INFATTI NONOSTANTE L’ENORME AUMENTO DI CASI NEL PAESE AFRICANO NON SONO CRESCIUTI I MORTI - IL PROBLEMA È CHE SI DIFFONDE MOLTO PIÙ RAPIDAMENTE DI DELTA: TANTE INFEZIONI IN POCO TEMPO POTREBBERO AVERE UN PERICOLOSO IMPATTO SUI SISTEMI SANITARI…

Cristina Marrone per www.corriere.it

 

Covid Sudafrica 6

Tutto il mondo è in attesa di capire se la variante Omicron causi malattia più grave e se eluda la protezione dei vaccini attualmente in commercio.

 

Il Medical Research Council del Sudafrica ha pubblicato sabato un primo report sulla situazione di diversi ospedali della provincia di Gauteng, dove Omicron è stata sequenziata per la prima volta. I risultati — va sottolineato, ancora non esaustivi — suggeriscono che i sintomi sembrerebbero meno gravi rispetto ad altre forme del virus.

 

Variante Omicron

La velocità di diffusione e il periodo di incubazione

I dati sono ancora molto preliminari e si basano su una fotografia datata 2 dicembre che riguarda 42 pazienti ospedalizzati e su un’analisi di altri 166 pazienti ricoverati tra il 14 e il 29 novembre 2021 nei complessi ospedalieri di Steve Biko e Tshwane District a Pretoria.

 

Covid Sudafrica 4

I ricercatori sottolineano come non ci sia una conferma che tutti i casi siano di Omicron dal momento che non è stata effettuata l’analisi genetica dopo un tampone «S negativo», caratteristico della nuova variante, tuttavia il NICD (The National Institute for Communicable Diseases in Sudafrica) ha confermato che nel distretto esaminato, il Guateng, il 74% dei campioni sequenziati nelle ultime tre settimane di novembre riguarda Omicron.

 

Variante Omicron nel mondo

I funzionari sanitari in Sudafrica affermano che la nuova variante sia già dominante: un mese fa il Paese aveva meno di 300 nuovi casi al giorno, oggi siamo a 16 mila.

 

Il 25% dei tamponi effettuati risulta positivo, due settimane il tasso di positività era al 2%.

 

La rapida diffusione di Omicron (che sembra avere un Rt quasi 2,5 volte più alto di Delta), potrebbe essere dovuta anche a un periodo di incubazione più breve, ma l’ipotesi dovrà essere confermata da futuri studi sulle catene di trasmissione, oltre che alla sua maggiore capacità di aggirare le difese immunitarie indotte da infezione o vaccino.

 

Covid Sudafrica 5

I sintomi

Dal report emerge che la maggior parte dei pazienti ospedalizzati non ha avuto bisogno di ossigeno supplementare, pochi hanno sviluppato la polmonite da Covid o hanno richiesto cure importanti, ancor meno sono stati ricoverati in terapia intensiva.

 

Covid Sudafrica 3

Gli esperti di tutto il mondo invitano però a leggere questi report con cautela perché ci vorrà ancora tempo per mettere a fuoco il vero profilo di Omicron e non va dimenticato che in Sudafrica vive una popolazione più giovane di quella europea, quindi meno suscettibile a una malattia più grave da Covid. Inoltre come insegnano le precedenti ondate l’impatto del coronavirus non si fa sempre sentire immediatamente, con ricoveri e decessi spesso in ritardo rispetto ai focolai iniziali. Tuttavia il primo rapporto sembra incoraggiante.

 

Ricoveri per altri motivi medici

Covid Sudafrica

Il rapporto sottolinea come la maggior parte dei pazienti era per la verità ricoverata per altri motivi medici, chirurgici, o ostetrici e la loro positività è stata testata perché, proprio come succede in Italia, ogni paziente che deve essere ricoverato viene sottoposto a tampone.

Molti erano asintomatici.

 

Fra i 42 della prima analisi solo nove sono stati trattati per il virus e hanno avuto bisogno di ossigeno: otto erano non vaccinati, uno era un bambino. Soltanto uno dei 42 è stato ricoverato in terapia intensiva, dato in linea con quanto diffuso dal NICD che mostra come nelle due settimane precedenti, nonostante l’aumento dei contagi, solo 106 pazienti erano stati ricoverati in rianimazione.

 

Casi di coronavirus in Sudafrica

Degenza un terzo più breve

Dall’analisi di tutti i 166 pazienti con coronavirus nel complesso di Biko-Tshwane tra il 14 e il 29 novembre è emerso che la durata media della degenza ospedaliera è stata di 2,8 giorni (meno del 7% i decessi), molto più breve degli 8,5 giorni medi registrati degli ultimi 18 mesi (con decessi al 17%).

 

Ricoveri brevi significano anche meno stress per gli ospedali.

 

L’80% dei 166 pazienti aveva meno di 50 anni e cifre simili sono state riportate in tutto il Gauteng, in netto contrasto con le precedenti categorie di pazienti Covid ricoverati, che di solito erano più anziani. Ciò potrebbe derivare dal fatto che il Sudafrica ha un tasso di vaccinazione relativamente alto nelle persone sopra i 50 anni e un tasso basso nei giovani, anche se al momento non è ancora chiaro se i vaccini esistenti offrano una forte protezione contro Omicron.

 

Non sono aumentati i decessi

Covid Sudafrica 2

Il dato di malattia lieve che si è visto a Pretoria è rafforzato dai numeri che riguardano l’intera provincia di Guateng. L’8% dei pazienti positivi al Covid è in cura in terapia intensiva, in calo rispetto al 23% registrato durante l’ondata di Delta. Solo il 2% utilizza ventilatori, in calo rispetto all’11%.

 

Sebbene il numero totale di pazienti positivi al Covid negli ospedali di Guateng si stia avvicinando al livello raggiunto durante l’ondata Delta, i ricercatori affermano che anche in questo caso gran parte di questi pazienti è ricoverato per altri motivi.

 

Covid Regno Unito

E altro dato rassicurante: il numero di pazienti Covid in terapia intensiva è un quarto di quello che era tre settimane dopo l’epidemia di Delta. Finora, nonostante l’enorme aumento di casi, in Sudafrica non sono aumentati i decessi.

 

Sensazioni

«Il numero relativamente basso di ricoveri per polmonite da Covid-19 nei reparti generali, di terapia intensiva e di terapia sub intensiva costituisce un quadro molto diverso rispetto all’inizio delle ondate precedenti» ha scritto Fareed Abdullah , direttore del South African Medical Research Council e medico infettivologo all’ospedale Steve Biko.

 

VARIANTE OMICRON

Il medico ha inoltre dichiarato al Financial Times: «Entrando in un reparto Covid negli ultimi 18 mesi si sentiva il sibilo dell’ossigeno che usciva dalle prese al muro, si sentivano i bip dei ventilatori, ma ora la stragrande maggioranza dei pazienti è come se fosse ricoverato in un altro reparto». Anche l’immunologo Anthony Fauci ha affermato che i primi dati sulla gravità di Omicron sembrano incoraggianti.

 

CORONAVIRUS AFRICA

L’alto numero di contagi si può tradurre in maggiori ricoveri

Molti scienziati prevedono un alto numero di infezioni e reinfezioni con Omicron, ma solo una piccola percentuale di casi avrà bisogno di un trattamento ospedaliero. L’alta contagiosità di Omicron può comunque rappresentare un problema: anche se la variante appare meno virulenta preoccupa proprio la sua contagiosità. Nella provincia di Guateng si sta assistendo a un aumento del tasso di ricovero di pazienti Covid cinque volte più elevato rispetto al periodo più critico dell’ondata Delta.

 

LABORATORIO DI ANALISI COVID

Di fatto trasmettendosi in modo più efficiente Omicron contagia più persone in un breve lasso di tempo e statisticamente più persone avranno bisogno di cure ospedaliere.

 

La previsione: Omicron dominante nel Regno Unito entro un mese

Preoccupa che il forte aumento dei casi legato all’apparente capacità di Omicron di eludere la protezione immunitaria acquisita con una precedente infezione o coi vaccini potrebbe ancora mettere a dura prova la tenuta degli ospedali, proprio come è successo con Delta ed è forse per questo che il Regno Unito è in forte allarme per la diffusione della variante.

 

VARIANTE OMICRON

Francois Balloux, professore di biologia dei sistemi computazionali e direttore dell’UCL Genetics Institute ha spiegato: «Omicron rappresenta solo una piccolissima frazione di casi Covid-19 nel Regno Unito perché Delta rappresenta ancora il 99% delle infezioni. Ma è probabile che la situazione cambierà in futuro con Omicron che raddoppierà ogni tre giorni. Se questo tasso di diffusione fosse mantenuto c’è da aspettarsi che Omicron diventi la variante più diffusa nel Regno Unito entro un mese».

 

variante omicron

Anche se le prime prove aneddotiche suggeriscono che Omicron potrebbe essere meno virulenta di Delta Balloux avverte: «Se le infezioni da Omicron fossero associate a un minor numero di ricoveri e decessi, una piccola frazione di esiti gravi su un numero molto elevato di infezioni potrebbe ancora causare un’intensa pressione sui sistemi sanitari. Inoltre, se dovesse essere confermato che Omicron provoca in media sintomi meno gravi rispetto al Delta, la sua diffusione potrebbe essere sottovalutata, poiché le persone infette da Omicron potrebbero avere meno probabilità di farsi avanti per sottoporsi a tampone».

 

VARIANTE SUDAFRICANA - OMICRON

La diffusione di Omicron

La variante Omicron si è diffusa rapidamente ed è stata finora rilevata in più di 30 paesi in sei continenti. Anche in Europa, come in Sudafrica, emergono le prime segnalazioni che i sintomi causati da Omicron siano piuttosto lievi anche se la variante appare più contagiosa.

 

la variante omicron si diffonde molto piu velocemente

In Gran Bretagna, il governo ha dichiarato martedì che il numero di casi di Omicron è salito a 437, tre volte il dato di venerdì. La Danimarca ha segnalato 261 casi (non ancora tutti confermati), quattro volte più elevati rispetto a venerdì (una festa di studenti delle scuole superiori sarebbe stato un evento super diffusore). I

 

due Paesi hanno un tasso di sequenziamento genomico molto elevato: anche altre nazioni potrebbero avere un’elevata presenza di Omicron, ma semplicemente non viene rilevata. Attualmente in Italia ci sono 11 sequenze confermate e altre sospette sono state individuate in Calabria, Campania, Sardegna, Veneto e nella provincia autonoma di Bolzano.

 

VARIANTE OMICRON NATA IN AFRICA

Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ecdc, Centro europeo per il controllo delle malattie a ieri sono stati rilevati nei Paesi Ue e dello Spazio economico europeo altri 62 casi di variante Omicron, che portano il totale a 274 casi confermati in 19 nazioni. Sulla base di modelli matematici condotti dall’Ecdc ci sono le premesse perché Omicron possa causare oltre la metà di tutte le infezioni da Sars CoV-2 entro i prossimi mesi.

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